Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio, caro neo addetto stampa non meriti questa figuraccia. E’ ‘l’aria nuova’ ?


Quando un collega genevose ci ha chiamato, credavamo si trattasse di uno scherzo da “agosto moglie mia non ti conosco”.  Tutto vero e non figurato. Il Comune di Alassio, con il volto nuovo del sindaco imprenditore, Enzo Canepa, imposto, con successo elettorale, dall’infaticabile promotore di ‘poltrone’ Angelo Vaccarezza,  ha scelto Giuseppe (Giò) Barbera. Noto ed apprezzato giornalista professionista, ponentino, corrispondente agenzia di stampa Ansa, della redazione on line ‘Voce della Russia‘, direttore del quotidiano on line  Savona Sound News e di RSVN,  quest’ultimo di proprietà della famiglia del popolare Massimo Parodi, ex presidente provinciale albergatori, contitolare di albergo ad Alassio (ex operatore di Varazze).  Il tutto in tre giorni.  Barbera presenta domanda il 30 luglio  2013, il 31 il ‘visto’ dei dirigenti di settore (2 e 3), inizio di lavoro il primo agosto, stesso giorno della pubblicazione della determina dirigenziale.

E’ la prima volta in 46 anni di vita da cronisti di strada che ci capita di leggere, assistere ad una paradossale messinscena, politicamente senza ritegno. Melgrati annunciava trionfalmente a La Stampa “aria nuova con Canepa” (vedi articolo a parte).

Non c’entrano le capacità, l’onestà, aggiungiamo anche il fatto che Ordine dei giornalisti ed Associazione stampa (sindacato) hanno sempre censurato questi metodi, chiamiamoli sbrigativi, di non rispettare quella che potrebbe rivelarsi come ‘illegittimità degli atti’. E spiace doppiamente quando si deve parlare di un collega sfortunato, a nostro avviso, che per anni ha fatto una defatigante gavetta, con paghe da fame, tra Imperia, Alassio, Albenga, Savona.  Ma è proprio calpestando le regole elementari della corretta amministrazione (al di là dei formalismi) che si finisce per coinvolgere nel ‘discredito’ chi non lo meriterebbe.

E neppure un accenno finora sui mezzi di informazione locale, cartacei e on line, nonostante il nuovo ‘addetto stampa‘ si sia presentato a colleghi e fotografi, il primo agosto, proprio per iniziare le sue mansioni con il ‘carnevale’ della promozionatissima Miss Muretto. Avevamo avuto,  negli anni ’90, l’esperienza di essere messi nella lista nera, perchè quali ‘inviati’ (per un giorno) de Il Secolo XIX avevamo scoperto e rivelato in prima pagina nazionale che la Miss era stata già scelta con un giorno di anticipo sul responso ufficiale della giuria. Apriti cielo, in quel di Alassio! E l’allora direttore del giornale sentenziò: “Fin che sarò io alla direzione Miss Muretto sparirarà dalla cronaca nazionale...”.

Per fortuna tra ravveduti e corretti, siamo tornati ai ‘tempi d’oro’ delle frivolezze mondane, pastone estivo da ‘sotto l’ombrellone’ o al fresco della montagna, con un Berlusconi ‘innocente’, condannato al carcere da rivoluzionari giudici rossi. Abbiamo conosciuto soggetti inclini a delinquere, processati per 35 volte. Lui, miliardario ed amante della bella vita, processato, anzi perseguito 49 volte, da ‘toghe estremiste comuniste’ (parola della passionaria Santanchè, convivente del direttore de Il Giornale della famiglia Berlusconi, che in tivù ha dichiarato di guadagnare solo 18 mila euro al mese netti come giornalista). Che aspettano i perbenisti di Alassio, di fede berlusconiana, a promuovere per il leader massimo la ‘cittadinanza onoraria‘ o meglio sarebbe L’Alassino d’oro, consegnato ad altri inquisiti meno illustri ? Che ci sarebbe di scandaloso? Anzi, pensate che formidabile e capillare pubblicità, in tutto il mondo, gratuita.  Attendiamo con trepidazione. Non perdete tempo !

Torniamo al vicenda “addetto stampa“. C’è un’altra ‘chicca’  meritevole di essere raccontata. Un fatto pubblico, nulla di privato. Il curriculum di Barbera, 47 anni, coniugato, apprezzata famiglia alassina, abitazione a Imperia dove la moglie lavora in un’agenzia turistica, rimarca giustamente “competenza ed esperienza, acquisita…”, omettendo, leggete bene, di indicare, nella determina dirigenziale, la direzione della testata giornalistica Rsvnvedi a fondo pagina la presentazione stessa messa in rete – che ha come editore i due frattelli Parodi, attravero la Vie de Charme Srl, con sede nell’hotel Nuovo Suisse, 60 camere, acquistato con un mutuo di 6 milionid euro (Carisa-Carige), dopo che la famiglia Parodi ha venduto l’albergo di Varazze, con trasformazione in alloggi.

Massimo Parodi punto di riferimento e centro motore di quella che fu la ‘migrazione in massa‘ degli albergatori savonesi da Confcommercio a Condindustria. Considerato vicino alla sinistra, in buoni rapporti di collaborazione con l’ottima eminenza grigia di questa provincia, Luciano Pasquale, pluripresidente, pare tra i pochi in Italia.

E ancora. Il primo ottobre 2010, presenti il presidente Burlando, l’assessore Berlangieri, fu costituita nella sede dell’Unione industriale (allora al vertice Fabio Atzori e direttore Pasquale) la Federturismo Confindustria, nominando presidente Massimo Parodi, con esperienza alla presidenza  dell’Unione Provinciale Albergatori, consigliere della Camera di Commercio. Attorno al tavolo i vertici degli albergatori provinciali. Altri campioni, non tutti.

Un ‘pezzo da novanta’, Massimo Parodi, che a sentire molti colleghi albergatori si fa in quattro per aiutare gli associati: dal credito agevolato, alla formazione lavoro, adempimenti burocratici, alle problematiche sul fronte locale, provinciale, regionale e nazionale. Negli ultimi tempi diventato piuttosto riservato, almeno nelle apparizioni pubbliche e dichiarazioni alla stampa.

I tam tam alassini, una certa ‘radio massonica’ – la più informata sui fronti più caldi della vita politico-economica  nei settori ‘strategici – , ripetono da tempo che la società editrice dei Parodi sia in difficoltà finanziarie, non paghi puntualmente i dipendenti. Ne avrebbe fatto le spese lo stesso direttore Giò Barbera, pare confidandosi con qualche amico. Da qui l’operazione trasversale  ‘addetto stampa’ al Comune? Una ciambella provvisoria di salvataggio immediato per il giornalista, indirettamente per l’azienda edoriale dei Parodi ( per l’hotel-ristorante che deve  far fronte agli impegni bancari) ?  La cosa ‘buffa,’ si fa per dire, è che l’operazione di cui si parla nella Baia del Sole, iniziata da almeno un paio di mesi, è stata coronata proprio da una giunta di centro destra.

Del sindaco Canepa e della moglie Raimondi (citati in altro articolo su questo numero di trucioli.it) non si può certo parlare in toni scandalistici. Non si è mai scritto, ad esempio, che la facoltosa famiglia ed ora al ‘vertice dell’amministrazione pubblica cittadina’ ha una figlia laureata in giurisprudenza che fino a qualche mese fa lavorava in Comune  all’ufficio turismo per conto di una cooperativa savonese.  La ‘riservata’ (brava e complimenti!) moglie del sindaco è, tra l’altro, cugina del vice sindaco Monica Zioni. Meglio di così il ‘Vaccarezza song” non poteva ‘modellare’.  Ora si sono coronati i primi mesi dell’era Canepa, cooinvolgendo un collega. Bruciando i tempi biblici della burocrazia pubblica, con la velocità di un telegramma.

L’impegno di spesa ( leggi la determina….)  è di 8.350 € per cinque mesi, omnicomprensivo.  L’obiettivo, si dice, è sviluppare le relazioni ed armoniazzare i flussi  di informazione…concorrere ad  affermare il diritto dei cittadini ad un’efficace comunicazione…”. Nell’organico del Comune il posto non è previsto, nè al suo interno ci sono figure professionali che hanno i requisiti.  Nulla si sa se della possibilità di accedere al posto di addetto stampa erano stati informati altri giornalisti, magari disoccupati o in cassa integrazione, oppure più quotati, giovani. Evidentemente si è fatto leva sul ‘rapporto di fiducia‘ nei confronti di un giornalista galantuomo. Che ha, tra le credenziali, la corrispondenza dell’Ansa, l’agenzia stampa degli editori italiani.

A firmare sono stati il dirigente del secondo settore, dr. Alfredo Silvestri (parente acquisito di Giò) e la dr. Gabriella Gandino (3° settore) che ha attestato la corpetura finanziaria di legge.

Speriamo che per Giò Barbera non sia un’altra brutta delusione. Dopo i gloriosi tempi dell’addetto stampa Romano Strizioli, all’Azienda di soggiorno, bisogna arrivare agli anni 2000 per trovare in Comune l’avvenente Magda Rosso (un paio d’anni) e un baleno, invece, per l’allora corrispondente de Il Secolo XIX, da Loano, Borghetto e Pietra, Alessandra Costante, oggi autorevole redattrice al Decimonono (si occupa con piglio e grinta della cronaca nel Palazzo della Regione), e chiamata a reggere le sorti dell’Associazione Ligure dei Giornalisti (sindacato), dopo i lunghi anni di fatiche e la rinuncia dello storico Marcello Zinola.

L.C.

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L.Corrado

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