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Liguria e Basso Piemonte

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Pietra Ligure, l’esito delle elezioni comunali visto da un consigliere dell’opposizione


Un esito fino alla vigilia, assolutamente “non scontato”;  dalla maggior parte delle persone pronosticato come “incerto“, …combattuto “sul filo di lana “; deciso “per pochi voti (…centinaia, decine…?)di prevalenza dell’uno sull’altro,  dei contendenti,  ecc..

Mario Carrara 2019

La mattina del 27 Maggio,  quando, ormai,  era definito il risultato finale delle elezioni europee, sembrava, invece, che il successivo scrutinio delle schede delle elezioni amministrative comunali, che sarebbe iniziato nel pomeriggio, non avrebbe potuto riservare sorprese o consentire stravolgimenti e ribaltoni, tanto risultava rilevante la differenza di voti ed il “distacco” tra le due aree politiche : Centrodestra e Centrosinistra…..

Infatti,  se si sommano tutti i voti di partiti e partitini dell’area centro e destra (cioè riferito anche a gruppi che,  in teoria,  non avrebbero dovuto dare il loro voto a coloro che fossero stati di area progressista), 2724, e si raffrontano con tutti quelli presi da partiti e partitini dell’area centrosinistra, includendovi anche tutti gli altri non classificabili come area politica, 1402 (non sono compresi i 645 voti del movimento 5 stelle), non si può non notare che il risultato della “forbice” tra i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra é davvero consistente : 2724-1402 = 1322.

Quindi, alle “europee”, ben oltre 1300 voti separavano, a vantaggio del centrodestra, le due aree politiche. Per il centrosinistra sarebbe stato un bel divario da colmare e superare, per poter vincere le elezioni comunali.

Tuttavia,  avviene l’imprevisto: dal successivo scrutinio delle schede votate per le comunali,  emerge,  da subito, che la lista di De Vincenzi “ribalta” il risultato delle Europee e, addirittura, alla fine lo supera; surclassando il consistente 2724 voti ottenuto dal centrodestra “europeo” con un 2772 voti,  ottenuti da De Vincenzi & c. alle comunali pietresi.

Ci sono, addirittura, 48 voti in più della lista di centrosinistra di De Vincenzi, rispetto al massimo ottenuto da tutte le forze sommate di centro e di destra alle europee.

Ma la differenza risulta ben più consistente tra lo stesso risultato di De Vincenzi,  2772 voti (57,23%),  contro quello ottenuto dal centrodestra “comunale” della lista “Sara Foscolo Sindaco”, 1571 voti (31,77%);   2772-1571=1201.

Quindi, oltre 1200 voti!

Al rilevante risultato dei 2772 voti,  la lista di De Vincenzi perviene anche “prosciugando” e riducendo all’inconsistenza, la lista del Movimento 5 Stelle,  che passa dai 645 voti delle Europee,  ai 271 voti delle comunali (5,59%), risultato che lo stesso Movimento 5 Stelle “paga” con l’esclusione dalla rappresentanza in Consiglio Comunale.

I voti “individuali” per i sindaci, dati cioè alle loro liste, senza preferenze,  sono stati 413 per De Vincenzi e 204 per Sara Foscolo: questo, ad una lettura semplicistica, sarebbe quanto avrebbero portato “in dote”.

Ancora un paragone opportuno, per capire cosa sia successo, deve essere fatto tra le penultime elezioni comunali del 2014 e le ultime del 2019; ma il paragone viene svolto limitatamente alla lista del centrodestra; quest’ultima,  come detto,  consegue, nel 2019, con tutte le forze di centrodestra (Forza Italia,  Fratelli d’Italia, Liguria Popolare,  Lista Civica dei Pietresi/Polo di centrodestra per Pietra e Lega Nord), unite nella lista “Sara Foscolo Sindaco”, 1571 voti;  nel 2014, la lista di centrodestra “Lista civica dei Pietresi” con Anna Bonfiglio candidato Sindaco, ottenne 1239 voti;  ma SENZA l’apporto della Lega Nord che, con Sara Foscolo, era componente, a tutti gli effetti, della lista antagonista di Dario Valeriani.

Quindi,  1571-1239= 332 voti. Da tutto ciò, emerge, indubitabilmente, che a Pietra Ligure lo “zoccolo duro” del centrodestra é intorno ai 1200 voti e che,  purtroppo, gli  ulteriori apporti politici,  in termini di voti, che ci si sarebbe potuti aspettare, raffrontando tutti i dati soprascritti delle europee e delle comunali, per queste ultime sono stati “evanescenti”, si sono sciolti come “neve al sole”.

La differenza rilevante di 1201 voti,  tra la lista di De Vincenzi e quella di Sara Foscolo, non consente neanche di pensare che una composizione “diversa” della lista di centrodestra,  in termini di candidature,  avrebbe potuto far conseguire un risultato differente che avrebbe potuto condurre alla vittoria: nessun altro avrebbe avuto la forza per sovvertire i ben 1201 voti di differenza con 1202 voti che portassero a vincere le elezioni.

No. De Vincenzi ha vinto per volontà della maggioranza dei pietresi, che hanno “voluto” questo esito e questa vittoria.

Noi,  chi scrive  in particolare, si é prodigato in tutti i modi affinché il progetto del centrodestra “unito”, che si presentava, dopo 20 anni,  in un’unica lista,  avesse successo. In questo “progetto” politico chi sta scrivendo continua a crederci perché lo ritiene l’unica possibilità concreta attraverso la quale si possa attuare un programma di “svolta” basato sui nostri valori.

Proprio il programma redatto per lo sviluppo di Pietra Ligure era ritenuto il “punto di forza” della proposta rivolta ai Pietresi: era, é un programma dettagliato di progetti ed impegni; e, proprio perché entrava nel dettaglio, nel particolare delle singole proposte,  le faceva assurgere a “impegno vincolante”, delle quali rendere conto,  qualora non fossero state fatte.

Progetti come quello “nuovo” sulle aree del cantiere navale, basato sull’equazione: non fare il porto ed il cantiere ma puntare su nuove spiagge e più verde pubblico, riducendo consistentemente le nuove case (non più a compensazione di opere pubbliche faraoniche), costituivano e costituiscono una chiara visione di come si intende lo sviluppo e la trasformazione di quell’area,  decisiva per l’avvenire di Pietra Ligure!

Vigileremo affinché non avvenga che le opere pubbliche faraoniche non si facciano più,  ma si mantengano,  invece,  le stesse, o poco meno, consistenze di edilizia privata previste originariamente.

Come pure vigileremo su altre “trasformazioni” edilizie che “aleggiano” nell’aria,  come quella dell’Hotel Royal; o continueremo a fare i difensori dei cittadini di fronte alle vessazioni delle bollette dell’acqua; daremo il nostro contributo per ogni soluzione che preservi il DEA di secondo livello di Santa Corona e consenta lo sviluppo dell’ospedale,  anche con soluzioni innovative come gli studi superiori di medicina ed universitari.

Anche sul ponte sul fiume Maremola daremo un contributo positivo,  se la nuova amministrazione non si arroccherà nella volontà di fare a tutti i costi un ponte bello ma inattuabile per i suoi costi, puntando anche solo sull’idea di “collegamento” tra le due sponde del fiume; fiume che deve essere messo in sicurezza il più presto, alzandone ed adeguandone gli argini.

Appoggeremo l’Amministrazione Comunale se,  nella redazione del nuovo piano regolatore, punterà,  come noi avremmo fatto, su “Basta cemento“, per preservare quel poco che resta di territorio.

Sono solo alcuni degli esempi sui quali si potrà svolgere l’azione in Consiglio Comunale della nostra lista,  che, purtroppo, non ha avuto il consenso della maggioranza dei pietresi.

Il nostro ruolo di minoranza, come ha rimarcato la Capogruppo,  sarà “costruttivo” nell’interesse della città; ma, sempre nell’interesse della città e della democrazia, poiché i programmi delle due liste contendenti erano profondamente diversi ed alternativi tra loro,  sarà di coerenza nel ruolo che é stato attribuito dagli elettori,  cioè di “opposizione”.

Mario Carrara, Consigliere Comunale

Lista “Sara Foscolo Sindaco”.

6/6/2019


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Carrara

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