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Liguria e Basso Piemonte

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Tribunale civile di Savona: record produttività malgrado annosa carenza organico amministrativo (-34,5%). E novità: avvocati lasciano la toga per diventare cancellieri. Cardone: ‘Si lavora con 3 cause all’anno’


Un’istituzione pubblica con tasso di produttività tra i primi della classe in Liguria e in Italia. E’ il tribunale di civile di Savona nonostante due anni di emergenza Covid. La notizia sarebbe già da prima pagina nella cronaca del funzionamento della giustizia: assume rilevanza choc quando si scopre che la carenza di organico amministrativo ha raggiunto quota 34,5 %.  Da Caporetto se fosse un’azienda privata. Anzichè 94 sono al lavoro 62, mancano 4 direttori su 5, 13 funzionari su 24, 6 cancellieri su 15.

di Luciano Corrado

Un momento della conferenza stampa con i vertici del tribunale di Savona, i presidenti Canaparo e Princiotta

Eppure i vuoti non ‘fanno scandalo‘, non sono da ‘emergenza’, non si leggono interpellanze di parlamentari savonesi (mal comune all’italiana mezzo gaudio), di ordini del giorno della Regione, della Provincia, dei Comuni per ‘denunciare’ lo Stato inadempiente. Le Tv  regionali e nazionali si adeguano, si occupano di tanto altro che fa audience e ‘cultura’ popolare.

Difficile anche immaginare che si possa fare meglio quanto a statistica. Anzi si rischia, ma sarebbe grottesco,  che una simile ‘eccellente produzione’  sia un alibi per non correre ai ripari, nonostante l’annoso problema -piaga sia sempre più serio, oltre che irrisolto.

Nella Giornata Europea della Giustizia Civile 2021 si è tenuto l’abituale incontro stampa con il presidente del tribunale Lorena Canaparo, il presidente della sezione civile Alberto Princiotta (vedi altro servizio), il presidente dell’Ordine degli avvocati Vittoria Fiori, il presidente della Camera civile Fabio Cardone, entrambi albenganesi, il dirigente amministrativo Silvia Biagini. I temi affrontati non hanno coinvolto il settore penale che non può comunque esibire, per una serie di concause, la gran classifica del ‘civile’ in tenace e costante corsa di risultati, in lotta contro la pessima fama italica di ‘giustizia lumaca‘ e mala burocrazia pubblica a tutti i livelli. Primati europei e oltre.

SAVONA AL TOP ? Ancora un dato su tutti citato dalla giovane presidente Canaparo:  parola d’ordine pare sia

La dirigente Biagini con gli avvocati Cardone e Fiori

l’organizzazione all’insegna dell’efficienza che può esibire 6.256 cause iscritte (sezione civile), definite 6.534. Non solo dunque si corre, ma si recupera nell’arretrato. Canaparo commenta: “E’ frutto di un grande impegno, lavoro di squadra, mai nulla arriva per caso”.  Risultati concreti con benefiche ripercussioni anche sugli attesi fondi PNR  della Commissione Europea. A corollario, a fronte di una media nazionale  di 719 giorni (durata dei processi), a Savona siamo a 556 fino a scendere a 258. Nella confinante Imperia il dato si attesta a 480.

E che fa dire al presidente Princiotta: “Il tribunale civile di Savona non è stato sconfitto dal Covid, dalle sue conseguenze che hanno colpito pesantemente“. E nonostante l’organico amministrativo  del tribunale sia sempre  ridotto all’osso. Dunque non si dimentichi “la fortissima collaborazione  tra giudici ed avvocati” ed altro paradosso che il tribunale di Savona “ da anni soffra  di una grave  carenza di assistenza informatica”. 

Insomma, cambiano i ministri, si accavallano gli annunci, impegni, promesse, riforme, spot, la politica  si guadagna tutta l’impopolarità che merita, una sfiducia che si è riproposta, se qualcuno dubitava, con il record dell’astensionismo dal voto nelle recenti elezioni amministrative.

TRIBUNALE E I CENTRI PER L’IMPIEGO – La dirigente Biagini  rende nota la convenzione  con l’Istituto

I giornalisti Giovanni Ciolina del Secolo XIX e Luciano Parodi de La Stampa

reddito di cittadinanza attraverso una selezione e con un’ulteriore convenzione con il Comune di Savona. Assunzioni che fanno parlare di  ‘recupero di dignità’ con un impegno da 8 a 16 ore settimanali. Una ventina operano in tribunale (giudice di Pace, archivio, cancelleria), 12 negli uffici della Procura della Repubblica.  “Persone che si sono rimesse in gioco e si cominciano a vedere i risultati anche se  hanno iniziato solo da fine agosto”. Un aspetto significativo della realtà sociale savonese emerge anche dai dati delle ‘cause di famiglia‘. Si va dai 700-800 sopravvenute nel corso dell’anno, con un lieve incremento. Ed una particolarità: più separazioni consensuali rispetto a quelle giudiziali. Un ruolo non trascurabile lo esercitano gli stessi legali di parte.

TRIBUNALE E IL PIANETA FORENSE –  Il presidente Cardone: “Forse non tutti conoscono un dato molto significativo; oggi ogni avvocato della provincia di Savona (770 nel 2020,  786 nel 2019) si occupa di una media di poco superiore alle 3 cause all’anno; difficile credere che uno studio possa sopravvivere…”. Il presidente Fiori: “Meno cause che intasano il tribunale, si fa per dire e in compenso aumentano le ‘mediazioni’ che nel 2020 sono state 270 e quelle conclusosi positivamente  oscillano tra 15- 20 %. Altra curiosità.  Fiori: “Stiamo raggiungendo la parità di genere, anzi, persino un’inversione di tendenza. I praticanti  sono 183, le donne superano i maschi.” E ancora, nel 2020 nessun iscritto all’Ordine è stato sospeso e i procedimenti disciplinari,  in corso, sono 46. Due archiviati, altri in istruttoria.

Vittoria Fiori presidente dellOrdine degli avvocati della provincia di Savona

La ‘crisi’  economica batte un colpo più di quanto emerga dalla lettura dei mass media.  Fiori: “Siamo a quota 500 domande l’anno di ‘gratuito patrocinio’, ovvero i cittadini  con un reddito inferiore a 12 mila euro l’anno che beneficiano dell’assistenza legale pagata dallo Stato. C’è poi il tema attualissimo della ‘riforma Cartabia‘ (ministro della Giustizia ed ex presidente della Corte Costituzionale, tra i nomi sussurrati per la presidenza della Repubblica). La scorsa estate la presidente Canaparo a leggere Il Secolo XIX: “Pur con le dovute cautele saluta con favore  la riforma partorita giovedì in consiglio dei ministri, ma nemmeno fa sconti sulla realtà della giustizia italiana che sconta un problema crescente di carenza di personale. A mancare non sono solo i magistrati, ma soprattutto gli amministrativi”.

Ebbene l’esperienza dell’avv. Cardone, per tre mandati presidente dell’Ordine, gli fa dire: “Ennesima riforma e verrebbe da chiedersi, a fronte degli ottimi risultati del Tribunale civile di Savona, se sia necessaria, la riforma, anzichè  implementare  le situazioni operative virtuose che ci sono.  Il fatto che ogni anno per ricevere i contributi finanziari europei vada messa sul tavolo una riforma  è un fattore non solo disorientante per gli operatori, ma anche poco comprensibile per i cittadini”.

L’avv. Fabio Cardone presidente della Camera civile

Ancora Cardone. “Se i soldi venissero investiti in strutture e procedure sarebbe meglio che riformare la giustizia ogni anno”. Spesso all’arrivo di ogni nuovo ministro. E quasi mai si da conto di come sia andata a finire.

Un’ultima inedita notizia sul mondo degli avvocati savonesi. La rivela la dr.ssa Biagini: Sono già una decina gli avvocati  che hanno abbandonato la professione, lo studio professionale, per diventare  assistenti e cancellieri esperti in tribunale e c’è pure un sessantenne”.

SAVONA SEMPRE IN ATTESA DEL NUOVO CARCERE – La legge dello Stato prevede che ogni tribunale abbia un carcere. A Savona è stata precipitosamente chiusa la vecchia struttura che peraltro negli anni aveva subito notevoli interventi di adeguamento (miliardi di lire) e non si riesce neppure ad indicare un’area su cui costruire un penitenziario moderno. Chissà se il neo sindaco di Savona, Marco Russo, eletto con il centro sinistra, avvocato con studio legale di famiglia (anche il compianto papà  avv. Nanni ha ricoperto ruoli pubblici come senatore nella XII e XIII legislatura  e presidente della Commissione giustizia della Camera) darà quella disponibilità di ospitare il carcere in un’area attigua al tribunale di proprietà privata e parzialmente in zona esondabile (una soluzione nel merito è fattibile, vedi in provincia altri interventi di edilizia privata). Disponibilità che invece è stata negata dalla passata giunta di centro destra, con la sindaco avv. Ilaria Caprioglio che una volta eletta si era cancellata dall’albo professionale.

Nuovo carcere, decine di articoli, nessun riflettore comunque a livello nazionale, come meriterebbe da ‘vergogna nazionale e ligure’. Gli ultimi aggiornamenti della presidente Canaparo: “C’è stato un incontro a fine settembre con il prefetto ed in teleconferenza con il nuovo  Provveditore che opera dalla sede di Torino. Si è ribadita la nostra indicazione per l’idoneità dell’area di Savona; ora è al vaglio del Provveditore la disponibilità di aree annunciate dai sindaci e dai Comuni di Cairo Montenotte e Cengio”.

Luciano Corrado


L.Corrado

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