Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Villanova d’Albenga: il funerale dimenticato dell’elicottero Carige e Vigili del Fuoco


L’elicottero fu acquistato da Finmeccanica, tra il 2008 – 2009, con denaro della Fondazione Carige, costo 6 milioni e mezzo e euro. Donato alla Regione Liguria  per potenziare il servizio di elisoccorso. L’obiettivo dichiarato pubblicamente era l’utilizzo per il solo trasporto sanitario e di stanza all’Aeroporto di Villanova. Grandi titoli, dichiarazione esultanti, corsa alla conquista del merito ad opera di quella classe politica locale e regionale sempre pronta a ‘vendere’ illusionismo.  Come è andata a finire?  Nelle pagine di la Repubblica, edizione ligure, un recente articolo di Marco Preve, origini ingaune, riporta alla ribalta lo ‘scandalo’. Soluzione proposta? Riprendere l’eliambulanza e rivenderla.  Del resto la debolezza di Albenga ha già portato alla cancellazione dell’area destinata ad eliporto per trasformarla in parcheggio gestito dalla potente SCT.

L’avvocato Paolo Momigliano presidente della Fondazione Carige, ma non fu lui ad acquista l’elicottero inutilizzato

E nulla di nuovo sotto il tetto del depotenziato aeroporto di Villanova dopo la notizia (vedi trucioli.it…) che l’unico elicottero rimasto ai 15° Nucleo Carabinieri è in panne da 6 mesi, in attesa di essere trasferito a Pratica di Mare, per le riparazioni.  Nonostante restino in servizio una ventina di militari dell’Arma (piloti e tecnici). Il tutto nell’assordante silenzio delle istituzioni locali, provinciali, regionali, dei parlamentari liguri, dello stesso ministro della Difesa, a sua volta ligure Doc. La Stampa ha dato notizia che si sta interessando l’architetto Marco Melgrati, capogruppo  della minoranza (Forza Italia) in Regione, mentre Il Secolo XIX ha ipotizzato che si parla ormai di soppressione e trasformazione della caserma Nucleo Elicotteri in sede di comando di compagnia unificata. Albenga assorbirebbe il territorio di Alassio, come accadeva  qualche decennio fa. Un lettore – navigatore ( Giancarlo Dellepiane)  ha scritto a trucioli.it un pro memoria in cui esordisce  complimentandosi per il “documentatissimo articolo sulla sorte dell’elicottero dei carabinieri di stanza a Villanova d’Albenga“. Ci invita ad approfondire la storia “del secondo elicottero ‘araba fenice’  che avrebbe dovuto avere base a Villanova.  Si tratta del famoso velivolo Agusta – Westland A 109 Grand comprato dalla Fondazione Carige, donato alla Regione Liguria e dato in gestione al Nucleo Elicotteri di Genova. Nelle intenzioni pubbliche sui giornali ed espresse alle tv liguri, l’elisoccorso era destinato all’aeroporto Panero e  funzionare per il trasporto rapido di feriti ed ammalati gravi. Un progetto – prosegue la nota del lettore – ostacolato per motivi che personalmente non mi sono mai stati chiari e chi sa parli.  Sta di fatto che il servizio non ha praticamente mai funzionato, gli interventi  sono sempre stati fatti da Genova e con un elicottero in assetto da soccorso e non da trasporto, quindi con costi nettamente superiori. Alla fine  si è pure arrivati alla cancellazione della zona eliporto del nuovo ospedale di Albenga, trasformata in parcheggio gestito dalla nota società SCT, un’altra bella storia tenuta nei cassetti polverosi.  Tutto il ponente ligure è stato privato di un importante servizio salvavita e tutto è avvenuto nella più completa indifferenza e apatia, diciamo diffuso disinteresse pure da parte degli organi di informazione. Anzi, vorrei segnalare che è comparso il 6 di settembre un articolo, a firma di Marco Preve, sulla cronaca di Genova del quotidiano  la Repubblica che, a mio avviso, anziché denunciare  la scandalosa situazione avallava l’idea di restituire l’elicottero alla Fondazione Carige !  Avrà ragione ? Avrà torto ( ?) il cittadino scrupoloso Giancarlo Dellepiane. Ma i savonesi, imperiesi sono davvero informati a dovere ? E che dicono i rappresentanti della vecchia e della nuova politica, protagonisti, anche in questo clamoroso caso, del ‘silenzio d’oro’ ? Possibile che Dellepiane sia solitario ad urlare che non siamo capaci di guardare il futuro !”

LE REAZIONI – Navigando su internet c’è una curiosa lettera – che non è stata finora rimossa –  di una persona a quanto pare addentro al tema.  Ricorda che l’elicottero donato dalla Fondazione Carige (per errore scrive Fondazione De Maria CARISA  ndr) ha volato per circa 12 ore. E spiegherebbe la ragione.  Nessun pilota / tecnico abilitato,  né verricello, né gancio baricentrico. Viene bollato come “un acquisto dissennato perchè l’intenzione era di utilizzare l’elicottero solo per il trasporto sanitario, di stanza all’aeroporto di Villanova d’Albenga….i piloti erano contrari a tale mezzo perchè l’elinucleo di Genova fa soccorso e trasporto sanitario per la Liguria e il Basso Piemonte con a bordo 3 Vigili del Fuoco come piloti e tecnico, 2 Vigili del Fuoco come ‘saf’ e 2 come ‘1218’, sul 109 Grand tutto questo personale e l’attrezzatura non ci stanno. Inoltre avevano espresso parere negativo sempre al 109 perchè è sì più veloce, ma poco manovrabile e quando si è in un canalone, in mezzo alle montagne, cosa frequente nelle nostre zone,  non è il meglio della sicurezza, della vita a differenza del 412″. In conclusione il navigatore si domanda: ” Si è calcolato, con l’acquisto del 109, il tempo per l’addestramento di tutto l’elinucleo ? Ci sono solo 2 piloti ora.  Chi voleva fare una bella donazione non ha preso in considerazione  un velivolo più adatto come del resto era stato consigliato ?  Perchè si ignora che è stato acquistato un mezzo che  sarebbe stato utilizzato pochissimo. Chi doveva dire l’ultima parola, dall’alto, il ministero ?”.

L’avv. prof. Piergiorgio Alberti

L’ARTICOLO DI LA REPUBBLICA –  Il titolo “Fondazione Carige sei milioni e mezzo per un elicottero finito in un hangar”.  La vicenda dell’Augusta Westland A 109 Power Grand, la più consistente delle erogazioni elargite nei sei anni di presidenza del cavalier Flavio repetto. …Ha volato pochissimo  e quasi mai per elisoccorso.  Da gennaio è parcheggiato  al Cristoforo Colombo in attesa che il ministero dell’Interno  e Regione Liguria  decidano a chi spetti il costo della manutenzione. …I nuovi vertici  della Fondazione potrebbero chiederne  la restituzione e venderlo prima che cada a pezzi, in modo da rimpinguare le casse asfitrtiche dell’ente e finanziare qualcuna delle associazioni no profit rimaste senza risorse a causa del taglio, divenuto obbligatorio a causa del crollo azionario (hanno perso il 40 % da inizio anno ndr), delle erogazioni. Sarebbe un epilogo dignitoso per un elicottero acquistato nonostante  avesse caratteristiche  che lo rendevano totalmente inutile per l’elisoccorso nel territorio ligure. …Va ricordato che tra Carige – sia Fondazione che Banca –  e Finmeccanica, c’erano in quegli anni stretti rapporti. Il professor Sergio Maria Carbone era stato presidente dell’azienda di Stato fino al suo ingresso in Fondazione e lo stesso dicasi per un altro avvocato di fama, docente universitario, come  Piergiorgio Alberti ( imperiese e sanremese Doc, origini in quel di Briga Alta, tra i Comuni con meno abitanti delle Alpi piemontesi e ha rinunciato alla presidenza Carige ndr) che è stato consigliere di Finmeccanica e del Cda della banca. …Tutto questo con una formula di comodato d’uso molto particolare. Tanto che da dicembre 2013, quando è scaduta la convenzione che obbligava Agusta alla manutenzione, l’elicottero è fermo perchè Regione e Ministero si rimpallano la responsabilità degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria….Circolano indiscrezioni che vorrebbero l’Agusta 109 trasferito a Roma per trasporti istituzionali. Intanto l’eleicottero invecchia e nessuno se ne prende cura “. Fin qui l’articolo del giornalista – scrittore Marco Preve, coautore di successo dei libri  “Il partito del cemento‘  (politici, imprenditori, banchieri, La nuova speculazione edilizia) stampato nel giugno 2008 e “La colata” (Il partito del cemento che sta cancellando l’Italia e il suo futuro), edito nel  maggio 2010.

Flavio Repetto, industriale di successo, sotto la sua presidenza la Fondazione Carige acquistò l’elicottero per 6 milioni e mezzo di euro. Denaro sprecato ?

Tutto questo accade in Liguria, vittima il martoriato Ponente Ligure (Riviera delle Palme, Riviera dei Fiori, il suo entroterra). Tutto tace ! Lunedì 20 novembre, a Genova, presso Villa Spinola, in via Corridoni 5, si è tenuta alle ore 18,00 la presentazione del volume Oltre l’orizzonte. Dal passato al futuro nell’avventura politica di Claudio Scajola. Con l’autore, sono intervenuti Piergiorgio Alberti, Giovanni Berneschi, Don Gianni Baget Bozzo, Giovanni Novi, Bruno Orsini, Flavio Repetto, Giacomo Ronzitti, Davide Viziano. Ha moderato Mario Paternostro. Ha partecipato il presidente del Copaco, Claudio Scajola. Da sindaco di Imperia a tre volte ministro della Repubblica, da mente organizzatrice di Forza Italia all’ attuale presidenza del Comitato Parlamentare di Controllo sui Servizi Segreti. E’ il percorso politico di Claudio Scajola, attraverso periodi difficili come il carcere ingiusto, le polemiche sul G8 di Genova e il caso Biagi.

Aeroporto di Villanova d’Albenga 1967: con velivolo di Stato arrivano autorità ministeriale accolte dal prefetto di Savona, dal vice presidente della Provincia

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