Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noi della Valle d’Arroscia pellegrini a Roma


Scrivere per se stessi, scrivere per raccontare emozioni , scrivere per informare, che importa se qualcuno si chiede perchè lo fai e come lo fai, e magari cerca significati mai neppure immaginati. L’importante é farlo, riuscendo a superare la paura del “giudizio” a volte impietoso espresso e qualche volta solo stupidamente immaginato. Ecco, dunque, una occasione per raccontare le emozioni vissute in un viaggio a Roma con evidenti fini di pellegrinaggio, ma complessivamente ricco di emozionanti visioni di bellezze artistiche religiose ,pagane e naturali, da rimanere impresso nella memoria in modo indelebile.

L’organizzazione tramite l’agenzia Ponente Viaggi e il Parroco della Chiesa di Pieve di Teco , Rev. Don Sandro De Canis, si è avvalsa della professionalità dell’accompagnatore turistico Piero Claveri e del conducente Angelo Casella, entrambi molto noti ed apprezzati nella zona per la loro bravura e simpatia. Al fianco di Don Sandro, l’amministratore parrocchiale di Cosio d’Arroscia e Montegrosso: Don Enrico Giovannini,  laurea in farmacia, coordinatore della pastorale giovanile nel Vicariato di Pieve,  autentica sorpresa per aver dimostrato doti di simpatia e abilità di intrattenitore da autentico “show man“. Ha vivacizzato il viaggio e una serata nell’albergo di Roma. Il momento più importante , che poi era il fine principale del pellegrinaggio, si é verificato nella mattinata del secondo giorno con l’udienza del Papa. Sveglia all’alba per poter prendere posto vicino alle transenne che delimitano il percorso Papale e lunga attesa sotto un sole cocente e gradito poichè sostituiva le interminabili giornate piovose di casa nostra.

Lunga lettura dei partecipanti all’udienza provenienti da tutta Italia e dall’estero e poi finalmente l’agitarsi dell’enorme folla che riempiva la piazza annunciava l’arrivo di S.S. Francesco I°. Qualche foto scattata con emozione e eccolo a pochi metri da noi! Confesso che la mia Fede non è granitica e se sono partito con un bagaglio di dubbi, sono tornato con due bagagli di dubbi, ma quel momento é stato emotivamente sublime ,come se nessun possibile ragionamento potesse intaccarlo.

Il seguito del programma é stata un’immersione nell’arte e nella storia, tra monumenti della Roma antica e delle chiese importanti della Capitale , in primis S.Pietro, magicamente spiegate da una guida severa,simpatica e preparatissima. <<Splendori!!!>> diceva la guida <<state uniti ed attenti! Sorvegliate le vostre borse,che non cambino proprietario!>> Poi via ! La Pietà ! Le reliquie della S.Croce! Le tombe dei Papi,di Pietro e Paolo.Nella descrizione puntuale, gli stili architettonici, uno stupendo affresco di Raffaello e davanti a me che lo adoro, un dipinto del Caravaggio, la presentazione della Madonna di Gesù ai pellegrini , semplicemente “divino”! E via tra palazzi famosi e piazze e fontane fino al Colosseo con vista sulla casa di Scajola! In fine, come tradizione comanda, mi sono trovato davanti Fontana di Trevi tutta per me! Qualche fotografia col benevolo ironico intento di un improbabile accostamento alla Dolce Vita di Fellini ed ho gettato il soldino per assicurarmi un desiderato ritorno. La visita al Pantheon rimane una visione in bilico tra la terra e il cielo. La vista e il pensiero percorrono a spirale le mura, lentamente su ,su fino a quel cerchio di cielo che completa la costruzione e ci proietta inevitabilmente nell’immaginazione e nella spiritualità. Nella giornata della ricorrenza di S.Rita, Rita festeggia offrendo una rosa benedetta ad ognuno dei partecipanti che ringraziano con un caloroso applauso. Nel viaggio di ritorno, Don Enrico e la sua chitarra, dopo le doverose preghiere, ci allieta con canzoni popolari, da discoteca e da piano bar cantate quasi da tutti. Io socchiudo gli occhi e la mia canzone in fondo é questa qua: Arrivederci Roma!…

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