C’è chi commenta sui social: “Ha ragione e fa bene l’assessore Maineri ma la maggioranza che ha richiesto i 600 euro sono partite Iva disperate”. La notizia molto curiosa (e vergognosa) l’ha rivelata Valeria Pretari (collaboratrice de La Stampa). L’assessore ai Servizi sociali, Eugenio Maineri, che da amministratore di lungo corso conosce bene la realtà locale, ha scoperto, con i suoi uffici, un ‘furbetto’ molto speciale. Non da povero in canna, ma con 500 mila € di risparmi ha chiesto il sussidio dei poveri in tempo di coronavirus. Una lezione sarebbe stata anche di fare il nome e cognome a completa informazione. Altro che diritto alla privacy !
