Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona-Bragno, camion emergenza ‘carbone’
Perché non si ricorre almeno alla ferrovia?
Atto 2°: e io proposi parcheggio Tir su area dismessa Tirreno Power, invece c’è Vernazza


Al Presidente della Provincia di Savona, Sindaco di Savona, Sindaco di Quiliano, Sindaco di Altare. I recenti avvenimenti meteo hanno creato una serie di danni al nostro territorio ed in particolar modo hanno colpito la viabilità del comprensorio savonese in modo evidente, viabilità già compromessa di suo, e ulteriormente aggravata, ad esempio, dai limiti di transito in autostrada tra Millesimo e Savona ai veicoli di peso superiore alle 44 tonnellate che quindi da anni si riversano sulle strade statali e non. Vedi intervento a proposito della proposta dell’avv. Elisa Spingardi (Vado Ligure) per utilizzodel parco ferroviario Doria di via Stalingrado a Savona come area di sosta dei TIR della piattaforma Maersk.

La ferrovia nello stabilimento di Bragno
Con i recenti avvenimenti siamo alle prese con frane che hanno colpito l’autostrada A6 ed anche pesantemente la statale di Cadibona; la società Autostrade dei Fiori ha esteso i limiti di transito in autostrada tra Mondovì e Savona ai veicoli di peso superiore alle 44 tonnellate; danni all’impianto funiviario porto di Savona – Bragno hanno portato alla scelta di inviare il carbone tramite camion con l’utilizzo di centinaia di mezzi al giorno.
Tutte queste scelte provocano un utilizzo molto più oneroso delle strade nazionali e provinciali del comprensorio savonese, con un traffico pesante ancora più intenso a scapito della fruibilità migliore da parte degli altri veicoli, e con la concreta possibilità che i maggiori carichi mettano le strade in condizioni di ulteriore esposizione ad eventi franosi, nonchè a precoce usura del fondo stradale.
Alcuni di questi flussi di veicoli pesanti, quali il trasporto del carbone tra il porto di Savona e Bragno, per un periodo di molti mesi, potrebbero essere evitati inoltrando il carbone attraverso la ferrovia che collega i due punti del percorso.
Auspico che vogliate intervenire a favore dello spostamento del carbone da strada a ferrovia in modo da rendere il traffico cittadino ed extraurbano alleggerito e le nostre strade meno stressate da un traffico evitabile.
Cordiali saluti, Paolo Forzano
La ferrovia nel porto di Savona

L’AREA VERNAZZA DI TIRRENO POWER E IL PARCHEGGIO DEI TIR

DOPO LA PROPOSTA DELL’AVV. ELISA SPINGARDI

L’avv. Elisa Spuingardi consigliera comunale di minoranza a Vado Ligure

L’avv. Elisa Spingardi, consigliere di minoranza a Vado Ligure, ha avanzato una proposta per utilizzare il parco ferroviario Doria di via Stalingrado a Savona come area di sosta dei TIR della piattaforma Maersk. Ha individuato un’area, ma non ha tenuto in conto il traffico di andata e ritorno con il casello di Savona-Vado, ed auspicabilmente quanto prima, con il casello di Bossarino. 

Dalla piattaforna al casello Bossarino c’è comunque una strada che dovranno percorrere in ogni caso, andare al parcheggio del parco ferroviario Doria di via Stalingrado bisogna percorrere ulteriori 4500 metri (tutta la strada di scorrimento veloce, più corso Svizzera, più via Stalingrado).

Al ritorno, se vanno al casello di Savona Vado devono percorrere 1500 metri, se vanno al casello di Bossarino 4500 metri.

Discorso inverso se arrivando vanno subito al parcheggio di via Stalingrado in attesa, e poi, dopo aver caricato alla piattaforma Maersk vanno in autostrada.

Appare chiaro che ci sarà un aumento considerevole di viaggi inutili, di migliaia di TIR, corrispondenti ai 1500 metri tra il casello di Savona-Vado ed il parcheggio di parco Doria, o corrispondenti ai 4500 metri tra il casello di Bossarino ed il parco Doria.

Direi proprio di no: locazione troppo impattante come traffico sulle nostre strade! Proposi già da molto tempo, 2014, di realizzare l’area di sosta TIR al carbonile dismesso della centrale Tirreno Power. Oggi è stato rilevato dalla ditta gru Vernazza, ma questa area è quanto di meglio si possa volere come area di sosta TIR. Infatti è situata allo sbocco del casello di Bossarino.

La localizzazione parla da sè: più comoda di così non si può, e non genera traffico di migliaia di TIR nè sulla strada di scorrimento veloce, nè in corso Svizzera, nè in via Stalingrado.

Forse varrebbe la pena di scambiare l’utilizzo delle due aree: Vernazza si trasferisce a parco Doria, e l’area di sosta TIR si trasferisce al carbonile.

Vernazza genera un traffico limitatissimo. Si può ancora fare? Volere è potere…….

Paolo Forzano


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P. Forzano

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