Una bella notizia ? Il vice presidente della Regione Liguria, Alessandro Piana, imperiese, ha incontrato i sindaci della Valle Arroscia ed ha promesso:” Attenzione costante per i paesi dell’entroterra; siamo al lavoro, con grande impegno, per modificare i parametri PSR (Programma di sviluppo rurale) e andare incontro alla urgenti necessità del territorio”. Quante volte i sindaci e la comunità hanno già ricevuto i vertici della Regione (si alternano centro destra, centro sinistra, centro destra solo nel corso degli ultimi tre decenni) ?
Cosa è mutato nella struttura produttiva di rilancio e non assistenziale ? Quanti posti di lavoro sono stati creati ? Quali prospettive per i giovani e le future generazioni ? E alle promesse, rincorsa emergenze alluvione a parte che pure sono importanti, sono seguiti i risultati ? Quelli che ogni azienda privata, per progredire con n bilanci sani, deve guadagnarsi.
COMUNICATO STAMPA REGIONE LIGURIA – ULTIMA SERIE, IN ATTESA DELLA PROSSIMA PUNTATA
GENOVA. Oggi il vicepresidente e assessore all’Entroterra Alessandro Piana ha incontrato i sindaci della Valle Arroscia (Aquila d’Arroscia, Armo, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Ranzo, Rezzo, Pieve di teco, Pornassio, Vessalico): “I temi più sentiti dall’entroterra sono sanità, scuola, trasporto pubblico e sviluppo economico – spiega Piana – il nostro obiettivo è mantenere sempre alta l’attenzione e ascoltare costantemente le zone interne e le loro esigenze: crediamo che rappresentino sempre di più una ricchezza e una opportunità”.
“Uno dei nodi più rilevanti e dibattuti – aggiunge il vicepresidente Piana – riguarda la possibilità di accedere a finanziamenti del Programma di sviluppo rurale, assolutamente strategici per lo sviluppo imprenditoriale e agricolo di queste aree. Da questo punto di vista purtroppo il Psr conserva una serie di parametri ormai datati, che non rispecchiano più la realtà e le necessità dei territori, rendendo complesso accedere ai finanziamenti. Regione Liguria per questo– conclude Piana – sta già lavorando alla modifica dei criteri”.
PORNASSIO E IL ‘PATRIMONIO STORICO DEL SUOI FORTI MILITARI’. NESSUNA PROMESSA RIPETUTA AD OGNI TORNATA ELETTORALE E’ STATA DI FATTO MANTENUTA.
Il forte Bellarasco doveva essere trasformato da Demanio Militare a struttura usufruibile per incentivare il turismo e la ricettività della valle. Nove articoli di giornale nel corso degli anni.
LA DESCRIZIONE – Attualmente chiuso ma raggiungibile comodamente in macchina o a piedi è posto a Sud e affaccia sulla valle Arroscia. È stato recentemente usato dall’esercito per i campi estivi. Il Forte Bellarasco appare, maestoso, nell’ultimo tratto di strada che da Pieve di Teco risale al Colle di Nava. La sua funzione era quella di sottoporre ad un fuoco intenso un assalitore deciso a superare lo sbarramento, prima ancora di essere raggiunto da quello delle altre fortezze. Il Forte è ancora proprietà dell’Amministrazione Militare ed è chiuso al pubblico. Fino ad una ventina di anni fa veniva utilizzato dall’Esercito come sede di campi addestrativi, un utilizzo che oggi è venuto meno, per quanto l’ingresso sia vietato. Nei immediate vicinanze del Forte, la palestra di roccia verticale per l’addestramento delle truppe.
ULTIMI MESI DI CRONACA DA REZZO E DALLA FRAZIONE CENOVA
DA 35 ANNI ‘MONESI E’ DA SALVARE’
NON MANCA NULLA, ANCHE IL ‘MUSEO FANTASMA’
E SEMPRE A CACCIA DI FINANZIAMENTI, LA REGIONE LIGURIA ASSISTE I BAGNI MARINI E SOVVENZIONA LE CITTA’ COSTIERA DOVE SI VENDONO SPIAGGE ED ALLOGGI FRONTE MARE, IERI COME OGGI, A PESO D’ORO. E SOLO DI ONERI DI URBANIZZAZIONE I COMUNI INCANNO MILIONI DI €. CHI SONO I PIU’ BISOGNOSI ?
E CHI HA DIMENTICATO ! COME E’ FINITA ‘
CHI MERITA UNA DEDICA DEL VECCHIO E CARO
JUKE BOX IN BELLA MOSTRA ALL’HOTEL ALPINO.
ORMAI UN CIMELO DA CONSERVARE ! E UNA CANZONE DA DEDICARE A…
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA
QUANTO GUADAGNANO I SUOI DIRIGENTI ? IL LORO NUMERO SI E’ DIMEZZATO RISPETTO AGLI ANNI IN CUI ERA LA PRIMA PROVINCIA LIGURE NEL RAPPORTO CON IL NUMERO DI RESIDENTI
