Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il prete: perché non io, ma loro?


Al 1° novembre 2022 compio 50 anni da quando sono prete (1972). Non ho ancora superato la domanda del titolo: Perché loro e non io?

di Paolo Farinella, prete

Fin dal primo giorno nella mia vita di prete ho avuto il privilegio di servire i Poveri, di accoglierli in casa e di «fare casino» (o come suggerisce in spagnolo papa Francesco ai giovani: «Haced lío – fate casino») negli ambienti dove ho vissuto e operato come prete, creandomi la nomea di «prete strano e fuori di testa».Risposta comoda per chi vive comodino.

Indifferenza, egoismo e perbenismo religioso, ammantato di finta spiritualità cerimoniosa, mi hanno sempre stimolato a compiere gesti visibili per stanare chiunque fingesse di essere cristianuccio tisicuccio e malfermo in salute.
Non so se sia più probabile o solo possibile che entro sei mesi, massimo un anno, dovremmo chiudere l’Associazione «Ludovica Robotti-San Torpete» per esaurimento, dopo 12 anni d’intensa vita.

Guerra orrenda e pazza, aumenti speculativi di gas e luce, crescita della povertà e scoppio di ricchezza per pochi intimi. Tutto diventa difficile e molti fanno fatica a reggere anche le spese più semplici che, fino a ieri, sostenevano con tranquillità. A volte restituisco la quota associativa perché conosco chi la vorrebbe dare. Viviamo in un tempo in cui bisogna non solo scegliere, ma schierarsi:

«Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri» (Lorenzo Milani, L’obbedienza non è più una virtù [1965]).

La maggior parte dei cattolici nelle ultime elezioni politiche ha votato Meloni, Salvini e Berlusconi (mi direte, votare Letta sarebbe stato come votare un pesce lesso senza lisca e anima).
Chi li ha votati non ha pensato che il «trio fascista» è la negazione vivente della Costituzione italiana e dei fondamenti del Vangelo.
I Poveri sono il volto certo e infallibile di Gesù, quel volto che i cattolici fascisti e i fascisti «Dio-Patria-Famiglia» rinnegano ed espellono in nome della italianità che non può esistere per un cristiano degno di questo nome.
I Poveri sono la misura della Civiltà di un popolo e la cartina di tornasole della religiosità: prendersene cura è divino, permettere che aumentino è disonesto, incivile e diabolico.
Per questo il Reddito di Cittadinanza è l’atto politico di amore più grande dall’Unità di Italia a oggi.

«È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana» (Cost. ital. art. 3, §2). Disse Gesù: «Voi stessi date loro da mangiare» (Mt 6,37).

Perfetta sintonia tra Costituzione e Vangelo. Non siamo salvi se «andiamo a Messa», frequentiamo le chiese, mandiamo i figli e le figlie a catechismo o, peggio, a scuola dei preti e delle suore, ma se sappiamo riconoscere nei Poveri il POVERO CHE SI CHIAMA GESÙ.
Spesso in sostituzione del Comune di Genova e di altri Comuni, come di altri Enti pubblici l’Associazione «Ludovica Robotti-San Torpete» in 12 anni ha impiegato in sostegno solidale ai Poveri, più di 1 milione e 200 mila di euro. Come abbiamo fatto? Perché tanti, uomini e donne, poveri e persone normali hanno scelto la parte in cui stare. Direttamente conosco persone che si sono private dello stretto necessario per concorrere con il minimo indispensabile (obolo della vedova) a chi non aveva né cibo né dignità né vita.

Abbiamo sostenuto, per merito vostro, bambini senza il minimo orgoglio di essere come gli altri e avere un astuccio «bello», uno zaino «da fare invidia» ai compagni che avevano tutto. Noi li abbiamo supportati nella loro dignità, regalando sprazzi di normalità in vite e ambienti che uno Stato scellerato e assassino, non solo tollera, ma alimenta.
Si trovano i denari per le armi fino all’incredibile 2% del Pil cioè poco meno di 37 miliardi di euro e si fanno morire cittadini sovrano, e cittadini di altri Paesi.

   Di seguito, pigiando qui sotto, il bottone rosso «NOI CON LORO», troverete il bilancio del 2021. VI SUPPLICO LEGGETELO ATTENTAMENTE perché state leggendo una pagina di cui andrete orgogliosi perché tutto quello che c’è scritto è farina del vostro sacco e noi vi abbiamo aiutato a farlo.

 Ludovica, Simone ed Heléna ci aiutino a non rinnegare mai la nostra umanità, anche quando non abbiamo nulla, perché i poveri condividono sempre il nulla di cui dispongono.

Nell’allegato trovate le indicazioni operative. CHI APPROVA IL BILANCIO, MANDI UNA E-MAIL A ME ( paolo@paolofarinella.eu ) PER IL REGISTRO DEI SOCI.

Un abbraccio a tutte e tutti con affetto da parte di tutti nostri assistiti (circa 150 famiglie)

Paolo Farinella, prete


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P. Farinella

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