Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano, quei 35 anni da ricordare. I Burastero. Giuseppe, Martino, Marco. E Giovanni da elettrauto, a Agip, arbitro di calcio, commissario, osservatore, presidente della sezione di Albenga


Quando è rimasto chiuso per alcuni mesi il distributore Agip sull’Aurelia, a ridosso del Municipio, non si poteva immaginare che tra i più attivi loanesi sui social media, nessuno avrebbe ricordato tre generazione dei Burastero. Da elettrauto a titolari. In particolare Giovanni per anni un personaggio nel mondo arbitrale del calcio in Liguria.

Giovanni Burastero una vita sui campi da calcio della Liguria

Non c’è da stupirsi. Nella Loano del terzo secolo non è un’eccezione finire nel dimenticatoio. Da tanti amici, a essere ignorati immeritatamente. Il ramo della famiglia Burastero di cui scriviamo non ha bisogno di elogi e riconoscimenti pubblici, semmai della coerenza di un decano cronista che ha potuto apprezzare la storia ed il valore umano, la bontà, l’altruismo, la rettitudine di Giuseppe, papà e nonno, una figura d’altri tempi; dei figli Giovanni e Martino e Marco, terza generazione, ultimo gestore. Negli anni è stata la stazione di servizio e lavaggio auto più gettonata della città. Dal ’60 e primi del ’70, all’insegna Shell, era titolare un simpatico ed intraprendente galantuomo Bernardin Saettone. L’impianto venne rilevato da passionario organizzatore e promotore del ciclismo loanese Carlo Anselmo. Si è passati a IP, infine Agip (da un anno e mezzo nuovo gestore e self service).

L’acquisto da parte della seconda generazione dei Burastero con l’aiuto di papà Giuseppe, pensionato del Santa Corona, persona premurosa che con i clienti aveva una particolare predisposizione. Anni in cui tra loanesi ci si conosceva tutti, i rapporti umani avevano un valore ed erano praticati. Senza invocare: “Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori”. Espressione, spesso citata in modo ironico, di un discorso che tenne Mussolini il 2 ottobre 1935 in opposizione alle Nazioni Unite, che condannavano l’Italia per l’aggressione all’Abissinia. La frase è famosa perché riportata sul Palazzo della Civiltà, a Roma, nel Quartiere dell’Euro.

Giovanni, primogenito, da promettente e bravo elettrauto,  ha scelto il mestiere di benzinaio con la fattiva collaborazione, nella proprietà, del fratello Martino.

Giovanni personaggio dello sport locale, provinciale e ligure. Ci sarà più un lettore che ricorda le cronache sportive dei quotidiani. Le dispute immancabili sugli arbitraggi. Il ruolo che ha via via assunto. La stima. Determinazione e correttezza, incapace di infierire, preferiva subire, magari in silenzio, senza sfidare o farsi influenzare dal tifo oppure dalle reazioni, in campo e sulle tribune.  Fuori dallo stadio. Gli articoli stampa. Tanti episodi che non si dimenticano. Ti mettono a confronto certe realtà dell’agonismo, opposti interessi.

Giovanni che ha raggiunto, in Liguria, l’apice (per 12 anni) di arbitro nei campionati di serie C. E ad ascoltare alcune voci era meritevole di ulteriori traguardi. Infine ispettore, commissario, osservatore arbitrale. Per dieci anni presidente della Sezione arbitri di Albenga. Un’attestazione è doverosa. Come non apprezzare l’esempio e la lezione di vita di un loanese che ha sempre onorato, con modestia, senza salire sul palco, senza auto celebrarsi sui social,  la sua città!  E non meriterebbe di essere dimenticato come accade. (L.Cor.) 

NOTA DI TRUCIOLI.IT – Notizia inedita per chi frequenta le fiere in Liguria. La Stampa di domenica 19 gennaio 2025 con una notizia in breve da Loano scrive: “….Per tutta la giornata in corso Roma  e in piazza Mazzini si possono acquistare i migliori capi d’abbigliamento per uomo, donna, calzature, pelletteria, biancheria per la casa, oggettistica, giocattoli e prodotti enogastronomici”. Insomma quando si vedono sui banchi e bancarelle prezzi da 2 € a 15, come media, nessun dubbio. “Si tratta dei migliori capi….” I titolari dei negozi sono avvertiti. Si adeguino quanto prima!

2/COMUNICATO STAMPA – Duplice impegno per l’Associazione “Vecchia Loano”.

Ha partecipato sabato 18 Gennaio 2025 al “Carnevale di Ascoli Piceno tra storicità ed attualità” nelle Marche e domenica al Carnevale di Savona, con la consegna delle chiavi a Cicciolin, re del Carnevale.

Ad Ascoli Piceno, due delle maschere rappresentative della città di Loano, Capitan Fracassa e la principessa Zenobia del Carretto Doria hanno preso parte alla manifestazione iniziata al mattino presso il Teatro dei Filarmonici insieme ad altre cento maschere, con le Autorità e gli storici che hanno raccontato la storia del Carnevale di Ascoli Piceno risalente al 1229 e presentato ogni maschera con la propria caratteristica.

La stupenda città ha accolto calorosamente il corteo in maschera – nonostante la giornata di pioggia – creando un’atmosfera magica tra le meravigliose vie medievali.

Gran ballo in maschera conclusivo presso lo storico Caffè Meletti alla presenza delle Autorità cittadine, ha chiuso la giornata ricca di eventi che ha visto le maschere anche all’inaugurazione della Mostra fotografica di Sandro Riga presso la Sala Cola d’Amatrice, nel centro di Ascoli Piceno.

Presente all’evento anche Maurizio Trapelli – Maschera di Parma “Dsèvod”, Presidente Onorario del Centro Coordinamento delle Maschere Italiane, guidato da Valerio Corradi.

Il giorno dopo, altre due maschere loanesi – Beciancin ed una damigella della corte Doria  – hanno atteso l’arrivo di Cicciolin dal mare sul porto di Savona, e lo hanno accompagnato, insieme ad altre maschere accorse da Liguria, Piemonte e Lombardia, fino al Palazzo Comunale, dove il sindaco ha consegnato le chiavi della città alla famosa maschera savonese.


L.Corrado

L.Corrado

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