Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Savona e il dr. Pasquale disse: Nessuno a propormi di entrare in Massoneria o nell’Opus Dei


Erano i giorni (maggio 2016) che teneva banco lo ‘scandalo Asl-Gsl’, titoloni e locandine davanti alle edicole. Il processo (1°grado) si è concluso con condanne ed assoluzioni. Il 12 maggio 2021 il direttore responsabile di Ivg.it firma un articolo e titola: ‘Processo Gsl, per il giudice l’affidamento fu regolare’. Alessio Albani: “Avevo ragione, scelte miopi e forcaiole”. La condanna è arrivata soltanto per uno dei capi d’imputazione, per tutti gli altri assoluzione “perché il fatto non sussiste” o “per non aver commesso il fatto”. Così informava i lettori il primo quotidiano web della provincia.

Il Secolo XIX titolava ed informava con un taglio giornalistico meno fuorviante e più aderente alla realtà giuridica: ‘Gara regionale per l’ortopedia a privati. Condannati Albani e gli ex vertici di Asl 2.’  

Due ‘scuole’ si direbbe che fanno riflettere, ripropongono interrogativi sull’indipendenza e qualità dell’informazione. C’è lo zampino dell’editore ? Il big Alessio Albani (decine gli articoli che lo riguardavano) condannato per un capo di imputazione, assolto per altri e che, come è suo diritto di critica da imputato, accusa inquirenti e giudici di ‘scelte forcaiole‘. Un perseguitato che dava fastidio ? Il papà che giocava nel mitico ‘Vado‘ ed era rappresentante di formaggi.

Alessio, fisioterapista, andato in sposo con Valeria Dellepiane laureata in farmacia. Figlia di Aldo imprenditore edile e  soprattutto capitano d’industria, con la propensione a tenere sempre un ‘basso profilo’ pubblico. La Demont dei Dellepiane è una realtà attiva in campo nazionale ed internazionale, altamente competente nell’ambito della realizzazione di impianti nei settori Oil&Gas, Power Generation e della manutenzione di quelli esistenti, vantando una presenza operativa sul mercato di oltre 40 anni.  Aldo che in città e provincia aveva raggiunto l’apice della notorietà  con la presidenza del Savona Calcio e piuttosto mal ripagato per quel suo impegno poi diventato disimpegno, amarezza.

Il papà era un umile boscaiolo, con calli alle mani, di Osiglia dove il cognome è diffuso. Aldo alle prese con un fiorente successo anche nell’attività dei cantieri navali (Monfalcone, arredi interni navi da crociera Costa) e centrali elettriche. Un appalto alla centrale elettronucleare di Montalto di Castro pare ammontasse a 25 milioni di €. E che ha saputo scegliere il meglio tra i manager, basti citare un suo braccio destro Riccardo Genta, già direttore alla 3 M di Ferrania, tra i presidenti dell’Unione Industriali come Silvio Accinelli, Antonio Catanese, Marco Sabatelli, Stanislo Sambin, tutti nomi di gran caratura. E nel gennaio scorso la notizia che la famiglia di Paolo Campostano aveva rilevato le quote di Orsa 2000 (Dellepiane) cedute a Poseidone e la conseguente operazione immobiliare  Crescent 2.  Orsa 2000 Srl nata per gestire la riconversione  dell’ex area industriale  della Darsena vecchia. Campostano era socio di maggioranza, poi nel 2001 la decisione di usciere dall’operazione per le lungaggini. Sta di fatto che Dellepiane con l’uscita del terzo socio, Immobiliare Chiesa di Torino, era rimasto l’unico azionista. Infine Campostano che torna ad essere il solo ‘dominus’ dell’operazione Crescent 2, dopo l’inaugurazione del primo palazzo in Darsena.

Nelle scelte di Ivg.it emergono rapporti di amicizia (e di pubblicità, Omnia Medica) tra l’imprenditore Albani (ora più in affari nel milanese e sganciato dalla sanità privata savonese e dalle società Dellepiane) e il lanciatissimo l’editore pietrese Matteo Rainisio che può ormai vantare il primato della diffusione mediatica in Liguria. Editore di successo e redazione allineata. Con il rinforzo di un cognome pesante del giornalismo ligure e piemontese, Sandro Chiaramonti; scelto da pensionato nel ruolo di ‘direttore editoriale’ ha già dato una salutare sterzata ai contenuti  (taglio drastico ai copia e incolla) e una più dinamica organizzazione redazionale con la valorizzazione dei collaboratori e degli aspiranti giornalisti. Il direttore responsabile del Secolo XIX, Luca Ubaldeschi, è stato uno dei redattori con Chiaramonti e per un breve periodo anche alla redazione de La Stampa (a Savona) di cui è poi diventato direttore vicario, con Maurizio Molinari direttore, oggi alla direzione de La Repubblica.

Tornando alla ‘titolazione Albani‘, non è certo un’eccezione,  anzi spesso la regola non ignorare il peso e gli interessi del soggetto protagonista del momento. Sta di fatto che la scelta di campo editoriale, titolo ed articolo partigiano, pare abbiano deluso più di un lettore anche a Palazzo di Giustizia. Insomma c’è modo e modo per un ‘aiutino’, per un taglio ‘amicale’ piuttosto di un altro.

Nel caso Albani invece bisogna dare atto della professionalità messa alla prova e praticata dal primo quotidiano della Liguria e dal suo redattore. Vedi articolo a fondo pagina. Si aggiunga che siamo al primo gradino di giustizia (sentenze). Può seguire l’appello a Genova e infine la Cassazione.

Cinque anni fa intervista di Mario De Fazio del Secolo XIX

al dr. Luciano Pasquale, presidente della Camera di Commercio.

Domanda. Lei è iscritto alla Massoneria ? Risposta: no. Domanda: E all’Opus Dei ? Risposta: Niente. Non posso farci niente se girano questi voci. (Del resto un massone nel severo giuramento si impegna a non rivelare il segreto dell’appartenenza, vedi copia del giuramento che sottoscrisse Alberto Teardo, prima vice e poi presidente della Regione Liguria per il Psi primi anni ’80 ndr).

Ancora Pasquale: “Quando sono arrivato a Savona, all’Unione Industriali, c’era un funzionario che mi ha detto di essere massone. Ma per me non è né merito, né demerito. Non ho mai trovato neanche  qualcuno che mi proponesse di entrare nella Massoneria o nell’Opus Dei. Ho la fortuna di essermi comportato sempre da uomo libero”.

Risposta che ne attirava un’altra, ma omessa: “Chi ne fa parte può dirsi un cittadino davvero libero…non condizionato,  semmai protetto…..aiutato dalla fratellanza nel momento del bisogno….sottoposto anche alla ‘legge’ del tribunale massonico….con i suoi giudici, i suoi Pm, i difensori…..le sentenze sono ‘secretate’…e c’è la possibilità di appellarsi….”.

Erano i giorni della sfida  tra Cristina Battaglia (centro sinistra) e Ilaria Caprioglio (centro destra), con i M5S che hanno scelto di correre da soli sull’onda del crescente consenso popolare  (vedi le politiche del marzo 2018), candidando un personaggio non certo popolare nella città della Torretta, Salvatore Diaspro stimato cancelliere del tribunale, 48 anni, origine campana, sposato, padre di una bambina. Un tentativo di scalata  fallito a Palazzo Sisto.

E Il Secolo XIX  riservò la prima pagina dell’edizione provinciale all’inchiesta Asl- Gsl, la seconda al ‘quiz’, con 10 domande, ai tre candidati per misurare il grado di conoscenza  della città e dell’amministrazione comunale. E il ‘quiz’ premiava Battaglia, con un scivolone di Diaspro. Un solo errore per la candidata Dem, tre per la Caprioglio.

E’ l’unica volta, almeno negli ultimi anni, che un giornalista che segue la cronaca locale chiede ad un big se sia o meno massone. Tenendo  conto che la risposta sarà sempre e comunque ‘scontata’. Almeno per la nostra massoneria che, dopo gli anni tumultuosi per le vicende del ‘terremoto teardiano‘, ha ripreso, forza e penetrazione nei gangli del potere, con un gran vigore, in tutto il ponente ligure. Può ‘vantare’, tra le varie obbedienze e logge, deputati e senatori, sindaci ed assessori, consiglieri comunali, presidenti di Enti e società pubbliche partecipate da Regione, provincia, comuni.

Le categorie più massoniche sono quelle dei liberi professionisti: avvocati, commercialisti, ragionieri, architetti, ingegneri, geometri, alcuni (pochi) notai. La vocazione massonica ha attratto molti camici bianchi, soprattutto di Asl e ospedali, dai primari ai direttore facenti funzione (nell’Asl 2 sono 16 i FF (facente funzioni) in attesa del primariato  e la strategia delle lungaggini  fa riflettere). Non mancano infine imprenditori e farmacisti. Senza dimenticare le quote rosa presenti ed attive in alcune logge, con qualche caso curioso di moglie e marito.

Ormai non ha più proseliti il giornalismo locale d’inchiesta, capace anche di uno sguardo al passato, per una chiave di lettura del presente, su temi vitali per i cittadini, quale la Sanità pubblica, i Servizi pubblici e il controllo del potere esecutivo. Chi comanda e decide.

Ebbene, oggi come ieri, un titolo ed un articolo da prova del nove. Il Secolo XIX. Occhiello: ‘A parole la priorità è una sola: fuori la politica dal governo della salute. I candidati sindaco: restituire la sanità ai medici. Il dibattito sul futuro del San Paolo”. Era il 12 aprile 2011. E non c’è soltanto l’ospedale di Savona, c’è la sofferenza del Santa Corona, ci sono le scelte di ‘smantellamento’ (a favore dell’ingresso privato) del nuovo ospedale di Albenga e Cairo Montenotte. La sterzata ultima del presidente Toti. Il ripensamento sull’affidamento di ospedali del ponente a colossi imprenditoriali presenti nella Sanità Lombarda e Piemontese. Con un business di utili multimilionario. Eloquenti alcune inchieste condotte da L’Espresso.

Toti farà altre scelte rispetto a quelle della Lega ( in tandem con interessi berlusconiani e soci)? Si riuscirà a recuperare l’eccellenza che ha caratterizzato per decenni il San Paolo, il Santa Corona che ha iniziato la sua ‘dissoluzione’ con le giunte di centro sinistra Burlando e dell’assessore compagno Montaldo ? Lo stesso succedeva all’ospedale di Cairo Montenotte dopo gli anni ‘7o’ e ’80.

Un altro esempio virtuoso, tra i tanti. Titolo del Secolo XIX  del 24 maggio 2011. “Proteste a Pietra: così non si bloccano le fughe. Centro disabili, il progetto dimenticato. Montaldo promette: il piano partirà a settembre”.

Il primo agosto 2021  si legge sul Secolo XIX (Luisa Barberis) che  nell’Asl 2, in pianta organica, mancano 9 ortopedici, 14 anestesisti, una ventina di figure tra  pediatri e ginecologi. E nel 2021 ben tre specialisti hanno rassegnato le dimissioni. C’è il collocamento a riposo  del direttore del ‘118’ dr. Salvatore Esposito subito sostituito dal dr. Danilo  Cimolato che dal 2007 è responsabile della centrale operativa del 118.  E nello stesso mese va in pensione il prof. Mario Igor Rossello, direttore Struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia, indirizzo Chirurgia della mano.

Ci sarà una ragione della proliferazione di adesioni in loggia ? I ‘fratelli’ si sentono ‘protetti’ e aiutati nel momento del bisogno ? Più fortunati nel lavoro o nella carriera politica ? I seminari diocesani si sono svuotati, le logge savonesi ed imperiesi sempre più affollate. Ignorate dai media che contano. C’è chi ha scelto di emigrare in logge della Costa Azzurra e nel Basso Piemonte che si distingue per dinamismo bancario, potere economico in buona salute. Sempre più spesso importanti operazioni edilizie nel ponente ligure vedono protagonisti imprenditori e Srl piemontesi. Un aiuto alla ripresa edilizia, ‘protetti’ dal sistema creditizio e cooperativo bancario della Provincia Granda che da area agricola  e vitivinicola è diventata terra di eccellenti strutture alberghiere mentre si assiste ad una gara nella ristorazione per conquistare le stelle Michelin, tra prestigio nazionale ed internazionale, rivolto ad una clientela sempre più numerosa, esigente, disposta a spendere.

La ‘fratellanza di muratori’ dovrebbe trovarsi a suo agio in casa nostra ? I contrasti e rivalità anche politiche nascono spesso per assicurarsi una postazione di potere & ‘poltrone’; l’occupazione di cariche di rilevanza pubblica negli enti di primo e secondo grado. Ma non era mai accaduto  nella storia savonese che così tanti politici (in Parlamento, in Regione, nei comuni e province, ecc.) si siano innamorati di un’associazione su base iniziatica e di fratellanza. E che si distingue per la segretezza o se volete riservatezza al punto che quando muore un Maestro Venerabile non appare quasi mai un manifesto, un necrologio. Cosa invece abituale in Svizzera, piuttosto che in Germania o Inghilterra. Invece solo rari casi di necrologici sui giornali o manifesti funebri in terra italiana. Per leggere del defunto con ‘straordinarie doti umane e di Libero muratore’. ‘Il passaggio all’Oriente Eterno del Fratello’.  ‘La partecipazione dei membri della Giunta e tutti i Fratelli della Comunione’. (L.Cor.)

COSA SERVE INVECE A SAVONA SECONDO IL PASQUALE PENSIERO: TORNATO ALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE DE MARI (EX CARISA) E DELL’AUTOFIORI SPA

IL QUIZ DEI TRE CANDIDATI ALLA SCALATA A PALAZZO SISTO DEL 2016

UN GIURAMENTO MASSONICO  ANNI ’70 -80 ACQUISITO AGLI ATTI GIUDIZIARI

 

 

SENTENZA DI PRIMO GRADO A SAVONA, PUO’ SEGUIRE

L’APPELLO A GENOVA E IN CASSAZIONE

 


L.Corrado

L.Corrado

Torna in alto