Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Pietra Ligure, votate ‘amici miei’ ! Torna Anna Bonfiglio 39 anni dopo


Non ho più un diavolo per cappello, sono pelato. Dalla mia dimora, vista Baia del Sole, sono tornato per poche ore a Pietra Ligure, attratto dalle roboanti notizie del clima preelettorale, invitato da Augusto che fu giovane discepolo. Avevo mandato in avanscoperta l’amico che fuma sigari cubani. Ha raccolto il suggerimento per la candidatura ideale e vincente: Anna Bonfiglio, 75 anni compiuti il 7 marzo, fama di valente commercialista in pensione. La ricordo come fosse ieri: piacente, timida,  riservata, gentile, di poche parole. Non partecipava alle baruffe consiliari. Per tutti, già allora, ero Belfagor. Oggi neppure sanno che esistevo, i miei migliori informatori sono stati il dr. Nicolò Tortarolo, il cav. Salvatore Caltivuro, il cav. Libero Conio, il dr. Flavio Casto e l’irriducibile operaio comunista Franco Buscaglia. Ondivaghi i rapporti con Tomaso Amandola.

La lista n. 5 Indipendenti del 1975 che ripresentava il sindaco uscente Aldo Morello, 39 anni dopo ritorna ma da candidato del centro destra Anna Bonfiglio

Pensate che il motto Dc nel 1970 era un ‘Voto che conta ad un partito che vale‘. Nella città dei lavoratori del cantiere navale e del Santa Corona, con la Piaggio di Finale, per decenni le realtà più importanti sul fronte occupazionale, extra turismo. Custodivano il fulcro del sindacato duro e puro, la scuola del comunismo operaio. Ho avuto un’attrazione verso gli uomini moderati della sinistra Dc. Persone franche e schiette, mi davano alcune dritte sui ‘signori della rapalizzazione’ . Io davo loro dritte sui ‘fratelli massoni’ che facevano proseliti proprio nei Comuni, da Borgio Verezzi, a Finale Ligure, Pietra Ligure, Loano, Borghetto S. Spirito, Boissano. I ‘muratori’ – leggi i loro venerabili – avevano molto a cuore la rete dello sviluppo urbanistico, del settore immobiliare, delle aree papabili. Qui c’era la manna dei guadagni facili.

Gli scenari li l’ho già scritti in passato. In Loggia devono affluire più informazioni possibili, meglio se riservate e personali. Per avere il controllo del territorio e delle istituzioni.

Chi sono gli informatori di prima mano? Ci vuole almeno un medico di famiglia (si conoscono tutte le problematiche anche delle mogli, dei figli), un direttore o cassiere di banca, funzionari del Comune, agenti immobiliari, albergatori e ovviamente professionisti, tipo geometri, ingegneri, architetti, senza ignorate il Castato, l’Ufficio Imposte (ora Agenzia delle Entrate e del Territorio). Il notaio non doveva mancare, come l’avvocato. Ottimo il serbatoio, di reciproca assistenza, quale la struttura del Santa Corona: amministrativa e sanitaria.

Con quel po’ di dossier – qualcuno ho avuto la fortuna di leggerlo, in qualche caso fotocopiarlo a seguito di perquisizioni dell’autorità giudiziaria – si diventa (va) ora padroni, ora marionette. Dipende(va) dai ruoli. E, comunque vale sempre la regola, negare di essere fratelli. Ricordo un paio di casi in cui mi inviarono telegrammi di smentita e minaccia di querele. Giocavano sul fatto che pare fossero in ‘sonno’. Ma il severo giuramento massonico è come con l’ordinazione sacerdotale. Il sacramento non si cancella, rimane in eterno. A proposito vorrei ricordare con simpatia i tempi dei miei compari diavoletti, Sergio Aprosio, sempre don e l’ex Franco Cenere, e ancora Perotto e Venturino. Brave persone, ottimi genitori, gente umile e con la sacra onestà dei nostri avi, quelli che hanno contribuito a costruire la Riviera del boom della vacanze, degli ospiti stranieri che arrivavano a flotte anche in treno (il Riviera Express viaggiava estate e inverno, da Ventimiglia ad Amsterdam), del turismo di qualità. E che poi, politica corrotta e fratellanza massonica affaristica, uniti, hanno ridotto nel cementificio che ha distrutto prima il territorio, gli alberghi e via via tutta la catena, un’industria in netto declino. Abbassato i livelli di qualità di vita e ambientali come confermano le statistiche nazionali (vedi Il Sole 24 Ore) e non siamo più competitivi se non con la massa, il mordi e fuggi, le colonne di lamiere in autostrada.

E pensate, qualcuno cerca sempre di farci credere – senza il mio consenso – che rilanceranno hotel a 4 stelle (perché no a 5), i ristoranti di lusso faranno affari d’oro (sulla guida Michelin  sono rimasti Buca di Bacco e De la Plage hotel). Nell’area dell’ex cantiere navale si potrebbe creare sano sviluppo e benessere con una zona turistico-alberghiera-residenziale. Mettiamo insieme quell’industriale made in Italy, con il figlio esponente di punta del Pd, poi quel costruttore loanese oggi in difficoltà, ma che grazie ai buoni uffici dell’amico di Savona, presidente di Banca e di Camera di Commercio, ex direttore Industriali, aveva (ed ha) una spalla. Pensate che Rai 3 mattina continua a mandare in onda programmi in cui si illude che i vecchi forti militari possano essere trasformati, in Liguria, in residenze alberghiere di lusso. Sono folli ! Il loro Dio li perdoni, non sanno quello che dicono.

A Pietra Ligure, per fortuna, per vie magiche, è esploso lo scontro tra il geometra- sindaco ed il vice sindaco- cantante e compositore. Entrambi ben introdotti negli ambienti mattonari ed urbanistici. Uno sponsorizza la lista di centro-sinistra ed avrebbe diritto ad un seggio nel prossimo parlamentino regionale (2015).  L’altro, aspirava al ruolo di sindaco che neppure il papà socialista, astutissimo amministratore di proprietari di aree sul Trabocchetto, era riuscito a raggiungere. Si è ritrovato a lottare con l’avvenente aspirante di fede leghista, esperienza pare deludente in Provincia. Alla fine tra i due litiganti è sbocciata la Bonfiglio che in vita, nulla di scandaloso o riprovevole, aveva subito il ‘distacco’ del marito, funzionario di banca e che nel 197o era stato il numero due, in ordine alfabetico, della lista dello scudo crociato e Caltavituro sindaco.

Lei, Anna Bonfiglio, cinque anni dopo, con 77 preferenze, nella lista che vedeva ricandidato sindaco, Aldo Morello. Fu l’anno dei big. Ebbe la meglio il galantuomo, Nicolò Tortarolo, direttore amministrativo al S. Corona, con 673 voti personali, battendo il ‘re delle preferenze’ ed avversario di lista Giacomo Negro (623 voti). Morello dovette accontentarsi di 187 preferenze, Francesco Forni (ottima persona,destra missina, 79), Pietro Carboneri (21),  Tomaso Amandola (202), Franco Buscaglia (456).

Non ho ancora ricevuto l’invito per la presentazione della “Centoxcentopietra”, del Circolo Forza Italia Pietra, del Nuovo Centro Destra, del Polo di centro destra. Appuntamento sabato alle17,30 al Flora.  Un emissario ha fatto sapere che accettano solo giornalisti muniti di: 1) bagaglio umano, 2) cultura e professionalità, 3) provata esperienza politica ed amministrativa. Gli unici ad avere titolo, dal mio osservatorio privilegiato, sono coniugi, serio giornalista lui e lei socia nell’ufficio stampa del Comune di Finale Ligure, oltre all’editore pietrese, agente immobiliare ad Alassio, che può vantare il giornale on line più diffuso ed assicurano indipendente della Provincia di Savona.  E l’indipendenza da partiti, dalla pubblicità, da interessi di bottega hanno dato vita al successo editoriale. Beati loro, a noi  poveri diavoli questo miracolo non è concesso, dovendo sottostare, per sbarcare il lunario, ai centri di potere occulto e non. Agli amici degli amici della fratellanza.

Ma non sarei il diavolo, padrone del temuto inferno, se non fosse così.  Spero che gli elettori non si facciano incantare dalle solite allodole e per questo do appuntamento a tutti alla prossima settimana. Con tanti ricordi e senza rancori. E forse in allegra compagnia del mio carissimo don Luigi Fusta, giocavamo a palla a pugno. E un saluto a Giancarlo Cutturini, non si illuda troppo, non si fidi dei maghi. Al Carmo Unito ci penso io, li invito al rifugio dove Valentina e Lorenzo servono piatti squisiti e genuini. Pasta fatta in casa, come le nonne.

Belfagor


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