Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Cairo Montenotte: e ora diamo un bel ripulisti boscaiolo alla Riserva dell’Adelasia
sorvegliati da Scienze agrarie di Torino


Dopo quasi cinquant’anni da che si era riusciti a far vincolare a Riserva Naturale quella che è la più integra e selvaggia macchia boschiva della Val Bormida (Savona), oggi estesa oltre 1.300 ettari – e senza una strada al suo interno! -, assoggettandola ad una tutela che ha interdetto ogni forma di taglio forestale, la Riserva Regionale dell’Adelasia rischia di vedere snaturata la sua caratteristica prioritaria.

Franco Zunino Segretario Generale AIW

COMUNICATO STAMPA – Quella che è oggi una delle poche aree forestali in via di spontaneo sviluppo, caso più unico che raro in Liguria, con alberi ormai trasformatisi in alto fusto ed anche monumentali vecchi di oltre cento anni e di specie diverse quali faggi, aceri, olmi, cerri, carpini bianchi ed anche qualche rara quercus crenata, nonché di specie di flora e fauna che in questa situazione hanno trovato habitat ideale, sta per essere “riaperta” agli sfruttamenti forestali dopo che la Provincia di Savona ne ha trasferito la gestione al Comune di Cairo Montenotte.

L’ultimo tentativo lo si sta attuando mediante una Convenzione che il Comune ha sottoscritto con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino (si noti bene, non con il più logico Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi!): praticamente la foglia di fico per scardinare i divieti ad intervenire nella gestione forestale mediante tagli, bandi (leggasi appalti) e Piani di sviluppo che saranno giustificati dai tecnici e studiosi forestali che per professione considerano i boschi solo legname da opera e da ardere, ovvero risorsa economica e commerciale!

Già da anni sottoposta ad un assalto marginale di centrali eoliche sui paesaggi circostanti e ad un pesante sfruttamento turistico attraverso il tracciato di tutta una serie di itinerari per mountain bike, anche spericolati come il downhill, che più volte l’AIW ha denunciato, ora si punta alla risorsa forestale!

Si noti bene, per boschi che furono ACQUISTATI dalla Regione Liguria per finalità di conservazione naturalistica!

Se non ci saranno proteste d’alto livello, sarà la fine dell’ADELASIA! Anche l’affascinante leggenda della Principessa da cui prende il nome sarà svilita! Contare sull’intervento delle autorità senza che ci sia a monte una protesta della Società Civile sarà pia illusione, anche se una lettera di formale protesta è stata da noi inviata alle stesse (si veda il file allegato).

Chiunque ritenga di fare opposizione a questa scellerata intenzione, invii anche solo due righe di protesta, scrivendo a:

Comune di Cairo Montenotte: protocollo@comunecairo.it

Regione Liguria: parchi@regione.liguria.it

Ministero dell’Ambiente: segreteria.ministro@miniambiente.it

Università di Torino: info.opac@unito.it

Franco Zunino, Segretario Generale AIW

Quando la riserva dell’Adelasia era ancora del Gruppo 3 M per l’Ambiente

Fino a due anni fa nel Rifugio era attivo anche un servizio di accoglienza con posti letto, ristoro e bar, ad opera di due nuclei famigliari uno dei quali gestiva un attività nel settore dei boschi e del verde privato e pubblico

E A GIUGNO ACCADEVA A PROPOSITO DELLA TUTELA DEI PARCHI LIGURI

COMUNICATO STAMPA – GRUPPO PD: “LEGGE SUI PARCHI IMPUGNATA DAL GOVERNO, LA GIUNTA ERA STATA AVVERTITA IN TUTTI I MODI CHE LA NORMA ERA INCOSTITUZIONALE E SBAGLIATA. NON SI POSSONO DIMINUIRE LE TUTELE AMBIENTALI E DEFINIRE PER LEGGE I CONFINI DEI PARCHI. L’ASSESSORE MAI SI DIMETTA”

Com’era prevedibile la legge dell’assessore Mai sui Parchi è stata impugnata dal Governo e passerà al vaglio della Corte Costituzionale. È evidente che questa Giunta regionale non è capace a legiferare, visto che questa è solo l’ultima di una lunga serie di bocciature. Le criticità fondamentali contenute in questa norma sono due: non si possono definire i confini dei Parchi per legge e le Regioni non possono diminuire le tutele ambientali, ma solo aumentarle.

Il Gruppo del Partito Democratico in Commissione e durante il dibattito in aula aveva già rilevato le tante criticità contenute in questa norma e così avevano fatto anche gli altri partiti dell’opposizione e le tante associazioni ambientaliste, prima nel corso delle audizioni e poi in Consiglio regionale.
“Più volte – precisa il consigliere Luca Garibaldi, relatore di minoranza e vicepresidente della Commissione Ambiente della Regione – abbiamo sollevato i profili di incostituzionalità della legge. Ma la maggioranza e l’assessore Mai hanno deciso di proseguire ugualmente sulla propria strada e, alla fine, sono andati a sbattere”.
Un caso emblematico di questa impugnativa è il tema delle tutele del territorio e della biodiversità, che in questa legge, sottolinea il Gruppo del Pd, “vengono trattate come se fossero un vincolo e non come un’opportunità di crescita. I parchi non sono solo strumenti di tutela, ma costituiscono un motore di sviluppo turistico importante per il nostro territorio. E infatti la Liguria è l’unica regione in Italia a diminuire le tutele. Persino il Governo, dove siedono ministri della Lega (lo stesso partito dell’assessore Mai) lo ha capito, tanto che l’impugnativa è stata fatta dal Ministro degli Affari Regionali, che è del Carroccio. A questo punto Mai dovrebbe prendere atto di questo ennesimo fallimento, che segue il pasticcio sul risarcimento dei danni agli agricoltori del ponente savonese e le lungaggini sul Psr, a causa delle quali abbiamo rischiato di perdere i fondi europei e che, comunque, ci confermano come la Regione fanalino di coda in Italia. Di fronte a tutto questo l’assessore Mai dimostri un po’ di dignità politica e si dimetta”.

Gruppo PD Regione Liguria

 

 


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