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Andora, 30ennale Madonna dello Scoglio. Edito volumetto a ricordo di Morelli. E a Noir: coraggio di donne contro violenze


Un volumetto con foto e documenti d’epoca per celebrare il trentennale dalla posa nel porto di Andora della Madonna dello scoglio e per ricordare Pierangelo Morelli, amato e compianto storico presidente del Circolo Nautico Andora, il socio Franco Lesage e Don Giuseppe Bazzano, recentemente scomparsi e fautori della pubblicazione e della tradizionale celebrazione in porto con la processione in mare della statua.Vedi anche: La vendetta è il tema unificante dell’edizione 2021 del Festival AG NOIR di Andora.  Venerdì 9 e sabato 10 luglio.

ANDORA CELEBRA IL TRENTENNALE DELLA POSA IN PORTO DELLA MADONNA DELLO SCOGLIO

EDITATO UN VOLUMETTO NEL RICORDO DI PIERANGELO MORELLI E DI QUANTI VOLLERO LA  SCULTURA VOTIVA

Le signore Morelli e Lesage

COMUNICATO STAMPA – Andora – A Madonna du Scoggiu è un progetto editoriale e celebrativo promosso dalla Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, nell’ambito del trentennale organizzato con l’assessorato alla Cultura del Comune di Andora, con la preziosa collaborazione del Circolo Nautico di Andora.

La scultura della Madonna du Scoggiu, posta all’imboccatura dell’approdo andorese, sulla punta della vecchia diga di sottoflutto, accoglie chi arriva in porto ed è l’ultima immagine per chi lascia Andora via mare. Diportisti, pescatori, sportivi sono particolarmente affezionati a questa effige che è anche una pregevole opera d’arte. Per celebrare il trentennale è giunto ad Andora anche l’artista che l’ha realizzata, Franco Pegonzi la cui opere hanno conquistato le piazze e i giardini di importanti città italiane e europee come, ad esempio, Parigi. Lo scultore lucchese, accolto dal Consigliere delegato al Porto, Corrado Siffredi, ha ricordato quando nel 1988 fu contattato dal consigliere del Circolo Nautico Andora Piero Galliano per l’ideazione della scultura in occasione dei 25 anni dalla fondazione del Circolo andorese allora presieduto dal geometra Angelo Preve.

Il volumetto vuol raccontare l’umile e semplice storia della Madonna dello scoglio – spiega Paolo Nattero che con caparbietà e con l’aiuto di Don Stefano Caprile ha portato avanti il progetto editoriale voluto dai compianti Pierangelo Morelli, Franco Lesage e Don Giuseppe BazzanoUna tradizione nata trent’anni fa che ancora oggi riunisce a inizio estate tante persone per la processone in mare e che ogni giorno vede i passanti e fedeli affidare preghiere alla effige nel porto”.

Dopo la celebrazione del trentennale, avvenuta a Palazzo Tagliaferro, con un commosso ricordo di Pierangelo Morelli che con grande amore organizzava ogni anno la processone in mare e la celebrazione in banchina e “che ha trovato conforto nella fede nella Madonna dello scoglio anche nei momenti più duri della malattia” e di Franco Lesage che con lui ricercò i materiali per la pubblicazione, ora il libretto è a disposizione di tutti, in distribuzione anche presso Ufficio Informazioni Turistiche di Andora.

La posa della Madonna dello scoglio, trenta anni fa, fu un’iniziativa spontanea e sentita da parte di tutti coloro che animavano l’approdo –spiegano l’Assessore Maria Teresa Nasi e il Consigliere delegato alla gestione del  Porto, Corrado SiffrediFu un’espressione di fede che ancor oggi coinvolge tutta la comunità. Il volumetto è certamente il miglior modo per ricordare e raccontare anche a chi non c’era, come questa effige sacra dia conforto a chi crede  e  sia per tutti simbolo di coesione per chi ama e vive il porto e il mare ogni giorno”.

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9 – 10 LUGLIO 2021, Giardini Tagliaferro, ore 21.00

ANDORA, AG NOIR E IL CORAGGIO DELLE DONNE CONTRO LA VIOLENZA

OSPITI ROBERTA BRUZZONE, VALENTINA PITZALIS E MARIA BADALAMENTI 

Andora – La vendetta è il tema unificante dell’edizione 2021 del Festival AG NOIR di Andora. Motivazione classica da sempre per le azioni efferate descritte in noir e gialli. Venerdì 9 e sabato 10 luglio, però, la vedetta ha risvolto amaro della violenza sulle donne, ma anche del riscatto e della lotta per la riconquista della vita. Le storie di Valentina Pitzalis, presente venerdì 9 luglio con Roberta Bruzzone e Silvia Badalamenti, figlia di Silvio Badalamenti, ospite sabato 10 luglio insieme al giornalista Rai Paolo Giannantonio, offriranno due spaccati importanti di  Noir quotidiano della cronaca e del riscatto oltre la violenza cieca.

Le ultime due serate del festival vedranno protagonisti anche Fabio Lombardi (9 luglio) e Alessandra Viero ( 10 luglio), Giornalisti di “Quarto Grado” e una performance teatrale dedicata a Andrea G Pinketts, padrino e ideatore del festival insieme al sindaco di Andora Mauro Demichelis.

Programma

VENERDì 9 LUGLIO VII EDIZIONE FESTIVAL AG NOIR

Anfiteatro dei Giardini di Palazzo Tagliaferro

Ore 21.00

CRONACA REALE

“Maledetta vendetta”

Intervengono – Roberta Bruzzone – Criminologa, psicologa forense, opinionista e volto televisivo.

Valentina Pitzalis

Vittima della vendetta dell’ex marito, una donna diventata simbolo della lotta alla piaga della violenza contro le donne e del femminicidio.

Fabio Lombardi – Giornalista di “Quarto Grado” si occupa di cronaca nera e giudiziaria e ha seguito il caso Pitzalis.

INCONTRO CON GLI AUTORI

Cristina Rava

“Il pozzo della discordia” (ed. Nero Rizzoli), le indagini di Bartolomeo Rebaudengo e Ardelia Spinola, commissario in pensione lui, medico legale lei. Due ex amanti rimasti in ottimi rapporti che si troveranno alle prese con una morte sospetta e presenze misteriose.

Riccardo Landini

“Il passato è un fuoco che brucia. Sette casi per il commissario Presti” (ed. Il Rio). Un investigatore tanto scrupoloso quanto indisciplinato, il commissario Lodovico Presti, vive sospeso fra il doloro ricordo della compagna Giulia e una realtà fatta di omicidi, serial killer e misteri.

Micaela Ronconi

Scrittrice veronese al suo esordio letterario, in “Blu Imperfetto” (ed. Il Rio), racconta la vicenda personale di Linda, una donna la cui vita è sospesa tra Milano, Dubai e una Verona cupa, dove sesso e malavita si mescolano pericolosamente.

ore 22.15

Theatre Noir

Un omaggio ad Andrea G. Pinketts, l’indimenticato padrino del Festival, a cui è interamente dedicata una performance teatrale di Fabrizio De Giovanni della Compagnia Itineraria Teatro.

Letture tratte dal romanzo “Il vizio dell’agnello” nella nuova edizione 2021

SABATO 10 LUGLIO VII EDIZIONE FESTIVAL AG NOIR

Anfiteatro dei Giardini di Palazzo Tagliaferro

Ore 21.00

La serata conclusiva del Festival, con la partecipazione di Alessandra Viero, giornalista e conduttrice della trasmissione televisiva “Quarto Grado”

Ore 21.15

NOIR LETTERARIO

Fabio Lombardi

Esordio letterario di Lombardi, giornalista milanese di “Quarto Grado”, “L’istinto dei Calamari” (Leone Editore) è un libro-denuncia sotto forma di romanzo, che racconta il fenomeno dei soldati bambini, ma anche di madri, di sofferenze, tradimenti e sacrifici.

Fabrizio Colucci

“Le scelte dei Grandi” (ed. Il Rio), è un passaggio fondamentale nell’esistenza di Giorgio Lamberti, un uomo cacciato dalla polizia, diventato investigatore e per sopravvivere costretto a sorvegliare mogli e mariti fedifraghi. All’improvviso, l rapimento di una ragazza a cui assiste casualmente, cambierà la posta in gioco.

Salvatore Gelsi e Roberto Rossetti

Scritto a quattro mani, “Un po’ d’odio” (ed. Il Rio) è un romanzo ambientato a Mantova, città tranquilla in cui la cronaca nera a poco lavoro. Almeno fino a quando un cadavere riemerge dalle acque del Po, spalancando le porte ad un realtà perversa e viziosa.

A seguire NOIR QUOTIDIANO

“La vendetta come codice d’onore”

Maria Badalamenti

Autrice di “Sono nata Badalamenti”, libro autobiografico in cui ripercorre la vita di suo padre Silvio, ucciso dai corleonesi per vendicarsi di Don Tano, lo spietato boss di Cinisi. In Sicilia ci sono dei cognomi pesanti che evocano immediatamente mafia, malaffare e morte. Uno di questi cognomi è Badalamenti. Don Tano Badalamenti capo della cosca di Cinisi e mandante dell’omicidio di Peppino Impastato, è stato a capo della commissione di Cosa nostra dal 1974 al 1978, prima dell’ascesa al potere dei corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano. Legata alla figura di questo personaggio così ingombrante c’è quella del nipote, Silvio Badalamenti, direttore dell’esattoria di Marsala, ucciso a 38 anni mentre stava andando al lavoro, in un agguato di mafia avvenuto il 2 giugno del 1983 in via Mazzini. Ucciso perché portava il cognome sbagliato

Paolo Di Giannantonio

Giornalista di Rai1, ha seguito numerosi casi di criminalità e terrorismo. Conduttore del TG1 e del programma UNO Mattina.

Germana Zuffanti

Docente all’Università di Torino e giornalista della testata “ItaliaStar Magazine”

Ore 22.45

Proiezione cortometraggio dedicato a Peppino Impastato e chiusura Festival


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