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Noli, Madonna dello Scoglio, la statua. E se il fundrising funzionasse? E nel Comune di Valdilana si cercano fondi per San Bernardo


E se il fundrising funzionasse? In questi periodi di difficoltà per il mondo culturale sorge un dubbio e se la società civile, intesa come associazionismo o comunque movimento dal basso, possa dare un contributo sia economico che civico alla crescita culturale del nostro paese.

di Danilo Bruno

Noli la cappella della Madonna dello Scoglio sullo sfondo l’isolotto di Bergeggi

Io ho vissuto nel mio piccolo una bellissima esperienza a Noli quando mi trovai a curare la presentazione dell’autentica sorpresa rappresentata dalla statua della Madonna dello Scoglio.

Si tratta di una immagine sacra a cui i Nolesi sono molto devoti e che anni fa fu tolta dalla propria cappella per eseguire alcune attività di restauro a spese della cittadinanza, ma al momento dell’avvio delle operazioni di restauro si trovò una vera sorpresa: dentro la struttura di gesso vi era una seconda Madonna lignea databile ai secoli XIV e XV .
I fedeli, che avevano raccolto i fondi per il restauro grazie anche all’impegno della Parrocchia, optarono insieme alla Sovrintendenza e al Comune per portare la statua lignea all’interno dell’Oratorio di S.Anna in pubblica visione mentre una nuova di gesso fu collocata nella cappelletta sullo scoglio sotto il castello.
Una simile operazione si poté compiere con il dott. Bartoletti della Sovrintendenza quando venne a fotografare e a datare la Madonna di Piazza poiché proprio grazie alla sensibilità culturale del titolare del bar Gino, oggi purtroppo scomparso, che arrotolò la tenda e tolse sedie e tavolini si ebbe una scheda critica di una statua di grande importanza per tutta la comunità nolese.
Se questi piccoli esempi di sensibilità culturale si spostano su un campo nazionale si può guardare con fiducia alla ripresa di una coscienza civile del nostro paese.
Mi è capitato a tal proposito esaminare uno dei siti di fundrising (www.produzionidalbasso.com) per trovare alcune interessanti proposte di carattere culturale, che vorrei velocemente elencare anche per stimolare la proposta e l’iniziaiva a livello locale.
La prima intende raccogliere fondi per un totale di euro 10.000,00 per la pubblicazione del catalogo degli incunaboli delle biblioteche Lucchesiana e del Seminario Vescovile poiché già è stata compiuta l’importante operazione di catalogazione ben spiegata sul sito: 103 schede descrittive con annotazione di tutti i dati tecnici e di conservazione ,…
Nel patrimonio si trovano alcune edizioni rare come la Protesta dei messinesi del 1478 di Manfredi Zizo,di cui si conosce solo questo esemplare al mondo.
Vi è poi un secondo progetto proposto dalla Associazione locale Intervolumina e dalla provincia dei Frati Minori Cappuccini di Meina allo scopo di poter restaurare un decina di tele seicentesche, che confluiranno in una importante mostra, prevista fra maggio e settembre 2022 a Taormina, sull’arte del seicento nei conventi cappuccini della zona. In questo caso ciò che merita interesse è costituito dal fatto che la Provincia dei Cappuccini è molto estesa ed investe un vasto territorio siciliano.
Una terza richiesta ci porta invece in provincia di Biella e precisamente nel nuovo Comune di Valdilana, sorto nel 2019. Qui una associazione locale (Ai boschi) sta cercando fondi per un piccolo contributo da aggiungere a quelli già ottenuti per completare il restauro della tela di San Bernardo, che si trova nell’omonimo oratorio posto in frazione Ai boschi diu Valdilana.
Qui si chiede un aiuto poiché quest’anno in ritardo di due anni per la pandemia si festeggia il millenario della nascita del Santo ed è nato un cammino proprio dedicato a San Bernardo, che  si incrocia ad Orta con quello di San Carlo per raggiungere Oropa e poi a Viverone confluire nella più famosa Francigena.
L’ultimo progetto, che mi ha colpito, è promosso dall’associazione VdOART e investe l’industria serica di Villa d’Ogna in Valle Seriana dove accanto a strutture di archeologia industriale ancora esistenti si costruì un vero e proprio villaggio dipendente dall’industria della zona.
Il progetto è partito da parecchi anni, raccogliendo le testimonianze degli ex lavoratori e lavoratrici e si compone di molti steps con incursioni nell’arte contemporanea oltre all’allestimento di mostre con una forte partecipazione popolare,che dovrebbe essere a fondamento dei progetti locali.
A questo punto mi permetto di consigliare una visita al sito nonchè ad altri simili  e poi pensare ad eventuali progetti, che possono trovare uno spazio di sostegno dal basso e che in tale veste possono divenire lo strumento per la formazione della coscienza civile del nostro paese.
Danilo Bruno

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