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Alassio, champagne naturalmente! Per i 180 anni di Maison Pommery


La prima tappa delle celebrazioni italiane, ospitata dalla Città del Muretto, per i 180 anni di Pommery.

Il sindaco Enzo Canepa, il ristoratore Giampiero Colli del Sail Inn e Mimma Posca amministratore delegato di Vranken Pommery

Nel fine settimana, Alassio, con un gran pienone per la coincidenza di  tre diverse manifestazioni, ha ospitato la prima serata della lunga serie di celebrazioni previste per il 2016 da Vranken Pommery, azienda vinicola di fama internazionale, presente in 147 paesi, tra i marchi leader mondiali nel settore dello champagne. Con una esclusiva cena di degustazione al noto Sail Inn, alla presenza del noto chef Giampiero Colli, del Sindaco di Alassio Enzo Canepa e dell’amministratore delegato di Vranken Pommery, Mimma Posca. Ad Alassio, si è svolta la prima tappa dei festeggiamenti per il 180 esimo anniversario della Maison Pommery.

Ringraziamo Vranken Pommery per aver scelto la nostra Città per questo importante appuntamento: per noi è un onore ed è motivo di grande orgoglio poter ospitare un marchio riconosciuto in tutto il mondo, che reciterà un ruolo da protagonista, come sponsor dell’atteso evento dedicato a Pininfarina previsto per giugno”, afferma Enzo Canepa, primo cittadino di Alassio. “Il nuovo amministratore delegato ci ha raccontato la storia della Maison, un’impresa che punta sulla qualità e che vanta un legame speciale, oltre che con Alassio, anche con Borgo Barusso, dove già in passato ha partecipato a diverse iniziative”.

Un week end straordinario, una vera e propria folla di ospiti ha assiepato il centro storico; gran lavoro per i bar, ristoranti ed alberghi, buoni incassi anche per molti commercianti soprattutto nel ‘budello’ dove è ormai impossibile trovare un locale commerciale vuoto o chiuso. Una positiva iniezione di fiducia nella località regina della Riviera, nonostante le critiche e le lamentele. E’ probabile che non tutti si rendano conto cosa accade nella altre località della Riviera, a proposito di turisti rispetto ad Alassio. E si tenga conto, come ricorda agli amici l’ex assessore comunale Gianni Caviglia, titolare di stabilimento balneare, che ai suoi tempi (in giunta) nella zona dell’ex mattatoio erano stati realizzati 25 posti per pullman di turisti, soprattutto stranieri.  Oggi è già una sorpresa trovarne due o tre. Come dire il turismo popolare (allora c’erano polemiche per i cosiddetti turisti delle pentole) è andato quasi scomparendo, lasciando il posto ad un massa più qualificata che prende d’assedio prima di tutto focaccierie e panetterie ( i bar spesso frequentati per via dei wc) , ma rispetto a tante altre località Alassio è sempre privilegiata dalla clientela.  Nella stagione estiva, ad esempio, la stragrande maggioranza dei Bagni Marini può ancora contare sulle famiglie che affittano la cabina  per 15 giorni, ma anche uno, due, tre mesi. Una tradizione soprattutto per i proprietari di ville, villette, seconde case.  In molti tratti l’arenile è stretto, da qui la resistenza e l’avversità dei titolari a diminuire le cabine che spesso fanno un muro non certo piacevole per gli stessi turisti e altri esercenti del lungomare. Bisognerebbe poter creare almeno dei varchi, spazi liberi, con sistemazione delle gabine in senso verticale, come accade in certe località. Ma Alassio, oltre ad essere ancora senza depuratore in buona compagnia con Laigueglia, Andora, Cervo, San Bartolomeo e Diano Marina, ha il serio problema dell’erosione e delle mareggiate che divorano l’arenile. La grande ricchezza estiva della città del Muretto.


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