Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Piemonte il turismo vola, balzo del 42,7%


Sul fronte politico (vedi il ko del presidente leghista Cota e le spese pazze) è l’Italia che conosciamo, ma il Piemonte si sta rivelando una sorpresa in materia turistica. Quella, tanto per non dimenticarlo, che per anni ha visto la Liguria tra le regioni leader in Italia, soprattutto sul fronte alberghiero e delle presense straniere, in particolare centro e Nord Europa. La lieta sorpresa è contenuta in queste cifre: dal 2001 al 2012, il Piemonte è stato  la miglior regione italiana per la crescita di presenze turistiche, davanti a Puglia, Calabria e Lombardia. Con un più 42, 7% che significa un passaggio da 8,7 milioni a 12, 4 milioni di turisti, cioè 4 volte il trand nazionale.  Successo confermato nel 2013, con 12. 6 milioni di presenze (+2,2), sia straniere che di italiani. Non solo, un turismo di fascia alta, attratto in particolare dalla valorizzazione ambientale e dagli investimenti di operatori privati.

Sulle colline dai verdi misteri: da antico monastero a Relais Chateux 5 stelle lusso, San Maurizio, dove arrivano turisti americani, russi, brasiliani,  svizzeri, tedeschi, canadesi, giapponesi, cinesi, ma non mancano gli italiani

Un tempo, ha scritto Il Sole 24 Ore, era la Regione della manifattura, della produzione industriale e della Fiat. Ora, mentre ancora la crisi fa sentire la sua morsa e il più penalizzato resta buona parte del territorio montano,  a risollevare le sorti  dell’economia del Piemonte e promettere interessanti sviluppi è il turismo, Culturale, enogastronomico e sportivo.  La tendenza, prosegue il quotidiano della Confindustria,  emerge dai dati “Piemonte in cifre 2014‘, l’annuario statidtsico elaborato dall’Unionecamere che traccia un bilancio dell’anno appena trascorso ed indica i settori chiave per il futuro.

L’analisi è stata integrata con due relazioni tecniche di Unicredit ( sulla competitività delle imprese) e di Intesa Sanpaolo.  Proprio da quest’ultima ricerca, che parte dai dati Istat, emerge chiaro come il turismo ( un settore che pesa per il 5% del Pil regionale, con un giro intorno ai 6 miliardi, sia la vera sorpresa degli ultimi anni. Piemonte, una meta ‘giovane’  che non ha mortificato con la cementificazione selvaggia i suoi angoli più suggestivi. Anzi ha investito, coinvolto i privati a valorizzare i tanti gioielli storici ed ambientali, le sue radici.  Oggi si sta lavorando per incrementare ulteriormente il tasso di riempimento delle strutture alberghiere e le premesse sono rassicuramti, non illusionistiche come invece si è fatto per anni in Liguria.  Il presidente di Unionecamere Ferruccio Dardanello commenta: ” Abbiamo un territorio  da mille possibilità, che sta resistendo con tutte le proprie forze, continuando a produrre l’8% del Pil italiano.

RIVIERA ROMAGNOLA – RICCIONE MOLTPLICA GLI 80 EURO DI RENZI

Il Consorzio Riccione Turismo incrementa gli 80 euro del decreto Renzi trasformandoli in buoni vacanza. Il Consorzio ha pensato di offrire un incentivo anticrisi che aiuti gli italiani ad allungare le proprie vacanze. Tutti coloro – dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati – che effettuarenno una prenotazione con almeno due adulti, minimo 7 giorni in camera doppia presso gli hotel aderenti alla promozione riceveranno un buono vacanza a partire da 80 euro a persona.  L’utente dovrà ceertifoicare il suo reddito loro nell’anno 2013 che deve essere pari o inferiore a 26 mila euro.  L’iniziativa è valida per soggiorni di almeno 7 giotni fino al 3 agosto 2014.

 

LA TASI – tassa dovuta per tutti i servizi resi dal Comune definiti indivisibili, come la manutenzione dei giardini, illuminazione pubblica, servizi di polizia urbana, ecc. – SCONOSCIUTA IN PROVINCIA DI BOLZANO

C’ è un pezzo d’Italia, ma sono pochi i cittadini informati, compresi gli operatori turistici,  che osserva con distacco il debutto della Tasi che ha sostituito l’IMU sull’abitazione principale.  Il mezzo milione di abitanti della Provincia di Bolzano non sanno cosa sia la Tasi. L’Alto Adige, zona turistica d’eccellenza per quel turismo straniero che prima assiepeva per molti mesi estivi la Riviera Ligure di Ponente, ha sfruttato la sua autonomia tributaria per introdurre l’IMI, imposta municiplae immobiliare.  Ha due caratteristiche:  è unica davvero, a differenza della cugina  IUC che è triplice e tesse intrecci a volte paradossali tra IMU e Tasi, ed ha regole chiare.

 


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