Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Alassio, quando ci lascia un galantuomo. Le virtù del notaio Stefano Parodi


Il necrologio. “Il Consiglio Notarile di Savona e di tutti i notai del Collegio partecipano con profondo cordoglio alla scomparsa di Stefano Parodi stimatissimo collega”. 2/ULTIMA ORA – Riceviamo dall’arch.Cristina Vignone a proposito dei lavori di ripascimento in corso ad Alassio.

Un uomo, un marito, un padre, probo e leale, virtuoso, con se stesso e con gli altri. Caro notaio quanto eri ammirato e stimato, benvoluto! Il tuo rammarico?  Lo avevi confidato. Il beniamino figlio Massimo ha la vocazione-passione per la politica piuttosto che la professione di avvocato. L’affetto per la famiglia comportava anche questo sacrificio di padre.

Un momento felice per il notaio Stefano Parodi con la moglie Maria Rosa Filippi. Ora lo sconforto con gli adorati figli Davide e Massimo 

Si dirà che da morti siamo un popolo di santi. Non si risparmiano partecipazioni al lutto. Tutti si prodigano nelle condoglianze, elogi, solidarietà. C’è di più. Un notaio è da sempre una figura simbolo della comunità, una figura storica. Una professione che ha un’autorità morale e il cittadino nutre gran rispetto.

Il compianto notaio Stefano Parodi ha raggiunto la pensione quando già si manifestavano i primi sintomi di un male, che al di là di diagnosi azzeccate o meno degli specialisti, sarebbe diventato funesto, nonostante il ricorso a strutture e cure di ultima generazione. Si sono avvicendati i giorni della speranza, le sofferenze, le preoccupazioni dell’ammalato e dei suoi famigliari che non si sono risparmiati in nulla. Tutti hanno lottato facendosi coraggio.

Ci rimane la gioia di essersi ricordati del benemerito alassino quando era ancora in vita ed ha potuto leggere quanto era apprezzato e stimato. La sua modestia, riservatezza, serietà, scrupolo rappresentavano e restano un tesoro educativo. L’eredità umana del notaio Parodi è un faro lungo il nostro cammino, un insegnamento alla correttezza e alla rettitudine, a quei valori che si stanno via via sgretolando e restano un bene prezioso sempre più per una minoranza (l.c.).

 

Era il 12 febbraio 2023- DA TRUCIOLI.IT

IN PENSIONE, DOPO 40 ANNI, IL NOTAIO STEFANO PARODI

Il notaio dr. Stefano Parodi

Il 31 dicembre  scorso il notaio Stefano Parodi, dopo 40 anni di professione, ha raggiunto il traguardo della sua meritata pensione.

Parodi vinse il concorso nel 1982 assieme al collega Luciano Basso, oggi notaio in Albenga, entrambi “allievi” del notaio Marcello Navone, quasi omonimo di Angelo Navone. Questo ultimo non più in vita e storico socio del notaio Basso.
Parodi, classe 1948, è sempre stato una figura piuttosto schiva, meticoloso, affabile e di esemplare rettitudine. Grazie ad un grosso bagaglio di professionalità ha vissuto, con ammirevole dedizione e scrupolo, l’evoluzione socio economica della sua Alassio degli ultimi decenni. Sempre attento ai doveri e al giuramento di una delle professioni più delicate e riservate della società civile. Una rara testimonianza di impegno e fiducia. Al neo pensionato gli auguri e l’apprezzamento sincero di Trucioli.it.
2/ULTIMA ORA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALL’ARCH. CRISTINA VIGNONE
Aggiornamento e precisazioni sui lavori di ripascimento in corso ad Alassio
L’Amministrazione Comunale di Alassio intende dare alla cittadinanza un aggiornamento e utili precisazioni in merito alle opere di difesa del centro urbano prospiciente il litorale, attualmente in corso. Il progetto, che ha visto la convergenza di sinergie tra la Protezione Civile, sia a livello nazionale che regionale, rientra nelle opere di difesa naturale del centro urbano, finanziato con un contributo di 3,5 milioni di euro erogato dal Dipartimento di Protezione Civile e affidato, a seguito di gara pubblica, al Raggruppamento Temporaneo di Imprese ELCAL S.r.l./Consorzio Stabile Angedil di Agrigento.
L’ intervento, progettato e approvato da tutti gli enti competenti, prevede l’apporto di materiale proveniente sia da cava sottomarina che da cava terrestre ed è finalizzato a contrastare l’erosione costiera e a garantire una maggiore protezione del fronte urbano. Oltre al ripascimento, il progetto comprende l’allungamento del pennello Ferrando di 80 metri, in parte in versione soffolta, strategico per il miglioramento della capacità di intercettare i sedimenti sabbiosi e per assicurare una più efficace difesa del litorale.
“Le opere attualmente in corso – dichiara il sindaco di Alassio Marco Melgrati – procedono come da cronoprogramma e verranno ultimate presumibilmente nella prima metà di giugno, portando un grande beneficio alla nostra città sia in termini di sicurezza sia a vantaggio delle attività che operano sul lungomare e nelle zone prospicienti il litorale. Ci tengo a sottolineare che il ripascimento da cava terrestre si è reso necessario in questo terzo intervento di ripascimento strutturale che interessa Alassio ed è il risultato di una previsione progettuale approvata da tutti gli organi competenti. Questo in ragione sia della carenza quantitativa di materiale della cava sottomarina dopo i prelievi dei primi due lotti di interventi, corrispondente a quasi 250.000 mc di materiale dragato, sia per la carenza di materiale di idonea granulometria e pertanto senza una stabilità accettabile se non implementato con materiale proveniente da cava terrestre. In relazione ai danni recentemente cagionati alla pavimentazione di via Cavour dal transito dei mezzi pesanti, a frante delle legittime preoccupazioni espresse dai cittadini, ci tengo a precisare che il direttore dei Lavori, il funzionario comunale Ing. Luca Corciulo, ha già ingiunto con proprio ordine di servizio alla ditta appaltatrice l’obbligo a suo carico di ripristinare tutte le opere una volta terminato l’intervento ancora attualmente in corso. Confermiamo quindi che la ditta esecutrice provvederà al completo risanamento dei danni causati alla pavimentazione in via Cavour e, ove si rendesse necessario, anche in ulteriori tratti del centro cittadino eventualmente interessati”. Specifico infine che le transenne attualmente presenti in via Torino sono state ordinate dall’ASL per ragioni di sicurezza”.

Per quanto mi riguarda penso che definire “opere di difesa del centro urbano prospiciente il litorale” un intervento di ripascimento finanziato con 3,5 milioni di euro di fondi pubblici erogati dal Dipartimento della Protezione Civile non è solo inappropriato, ma rappresenta una vera e propria presa in giro nei confronti dei cittadini.

Questo intervento, realizzato nei mesi di aprile, maggio e giugno — in piena preparazione della stagione balneare — si configura chiaramente come un favore diretto agli stabilimenti balneari, camuffato da opera di pubblica utilità.

E tutto questo senza nemmeno entrare nel merito dell’impatto ambientale causato dal via vai continuo di decine e decine di camion che viaggiano sulle strade e perfino sulla spiaggia, comportando consumo di suolo, inquinamento, disturbo agli ecosistemi costieri e un rischio concreto per la sicurezza delle persone.

È inaccettabile che risorse pubbliche, destinate alla tutela del territorio e alla sicurezza dei cittadini, vengano impiegate per sostenere interessi privati, mentre si continua a ignorare ogni seria riflessione sull’efficacia e sulla sostenibilità reale di questi interventi.


Avatar

Trucioli

Torna in alto