Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona lacrime da coccodrillo?
Una provincia senza carcere da 3 anni
l’on. Foscolo: da troppo tempo se ne parla


Chiuso e abbandonato dal 3 giugno 2016. Il personale destinato ad altre sedi. Avvocati e famigliari di detenuti costretti a pellegrinare, a volte insieme ai Pm e giudici del tribunale penale. Emiliano Bianchi, segretario del Coisp (sindacato di polizia) dichiarava: ” Non possiamo non essere scettici su una celere soluzione del problema nonostante quanto promesso dal Ministro Andrea Orlando e  dall’on. Franco Vazio. Prima di chiudere il Sant’Agostino bisognava realizzare il nuovo carcere”.  Nel 2017 Michele Lorenzo del sindaco autonomo di polizia penitenziaria: “Cairo Montenotte e Cengio si sono proposti per ospitare il nuovo istituto, ma c’è diffuso disinteresse istituzionale e politico”. Incapacità  e concretezza, eterni rinvii. Si alimenta anche la sfiducia dei cittadini. C’è l’ordine degli avvocati, la Camera penale, l’associazione dei magistrati.  Difficoltà per lo smistamento dei carcerati tra Marassi a Genova, Sanremo- Imperia o in Toscana. Un grave vulnus alle necessità del sistema- giustizia.

30 Maggio 2016. Il ministro alla Giustizia Andrea Orlando stasera è arrivato a Savona per sostenere il candidato del centrosinistra, Cristina Battaglia, in corsa alle comunali. Nel suo intervento in Sala Rossa Orlando ha detto di guardare con attenzione alla crisi industriale del territorio. Inevitabile l’argomento carcere: Stiamo portando avanti un progetto dell’istituto penitenziario che superi la vecchia struttura fatiscente e che dia una risposta che il comprensorio attende da tempo. Sul tribunale stiamo seguendo la questione relativa alla manutenzione”.

Per documentare e non dimenticare dal prossimo numero trucioli.it pubblicherà la rassegna stampa di mezzo secolo di ‘radio carcere Savona’: rosario e litanie di problemi, di ingenti spese per lavori di adeguamento e risanamento, sicurezza, polemiche, proteste, annunci di soluzione imminente, di aree ritenute idonee e reazioni di chi non vuole i carcerati nel proprio Comune (si era parlato anche di Vado, Quiliano, Savona). Progetti e dichiarazioni, accuse e proposte.

Risultato ? Zero.  Orlando che ha firmato il decreto di chiusura sull’onda di un ‘penitenziario indegno‘ per i diritti umani, è stato ministro della Giustizia dal 22 febbraio 2014 al 1º giugno 2018 nei governi Renzi e Gentiloni. E ora è ‘vice’ segretario del partito.

Dal 5 giugno 2018 è arrivato il ministro 5S, Alfonso Bonafede,  avvocato, con tre parlamentari savonesi Matteo Mantero, Simone Valente e Sergio Battelli. Oggi la neo onorevole Sara Foscolo, pietrese, con la sua Lega e un anno di governo del decisionista vice presidente del consiglio e ministro dell’Interno Matteo Salvini, con i senatori Paolo Ripamonti (risiede a Garlenda) e Francesco Bruzzone cittadino di Stella.

La bagarre continua. La colpa sarà dei cittadini elettori che quando votano il ‘rinnovamento’  si ritrovano con le ‘pezze al culo’ ? Di chi deserta le urne sull’onda  che intanto non cambierà nulla ? Dei giornalisti che non usano a sufficienza la frusta verso chi la meriterebbe ?

Se poi aggiungiamo che la libera stampa che dovrebbe svolgere un ruolo di servizio fondamentale, di approfondimento, finisce per portare acqua al ‘disastro locale e nazionale’, non c’è da stare allegri sull’avvenire delle future generazioni. E si perchè rileggendo le cronache del vecchio carcere e del sempre promesso nuovo istituto di pena c’è da ripassare la lezione storia affinché non si giochi allo scaricabarile. La colpa, alternata, è sempre di chi ha governato prima. I giovani non possono ricordare quando anche Savona poteva contare sui ministri Taviani e Carlo Russo, il presidente Pertini, il senatore Varaldo (parliamo di opere realizzate  e finanziamenti statali senza peraltro strafare). Oggi dobbiamo accontentarci di leggere un titolo che rende noto: “Meles contro Melis alle comunali di Savona l’M5S mai con il Pd”. Queste sono le priorità che mandano in visibilio i lettori e fanno crescere la fiducia nei politici dei nostri giorni. (l.cor.)

COMUNICATO STAMPA DELLA DEPUTATA LIGURE SARA FOSCOLO

Carceri, Foscolo (Lega) visita il carcere di Pontedecimo; problema sovraffollamento, serve nuova struttura in provincia di Savona.

Genova, 7 ott – “Questa mattina, accompagnata dal segretario nazionale Sappe per la Liguria Michele Lorenzo e dal comandante commissario capo Stefano Bruzzone, ho incontrato la Polizia Penitenziaria della casa circondariale di Genova Pontedecimo, carcere femminile che ospita anche persone detenute per reati sessuali. Ho potuto raccogliere le testimonianze dirette di chi ogni giorno presta servizio nella struttura e verificare di persona questioni urgenti che devono essere affrontate quanto prima: c’è un problema di sovraffollamento, con 152 detenuti totali nonostante la capienza di 96, di cui oltre la metà psichiatrici e il 54% stranieri. Una situazione resa ancor più difficile dalla preoccupante carenza di personale, pari al 40%, e dalla necessità di opere di manutenzione, nonostante si tratti di un carcere piuttosto recente. Altre forze politiche mettono al primo posto chi ha commesso crimini, noi ci preoccupiamo di chi indossa una divisa: ho espresso al personale della Polizia Penitenziaria il mio sostegno, ringraziandoli per il loro servizio. Serve un segnale da parte del Governo per dare loro risposte concrete e per porre rimedio alla situazione di difficoltà in cui versa il carcere, più volte denunciata dal sindacato. È compito dell’esecutivo non fare mancare l’attenzione verso Pontedecimo: in primis, incrementando il personale della Polizia Penitenziaria, per ovviare alla carenza che crea disagi – anche gravi – agli agenti e ai detenuti stessi. Inoltre, il Governo deve portare avanti progetti, con la collaborazione degli enti locali, per la realizzazione di una nuova struttura sul territorio della provincia di Savona, unica provincia senza carceri in Liguria, dopo la chiusura del Sant’Agostino. Da molto tempo se ne parla, purtroppo senza risultati. Serve un nuovo carcere, sicuro e all’avanguardia, per risolvere molte delle attuali problematiche: la Liguria ne ha bisogno e non può più aspettare”.

14 giugno 2011 – DANIELA PONZIGLIONE E L’INCHIESTA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA – E’ ora che si affronti seriamente il problema delle condizioni igienico- sanitarie del S.Agostino di Savona e che si progetti una sistemazione definitiva della struttura carceraria. Anche il trasferimento in altre carceri delle persone detenute non produrrebbe un vero miglioramento delle loro condizioni di vita , dato il sovraffollamento generale delle carceri italiane. Ben venga finalmente l’inchiesta della Procura. Era assolutamente doverosa. C’è da sperare  che questa volta si faccia chiarezza sulle responsabilità e sulle competenze: in passato altre inchieste non hanno prodotto  modifiche positive  né per i detenuti  né per il personale di custodia. Daniela Pongiglione   Noi per Savona- Verdi.

30 OTTOBRE 2015 LA COMMISSIONE CONSILIARE DEL COMUNE DI SAVONA – La Commissione consiliare Carceri del Comune di Savona, venuta a conoscenza della chiusura del carcere di Sant’Agostino decretata dal Ministro Orlando, dichiara la propria contrarietà a simile decisione e la propria forte preoccupazione per quel che riguarda l’immediato futuro della situazione carceraria locale.Questa Commissione ha sempre sottolineato le criticità delle attuali condizioni del carcere di Savona, auspicando un intervento decisivo che migliorasse la qualità della vita delle persone detenute nel Sant’Agostino, ma oggi non può non rilevare il forte disagio che un trasferimento fuori Savona, in carceri lontane in Liguria o nel Basso Piemonte, potrà procurare ai detenuti stessi, alle loro famiglie e agli addetti alla tutela e alla sorveglianza. L’intervento di chiusura, dati i cospicui trasferimenti già in atto, sembra avere carattere di urgenza, e rischia di aggravare le situazioni di sovraffollamento esistenti nelle altre carceri destinatarie di tali spostamenti. E’ tutta poi da chiarire l’affermazione presente nel documento inviato dal Capo dipartimento Santi Consolo (del 7 ottobre 2015) che dice che il Ministero prevede “contestualmente [alla chiusura] la edificazione di una nuova Casa circondariale in prossimità di Savona”. Poiché la chiusura è, evidentemente, avviata, riteniamo necessario un chiarimento da parte del Ministero relativo alla contestuale “edificazione di una nuova Casa circondariale”. Anche l’Amministrazione comunale dovrà esprimersi quanto prima sul tema “nuovo carcere”: Passeggi è ancora in gioco? E soprattutto: Savona vuole un carcere sul suo territorio?

I Componenti della Commissione Carceri: Minetti, Benvenuto, Lavagna, Maida, Pongiglione

23 GENNAIO 2016 DA IVG.IT – A tre giorni dalla protesta dei detenuti, prosegue la battaglia per tentare di salvare il carcere Sant’Agostino di Savona dalla chiusura. Gli agenti della Polizia Penitenziaria si ritroveranno mercoledì 27 gennaio, alle ore 10, in piazza Mameli a Savona per un sit in di protesta: con loro ci saranno rappresentanti di vari partiti del centrodestra e dei sindacati. La soppressione del Sant’Agostino, decisa lo scorso 28 dicembre dal decreto Ministeriale del ministro Orlando, ha scatenato da subito molte polemiche sotto la Torretta. Persino i detenuti si erano scagliati contro questa scelta, proclamando per mercoledì 20 gennaio uno sciopero della fame: una protesta poi sospesa a causa del trasferimento di una dozzina di prigionieri (quelli rimasti si erano limitati a protestare dalle 12.30 alle 13 picchiando le stoviglie nelle sbarre). La chiusura della struttura savonese obbligherebbe infatti le forze dell’ordine ad appoggiarsi soltanto sui carceri di Genova e Imperia, con i conseguenti problemi sia di sovraffollamento che di sicurezza (una pattuglia di Albenga, ad esempio, per portare un detenuto fino a Genova e tornare impiegherebbe molto più tempo, a discapito della presenza sul territorio).

Angelo Vaccarezza il giorno delle visita istituzionale al carcere Sant’Agostino divulgava un giudizio tranciante nei confronti del provvedimento: “Ancora una volta il governo Renzi ha dimostrato di non aver a cuore uno dei valori fondamentali del vivere civile nel nostro paese: la sicurezza. Il Guarda sigilli ligure Piddino Orlando (che in quanto tale dovrebbe ben conoscere il territorio… alla prova dei fatti così non è) ha deciso per la chiusura della casa circondariale di Savona, senza trovare una soluzione alternativa”.

9 febbraio 2016 CON BRIANO SINDACO DI CAIRO MONTENOTTE-  La Scuola ha circa 40.000 mq di terreno disponibile su cui costruire un nuovo carcere, terreno su cui insiste oggi un campo da calcio del tutto inutilizzato dalla scuola. Il Sappe di Capece anziche polemizzare con noi dovrebbe comunque apprezzare il fatto che Cairo è ancora una delle poche amministrazioni comunali sensibili all’argomento carceri e, se proprio vuole polemizzare con qualcuno, lo faccia con altri“.

16 FEBBRAIO 2016 DA IVG.IT – “Il carcere di Sant’Agostino di Savona non doveva essere chiuso prima di aver costruito una nuova e adeguata struttura penitenziaria. Ma a decisioni senza senso di una politica incapace di decidere anche sull’ovvio e sul buon senso ormai siamo un po’, purtroppo, tutti abituati”. Inizia così l’intervento del Segretario Provinciale Generale del Coisp Emiliano Bianchi in merito alla chiusura del carcere savonese Sant’Agostino.

“Nei paesi normali prima si costruisce il carcere nuovo e dopo si chiude quello vecchio, ma siccome siamo in Italia allora prima si chiude il carcere vecchio e dopo…Esprimendo tutta la nostra solidarietà verso i colleghi della Polizia Penitenziaria che stanno vivendo questo momento difficile” continua Bianchi “non possiamo però non essere scettici su una celere soluzione del problema a seguito della costruzione di una nuova struttura come promesso dal Ministro Orlando e l’Onorevole Vazio”.

IL 17 FEBBARIO 2017 -IL SAPE PROTESTA – “Abbiamo scritto finanche al presidente della Repubblica, apprezzandone la risposta pervenuta la quale comunicava di aver interessato il ministero. Risultati: nessuno. Di fatto l’assenza del carcere determina ancora disagi per il territorio e, soprattutto, per la polizia penitenziaria sulla quale è ricaduto il maggior danno: basti pensare che la chiusura ha causato il collocamento fuori servizio, ossia in quiescenza, di 8 agenti”.E’ questo il bilancio stilato dal segretario nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, Michele Lorenzo, ad un anno dalla chiusura del carcere savonese di Sant’Agostino. Dopo le prime controversie e trasferimento dei detenuti, avvenuto a marzo 2016, l’istituto è stato totalmente abbandonato il 3 giugno 2016. Da quel giorno il personale è stato allontanato per altre sedi dove tutt’ora permane in attesa di conoscere il futuro”.

5 febbraio 2019 – DA LA STAMPA -«Soppresso il Sant’Agostino, con decreto del ministro della Giustizia il 28 dicembre 2015, in Liguria ci troviamo a fare i conti con l’emergenza determinata dal progressivo sovraffollamento delle strutture carcerarie: si fa sempre più pressante dunque la realizzazione di una nuova casa circondariale nel savonese», dichiara il consigliere regionale Andrea Melis, primo firmatario di un’interrogazione discussa nell’odierna seduta consiliare.” Ora faremo sinergia con il Ministero guidato dal nostro Bonafede, certi del suo interessamento attraverso il senatore Crucioli. Occorrono strutture adeguate nell’interesse sia degli operatori sia dei detenuti.” Peccato che la rassegna stampa racchiuda almeno 11 interventi dopo 5 Stelle dopo la chiusura del Sant’Agostino.

C’è chi ha subito sposato le proteste di alcune associazioni ambientaliste, compresa Antigone che si interessa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e accusa: l’idea è pessima. Perché? “Parliamo di terre fortemente inquinate, dove la bonifica non è tuttora completata, frutto di un disastro ambientale, forse uno dei più terribili che ha coinvolto l’Europa”. Al 30 settembre la bonifica dell’ex Acna, fabbrica della morte, era costata 330 milioni di euro e Syndial stima di spenderne altri 5 per terminare i lavori. Più del doppio dei 300 miliardi di lire previsti vent’anni fa. Resta il fatto che c’è una discarica dove sono radunati i rifiuti industriali dell’impianto e c’è chi vorrebbe costruirci vicino un nuovo carcere.

Negli stessi giorni l’agenzia di stampa nazionale Ansa titolava: Intesa Lega – M5S sul nuovo carcere nel comprensorio savonese. Il vice presidente della Regione Sonia Viale d’accordo con M5S per la richiesta al ministro.

 

 


L.Corrado

L.Corrado

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