Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Alassio, la ‘denuncia’: “Ho ricoverato la mamma, 96 anni, al S. Corona, trasferita ad Albenga senza avvertirmi e senza poterla vedere per 5 minuti”


Leggiamo sulla pagina Facebook la ‘denuncia’ di Rinaldo Agostini di Alassio. “Sono profondamente arrabbiato e offeso come uomo e come Cittadino Ligure, nei confronti della dirigenza del settore sanitario della nostra Regione”.

Rinaldo Agostini diploma da ragioniere e perito commerciale. Organizzatore, ideatore e presentatore in Alassio di numerose manifestazioni di successo, sia
ludiche, musicali che sportive. Consigliere Comunale delle Giunte Melgrati dal 2001 al 2010. Assessore al Turismo della Città di Alassio dal Maggio del 2011 al Settembre 2012
Presidente del Circolo Nautico “Al Mare” di Alassio per 9 anni. E dal 2019 presidente del Cda Marina di Alassio.

Domenica mattina hanno ricoverato mia Mamma al Santa Corona per scompenso cardiaco e infezione respiratoria, nulla a che vedere con il Covid, mia Mamma è vaccinata e sta aspettando il terzo richiamo, è vaccinata anche contro l’influenza stagionale.

A parte il fatto che è stata trasferita ad Albenga l’altro ieri, senza che nessuno della nostra famiglia fosse stato avvisato, ma la cosa più sconvolgente è che nessuno di noi può andarla a trovare causa cluster di Covid negli Ospedali della Liguria.
Immaginate una donna di 96 anni compiuti, con i problemi dell’età avanzata che ne riducono le capacità mnemoniche e neurologiche che si viene a trovare da sola in un ospedale, senza poter avere il conforto dei figli, dei parenti della badante, senza avere più punti di riferimento, senza avere l’affetto che una persona anziana deve poter ricevere soprattutto vicino alla fine del suo percorso di vita… Tutto questo lo trovo ingiusto e sconvolgente, nel caso peggiore quasi una condanna a soffrire maggiormente oltre alla sofferenza della patologia medica.
Per noi l’angoscia di rischiare di non poter vedere magari più viva colei che ci ha messo al mondo.
Allora questo Green Pass rinforzato a cosa serve…? Perché siamo vaccinati se poi non possiamo recarci in un nosocomio a trovare la persona più cara che abbiamo ??
Dateci camici sterilizzati, mascherine, schermi protettivi, copri calzature e guanti, ma lasciateci avvicinare a chi in questo momento si sentirà sola e abbandonata, a chi si troverà spaesata e soffrirà oltre la sua malattia… anche solo 5 minuti, che possa sapere che noi siamo lì vicino a lei, che non l’abbiamo abbandonata e che l’aspettiamo a casa per una guarigione desiderata da tutti noi. Non pretendo tutta la famiglia ma almeno un figlio o una figlia che possa trasmetterle tutto il suo amore…
Tutto questo è negato a noi ma soprattutto a lei.
Capisco che il problema dei contagi è molto serio, ma a mia Mamma hanno fatto il tampone molecolare prima di ricoverarla ed è risultato negativo, fatelo fare anche a noi e consentiteci di poterla ancora vedere e parlarle, accarezzare quel volto tanto amato e rincuorarla. So per certo che ha una grande fibra ed è molto combattiva e spero che anche questa volta possa tornare a casa, ma questa sofferenza potevano risparmiarla. Il mio è un grido di dolore e un pensiero a tutti gli ammalati che si trovano negli ospedali della Liguria, non è assolutamente una critica al personale medico e infermieristico che sta svolgendo un lavoro meraviglioso, in condizioni disarmanti che va oltre ogni immaginazione. La mia è la sofferenza dì un figlio…ma anche la constatazione che molte regole che ci obbligano a rispettare sono assurde…
Rinaldo Agostini

OLTRE UN CENTINAIO I COMMENTI  IN POCHE ORE-

Simona Bruno – Ti capisco … io sono stata nella situazione di tua mamma … ricoverata per 18 gg… e la cosa più brutta che per tutto il periodo nn ho potuto vedere nessuno . Nessun familiare poteva farmi visita , neanche vaccinato . È stata davvero la cosa che ho patito di più. Un abbraccio a te e un grande in bocca al lupo alla tua mamma.

Nando Merlino – Rinaldo ti sono vicino e condivido. A mio modesto parere sono le aziende sanitarie che ci marciano. Prova a rivolgerti a in associazione del diritto del malato perché certamente qualche abuso si ravvede. Un abbraccio
Maria Rabolli – Io ho avuto il covid ma ho trovato un’organizzazione a dir poco vergognosa.
Patrizia Nattero- Mi figlia ricoverata d’urgenza , preparata per l’intervento è l’indomani mandata a casa perché hanno chiuso reparto e sale operatorie di chirurgia…. E se si sente di nuovo male dove la porto?
Marco Tealdi – Ti capisco Rinaldo, anche la mia mamma è sta ricoverata un’anno e mezzo fa perché risultata positiva al Covid. Ho potuto vederla solo due volte prima che ci lasciasse a giugno. Sicuramente non più positiva. Ovviamente non ho potuto starle vicino nelle ultime ore e questo mi angoscia ancora adesso. Ti auguro di riportarla casa e abbracciarla ancora!!
———————————–

POST  SUL WEB FINANZIATO da Eraldo Ciangherotti

(consigliere comunale di minoranza e già candidato in Regione Liguria con FI)

PPI ALBENGA, CIANGHEROTTI (FI): “DA TOTI E PRIOLI ULTIMO SCHIAFFO ALL’OSPEDALE INGAUNO. È DECLASSAMENTO TOTALE CON IL BENESTARE DEL MEDICO SINDACO TOMATIS”

Il consigliere forzista: “Chi è chiamato a garantire un futuro all’ospedale di Albenga lo sta spingendo verso il baratro. E il sindaco Tomatis applaude”. (il sindaco ha replicato con un comunicato stampa che trucioli.it ha pubblicato lo scorso numerio ndr)
Albenga (5.12.21) “Il declassamento del PPI di Albenga voluto da Asl2 e Regione Liguria è realtà. I cittadini albenganesi devono essere consapevoli che non potranno contare su un ospedale strutturato per accogliere le emergenze. Grazie all’accordo voluto da Regione Liguria e Asl2, che ho potuto visionare attentamente, non è prevista alcuna reperibilità per i medici di medicina generale in servizio all’interno della struttura. E in assenza di un medico di turno, l’ambulatorio, pensato per accogliere i codici bianchi, resta chiuso”. A rivelarlo è Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale e provinciale albenganese di Forza Italia.
Secondo le informazioni in possesso dell’esponente forzista, l’organizzazione dell’ambulatorio è un segnale inequivocabile: “In caso di situazioni urgenti – spiega Ciangherotti -, i medici della mutua o l’infermiere di turno dovranno allertare il 118 per chiedere e ottenere l’invio dei mezzi di soccorso per trasportare i pazienti al Santa Corona di Pietra Ligure o all’ospedale San Paolo di Savona. E fa davvero venire i brividi pensare che a questo folle accordo abbiano applaudito sia il sindaco di Albenga che l’assessore regionale alla Sanità Giovanni Toti”.
“E sono proprio quest’ultimi – prosegue il consigliere albenganese -, insieme ai vertici di Asl2, gli unici soddisfatti di una non soluzione utile solo a garantire la sopravvivenza di un ospedale che si avvia verso il baratro accompagnato proprio da chi è chiamato, a vario titolo, a garantirne il futuro. Un futuro che per i cittadini di Albenga sarà fatto di ticket per accedere ad un ambulatorio gestito da medici della mutua che, per formazione professionale, non saranno in grado di gestire le emergenze”.
Secondo Ciangherotti, al contrario, il territorio chiederebbe a gran voce un pronto soccorso funzionante: “La comunità albenganese saprà chi ringraziare quando, purtroppo, in futuro ci ritroveremo a leggere le notizie di pazienti sballottati da Albenga a Pietra Ligure a causa dell’incapacità dell’ospedale ingauno di accogliere i casi di emergenza. Albenga e tutto il territorio pretendono un vero pronto soccorso e non un ambulatorio di codici bianchi. Se l’assessore Toti e i vertici di Asl2 credono, con la complicità del sindaco Tomatis, che siamo pronti ad accontentarci di una soluzione tampone che gioca con la vita delle persone, si sbagliano di grosso”.

Avatar

Trucioli

Torna in alto