Trucioli

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FALSA GIUSTIZIA/ E il carcere Sant’Agostino di Savona?


Nell’aprile del 2012 Ivan strangola la compagna Tiziana, poi appicca fuoco all’appartamento. Ivan confessa il delitto e finisce in carcere ma ne esce il 10 maggio 2013 per “decorrenza dei termini di custodia cautelare”. Ora ha solo l’obbligo di dimora, la firma tre volte la settimana e non può uscire nelle ore notturne. In dodici mesi non è stata fissata la prima udienza del processo !!!

 

Chissà se in sedicenne che in questi giorni ha pugnalato e poi bruciata viva la fidanzatina sarà fortunato come Ivan o se invece gli faranno il processo entro i 12 mesi dall’arresto.

Un disoccupato, con moglie e figlio di quattro anni da mantenere è stato arrestato per aver sottratto pane, latte e una confezione di prosciutto dagli scaffali di un supermercato. Processato con rito direttissimo, era stato condannato a cinque mesi con la condizionale e liberato con l’obbligo di firma.

Poco tempo dopo l’uomo, in attesa di trovare lavoro, è stato sorpreso di nuovo mentre tentava di uscire da un supermercato con una spesa di dieci euro non pagata e nascosta sotto la giacca : una fetta d’arrosto, un pezzo di formaggio e una bottiglia d’olio. Portato in carcere è tornato sul banco degli imputati, per la convalida dell’arresto, ha un nuovo processo per direttissima ed il giudice ne dispone la custodia cautelare in carcere con una condanna a 6 mesi di reclusione senza la condizionale.

Di questi arresti ne è piena la cronaca, ma la Cassazione recentemente ha annullato l’ordinanza di arresto da parte di un magistrato in quanto : “Nel giudizio di convalida dell’arresto facoltativo in flagranza di reato il controllo del giudice circa il provvedimento adottato dalla polizia giudiziaria non può essere limitato al riscontro dell’osservanza dei requisiti formali dell’arresto (esistenza della flagranza, titolo del reato, osservanza dei termini), ma deve essere estesa al controllo dei presupposti sostanziali per l’arresto : gravità del fatto o pericolosità del soggetto desunta dalla sua personalità e dalle circostanze del fatto “. Parrebbe che nessuno dei questi requisiti si possano inquadrare in chi ha rubato una bottiglia d’olio ed un pezzo di formaggio per il figlio : ma la severità della legge è obbligatoria sostiene il giudicante ed allora il povero cristo se ne stia in carcere !!!!


Molti giudici mandano in galera persone in forte situazione di disagio, anche se è loro facoltà fare diversamente – come sostiene la suprema Corte – in una situazione di illegalità conclamata del sistema carcerario.
Per questo tipo di reato, chissà come mai, il tempo per fare il processo e poi per depositare la sentenza lo si trova sempre !

Ed a proposito di carcerazione evidenzio che in questi giorni la Corte europea dei diritti dell’uomo ha rigettato il ricorso dell’Italia avverso alla sentenza dell’8 gennaio scorso con cui il sistema penitenziario nazionale era stato condannato per trattamento inumano e degradante inflitto agli “ospiti” delle strutture carcerarie . Come scrivevo nel numero 36 di trucioli.it dello scorso Aprile, dal titolo MONTI VERGOGNATI, il governo , in risposta alla condanna, invece di predisporre urgenti ed indilazionabili misure contro l’illegalità diffusa, aveva presentato ricorso che ora è stato respinto per cui la sentenza è divenuta definitiva e l’ Italia ha ora un anno di tempo per trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario e introdurre una procedura per risarcire i detenuti che ne sono stati vittime.

Il buon Napolitano ogni tanto denuncia il sistema carcerario ma nessuno se ne cura. Solo i radicali di Pannella da anni si stanno battendo ma sono considerati ” fuori di testa” e spesso derisi. A fronte di una capienza complessiva di 45.588 unità ( di cui circa 10.000 come denunciato dai radicali sono fuori uso per ristrutturazioni od altro ! ) , le carceri italiane ospitano ad oggi 66.009 detenuti (dati rapporto Antigone). In quasi tutti i penitenziari italiani si assiste a scene degradanti, con fino a 8 persone stipate in celle ideate per quattro o addirittura due. Le norme sanitarie dispongono uno spazio minimo di almeno 9 metri quadri a detenuto.

Roberto Martinelli, (nella foto) del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: Circa l’80% dei detenuti ha problemi di salute, più o meno gravi. Il 38% versa in condizioni mediocri, il 37% in condizioni scadenti, il 4% ha problemi di salute gravi e solo il 20% è sano.

Il 40% dei detenuti è in attesa di giudizio ( circa 30.000 , è poiché statisticamente il 40% viene assolto nel processo, quindi 12.000 persone subiscono per un paio di anni un trattamento disumano da innocenti . Con l’assoluto disinteresse di stampa e televisione.

Con la Magistratura di Sorveglianza che, salvo pochi casi , poco si occupa di far rispettare la legalità del sistema carcerario come è emerso dall’intervento di una coraggiosa Magistrato di Sorveglianza di un importante distretto giudiziario del Sud Italia in un recente convegno tenutosi a Salerno : il sistema carcerario affonda e nessuno è responsabile di niente . Ed anche su questo tema sui giornali e TV non una parola. Chissà se il perbenista Fazio e la sua onnipresente assistente vorranno dedicarsi e vedere “che tempo che fa” nel nostro sistema carcerario.

Questo governo ( ma neanche il precedente e né quello precedente ancora e così via dicendo ) non si occupa del problema ma , dopo questa sentenza, lo Stato potrebbe dover far fronte a migliaia di altre richieste di risarcimento di altri detenuti già pendenti davanti alla Corte Europea dei Diritti .

Sul carcere Santagostino  di Savona ogni due o tre anni emerge sui giornali qualche sporadico flash con interventi di qualche consigliere regionale o di dichiarazioni del direttore di cui le ultime : le celle non sono conformi agli standard previsti dalle norme di legge , il numero degli ospiti è il triplo dei posti “teorici” a disposizione e per di più mancano 1/3 delle guardie carcerarie rispetto all’organico.

L’amministrazione cittadina da 20 anni parla del trasferimento del carcere in altro sito. In effetti ne parla, ne parla……

Il magistrato che manda al Santagostino una persona (in attesa di giudizio) non è responsabile dello stato inumano ed illegale del carcere, il magistrato di sorveglianza, a quanto pare, non ci può far niente ( ma allora che ci sta a fare ! ), il direttore del carcere subisce la situazione.

Evviva !

Il Governo, per bocca del neo Ministro, dovrà presto intervenire. Ne sono convinto, ma è da trenta anni che sento queste promesse ! Pannella ( ultraottantenne ) ha fatto decine di scioperi della fame e della sete e per farlo smettere Napolitano ( ultraottantenne ) gli ha assicurato , aimè invano, un decisivo intervento. Aspettiamo il prossimo digiuno e la prossima promessa !


Ci sono edifici carcerari pronte ma ci manca il personale per cui osservo che , se il Governo non ne fosse a conoscenza, potrebbe scrivere a Striscia la Notizia  (diretta dall’ottimo savonese Antonio Ricci) a Canale 5 che da anni sulle carceri non utilizzate manda in onda dei servizi molto istruttivi !

Ed a proposito di questa trasmissione mi permetto di dare un suggerimento al Governo Letta: cerchi di nominare quali consulenti del Ministero degli Interni e del Ministero di Giustizia il nostro Ricci e la sua band investigativa e vedrà quali altri mirabili risultati verranno fuori.


                            Luciano Locci



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L. Locci

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