Sono lontani, per le nuove generazioni, le folle ai funerali per l’ultimo saluto ad un concittadino benemerito. Ad un degno rappresentante di un’antica famiglia che nell’arco di tre secoli ha dato lustro alla città, alla sua vocazione turistica. Al buon nome dell’accoglienza. Pionieri del turismo al mare.
I Perelli che per la storia di Loano iniziarono l’attività di albergatori nel 1829. Una locanda nel Palazzo del Comandante (allora si lavorava solo con i viandanti). Poi conobbero di turismo d’élite dell’epoca. Durante la stagione invernale ‘l’albergo Perelli‘ ospitava squadre di ciclismo e ciclisti famosi che si spostavano in Riviera per allenarsi anche per la classicissima Milano-Sanremo. Una struttura che si distingueva per una clientela affezionata che tornava ogni anno. Era una ‘garanzia’ per il cliente.
Ma ‘Perelli’ era anche un’attrazione gastronomica, la buona e genuina cucina, consigliato dalla prestigiosa Guida Michelin. C’è chi come il pietrese novantenne, ing. Pino Josi, che è stato assessore regionale, assessore del Comune di Genova, docente universitario, ricorda: “Da Perelli si poteva gustare un’insuperabile torta pasqualina“. I coniugi Domenico Perelli e Ida Lazzaroni godevano di una popolarità e una stima alla pari di un sindaco. Ida nel 1969 ricevette il premio ‘Signora dell’Ospitalità’. Poi i degni successori di ‘razza’, i figli Dionisio e Carlo. La loro visione fu lungimirante. Intuirono che l’avanzare del ‘turismo di massa’ e le difficoltà a gestire la ristorazione, far quadre i bilanci, consigliavano di rinnovarsi, abbandonando l’attività tradizionale dei genitori. Maestri di lavoro, professionalità e di vita. Quante volte ci è capitato di incontrare papà Domenico che si recava ad accudire l’orto, le galline, i conigli. E tornava in albergo con il cesto di verdure e uova.
Vogliamo ricordare Carlo Perelli, loanese, operatore turistico (albergo-ristorante, poi rinnovato, ampliato e trasformato in moderno residence) e contitolare dell’omonimo stabilimento balneare, ricorrendo all’archivio di Trucioli.it.
RICORDO DI DIONISIO PERELLI DA LA GAZZETTA DI LOANO