Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio orfana di Gaibisso presidente
Albenga saluta Peppino Schivo ristoratore
A Moglio nuovo ufficio di Polizia locale


Alassio se ne è andato per sempre nel regno dei giusti e degli uomini di pace Giovanni Gaibisso, 84 anni, fratello del compianto personaggio Sergio. Entrambi hanno dedicato la loro vita allo sport e alla comunità. Entrambi insigniti dell’onorificenza Alassino d’oro. Giovanni è stato presidente dell’Unione Ciclistica Alassina. Ad Albenga lutto per la morte di  Peppino Schivo, 88 anni, un altro personaggio che non ha ricoperto ruoli sportivi ed associativi ma in vita si è distinto in dedizione e professionalità quale ristoratore e nel 1982 fu chiamato dal proprietario della Puerta del Sol, di Alassio (ora chiusa da tre decenni), per gestire il ritiro degli Azzurri di Bearzot, futuri campioni del mondo. ‘Da Schivo’ era stato il suo ristorante in località Vadino di Albenga. Leggi anche a Moglio inaugurato nuovo ufficio di Polizia locale.

La scomparsa di Gianni Gaibisso. Zucchinetti: Alassio perde un altro grandissimo Presidente”
Gianni Gaibisso foto Silvio Fasano

“Uno straordinario uomo di sport – è il primo commento della Consigliera incaricata allo Sport del Comune di Alassio, alla notizia della scomparsa di Giovanni Gaibisso, presidente dell’Unione Ciclistica Alassina –  aveva ricevuto l’Alassino d’oro per il Suo impegno nello sport di Alassio e lo scorso anno ho avuto il piacere di premiarlo canclusione di Zucchinetti – perde un altro grandissimo Presidente”.​

 

 

 ALBENGA E LA RIVIERA DI PONENTE PERDONO UNA FIGURA CHE HA SAPUTO ONORARE LA SUA TERRA, CHEF E RISTORATORE DI SUCCESSO E DOPO LA CHIUSURA DEL LOCALE ERA UNICO GUARDIANO, PER ALCUNI ANNI, SULL’ISOLA GALLINARA.
IL 23 SETTEMBRE 2019 IL DR. ERALDO CIANGHEROTTI CONSIGLIERE COMUNALE
HA SCRITTO UN ARTICOLO SU TRUCIOLI.IT
Ho incontrato Peppino Schivo, lo chef, allora si chiamavano cuochi, che negli Anni ‘60 e ‘70 ha fatto grande Albenga con il suo ristorante a Vadino. Ha voluto conoscermi, e per me è stato un onore, perchè ha letto il comunicato stampa pubblicato la settimana scorsa, quando ho scritto che durante la manifestazione Emys si sarebbe dovuto premiarlo, visto che è stato “non” citato dal vincitore del premio Ezio Vizzari.
Torniamo a Peppino Schivo. Mi ha raccontato la sua storia, interessante e molto significativa per una città come Albenga che, a parole, vuole puntare sulle sue eccellenze. Comincia negli Anni ‘50 ad Albissola, al ristorante Pescetto, all’epoca meta di grandi artisti come Aligi Sassu, del resto Albissola era considerata ‘la piccola Atene’. Dopo aver imparato Peppino torna ad Albenga e, lui figlio di un ‘tonnarotto’ che faceva la stagione nelle tonnare

Un personaggio della vecchia e benemerita Albenga, Peppino Schivo che gestiva lonimo ristorante di Vadino

sarde, apre il ristorante trasformando la trattoria della zia, a Vadino, di fronte alla caserma Piave. Nel giro di poco tempo il suo ristorante “Da Schivo” diventa un punto di riferimento per chi vuole mangiare bene. ‘Facevamo 80, 90 coperti sia a mezzogiorno che a cena, arrivava gente ricca da tutto il nord Italia, avvocati, architetti, industriali. Ricordo che Umberto Agnelli, che veniva spesso, mi propose di lasciare Albenga per andare a lavorare in un locale che mi avrebbe aperto a Torino. Dissi di no, preferivo essere libero ad Albenga che sotto padrone da un’altra parte. Da me venivano, mangiavano bene, e pagavano’, mi ha raccontato.La lista dei suoi clienti è incredibile: Pertini, Fernandel, Causescu, solo per citarne alcuni. ‘Pertini veniva assieme a due amici con una Panda rossa’, mi ha detto. Il ristorante di Albenga lo ha chiuso nel 1980, ma mi ha raccontato un’altra parte interessantissima della sua vita, quando nel 1982 fu chiamato dal proprietario della Puerta del Sol, ad Alassio, per gestire il ritiro degli Azzurri di Bearzot, futuri campioni del mondo.

Li ho fatti mangiare bene, e alla finale di Madrid, al Barnabeu, c’ero anche io, invitato dagli azzurri e da Tomagnini. Ero in seconda fila, proprio dietro a Pertini’, mi ha raccontato. Gli ho chiesto il suo segreto in cucina, mi ha risposto prodotti di altissima qualità, gamberi di Imperia, verdure di Albenga.’ Ha 89 anni, ma è ancora lucidissimo e pronto alla battuta. Tutto questo per dire che Albenga dovrebbe ricordarsi di questo concittadino prima che sia troppo tardi, lo avrebbe potuto fare ad agosto alla consegna dell’Emys, lo avrebbe potuto fare il dottor Roberto Pirino, presidente dell’Accademia della Cucina Italiana, che negli anni scorsi ha premiato con il Piatto Blu (a proposito, che fine ha fatto quel premio?) alcuni grandi chef, dimenticandosi di avere un grande cuoco ad Albenga.

Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale ad Albenga e assessore provinciale.

ALASSIO PISTA CICLABILE

il confronto con i concessionari di chioschi e minigolf

Comunicato stampa – Giannotta: il progetto è concluso, abbiamo voluto l’incontro per dare ai privati coinvolti, tempi e modi di valutare eventuali adeguamenti strutturali. Si è svolta stamani alla presenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici Franca Giannotta, e dell’architetto Leonardo Ravotti, l’incontro con i concessionari e i proprietari dei chioschi e del minigolf che insistono sul tratto di passeggiata Ciccione sulla quale l’Amministrazione Melgrati Ter ha inteso avviare la progettazione per la realizzazione di un primo tratto di pista ciclabile, da via Delle Palme verso Laigueglia sulla Passeggiata Ciccione.

“Si tratta di uno dei 14 progetti presentati all’inizio del mandato – il commento di Franca Giannotta – e anche in questo caso come già è stato per Passeggiata Baracca, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il pennello nell’area ex Adelasia, passeggiata Graf… alle parole sono seguiti i fatti. Il progetto affidato nel dicembre scorso all’Architetto Ravotti è di fatto concluso. L’incontro odierno è stato voluto dall’amministrazione per valutare insieme a quanti coinvolti dal progetto, eventuali ulteriori piccole modifiche”.

“Il confronto è stato assolutamente positivo – il commento di Franca Giannotta – si sono trovati gli accordi perché il prossimo anno, si possa avviare il cantiere con soddisfazione di tutte le parti coinvolte. Saranno necessari alcuni spostamenti rispetto all’attuale aspetto della passeggiata, ma l’occasione è stata vista anche come un’opportunità di rinnovamento. Del resto, l’incontro è stato coordinato per dare ai concessionari tutto il tempo necessario a valutare con i loro tecnici di fiducia le variazioni del caso, anche perché  il lavori veri e propri inizieranno nell’autunno 2020”.

Moglio: inaugurato il nuovo ufficio della Polizia Municipale

Lo scorso anno la Società di Mutuo Soccorso “La Fratellanza” di Moglio aveva acquisito un magazzino per lo stoccaggio dei propri materiali: attrezzature e scorte per la normale attività della storica associazione sulla prima collina di Alassio.

Con lavori in economia, dal suddetto magazzino, affacciato su Piazza Merlini, è stato ricavato un piccolo ufficio che con apposito contratto di comodato d’uso da oggi diventerà la sede del distaccamento della Polizia Municipale alassina.

Stamattina l’inaugurazione alla presenza del Vicesindaco di Alassio, Angelo Galtieri, dell’Assessore alle Frazioni, Fabio Macheda,  del Comandante della Polizia Municipale, Francesco Parrella, del Presidente della SOMS La Fratellanza di Moglio,  Alessio Porcella, del Consigliere Jan Casella, e di Don Gianni, parroco della frazione che ha aperto la cerimonia con la benedizione dei locali.

“E’ la testimonianza della volontà di dare voce e spazio a tutte le realtà della nostra città – ha commentato Angelo Galtieri – e per quanto riguarda questi uffici e il grande lavoro che stiamo portando avanti con Moglio, sobbiamo ringraziare la collaborazione della SOMS”.

Ringraziamenti alla SOMS anche da parte del comandante Parrella: “Siamo felici – ha aggiunto – nonostante le ristrettezze di organico, di riuscire a mantenere questo servizio che ritengo prezioso e utile ad avvicinarci sempre più alla cittadinanza”.

“Ringrazio per i complimenti – ha concluso Alessio Porcella – che vorrei distribuire a tutti i soci della Soms ognuno dei quali ha fattivamente collaborato a questo risultato. Non vogliamo essere “solo” al società che organizza le sagre, ma qualcosa di sempre più legato alla vita e allo sviluppo di Moglio”.


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