I due sindaci non sanno. Nessuno, prima del fotoreporter Silvio Fasano, aveva loro parlato dei necrologi sulle pagine del Secolo XIX dopo la morte (vedi il testo condoglianze di “Federica Cepollina di Alto e Caprauna”. L’annuncio delle due figlie, del figlio, dei nipoti. Nelle due località dell’alta Val Pennavaire, cuneesi, a vocazione savonese, sembrano caduti dalle nuvole. Pochi sono informati che una benestante famiglia genovese vanterebbe discendenti tra i conti Cepollini di Albenga. Chi sono i protagonisti e come stanno le cose? Trucioli.it. rivela fatti noti e meno noti. A chi sono andati i beni immobili e terrieri, compreso il Castello di Alto. L’ultimo della nobile casata era il conte Prospero Cepollini, podestà di Albenga e preside (sic) della Provincia Savona. Senza figli, viveva nella sua casa di Piazza delle Erbe. Tra i lasciti 100 mila mq di terreni edificabili nell’area di Polo 90. Lasciati all’ente ospedaliero e dati in permuta per la costruzione del nuovo ospedale. Un business d’oro di cui non si è mai parlato.
Intanto ecco il testo del necrologio principale pubblicato dal Secolo XIX il 16 ottobre 2013.
Ci ha lasciato con grande coraggio e dignità
Federica Cepollina
di Alto e Caprauna
Ne danno l’annuncio i figli Francesca, Giulia e Andrea con Nanno, Mario, Lazzaro e Giovanna con Virginia e Matilde.
Il funerale verrà celebrato giovedì 17 ottobre alle ore 11,45 presso la Parrocchia di S. Antonio di Boccadasse.
Il Rosario viene recitato oggi mercoledì 16 ottobre alle ore 18,45 in detta Chiesa.
Federica avrebbe gradito donazioni alla Associazione Gigi Ghirotti.
La raccolta verrà effettuata durante le funzioni.
Genova, 15 ottobre 2013.
Alto all’ultimo censimento risultavano 123 abitanti, 79 nuclei famigliari, età media 48,8 , nel 2010 un reddito medio di 8.328 euro, il secondo comune a fanalino di coda per dichiarazione Iperf (43,3) in provincia di Cuneo. All’ultimo posto c’è Elva, con 93 abitanti, 41 famiglioe, età media 47,88, dichiarazione Irpef 4.671 euro. Il reddito medio di Caprauna, per i dati del fisco, supera Alto con una dichiarazione Irpef, tra le 72 famiglie e i 108 abitanti, è di 11.711.
La storia ufficiale racconta che con i Marchesi di Savona, tra il X e il XII secolo, furono realizzate fortificazioni con scopi di avvistamento e difesa dalle invasione saracene. Dall’XI secolo, sempre stando alla documentazione del sito del Comune di Alto, il territorio è entrato a far parte dei possedimenti di Bonifacio del Vasto e a confluire ai Marchesi di Clavesana (già Signori di Albenga) che lo ‘infeudarono’ il 27 luglio 1320 ai Conti Cepollini.
Chi, ad Albenga, da sempre segue con passione, diligenza le antiche nobiltà locali (compreso il libro d’oro della nobiltà, edito a Roma, due volumetti del costo di 350 euro ed aggiornati ogni 4-5 anni) non pare abbia dubbi sulla circostanza che i Cepollina di Genova sarebbero estranei al ramo nobiliare dei Cepollini di Albenga (di conseguenza Alto e Caprauna).
Tutto sommato la notizia del decesso di Federica Cepollina di Alto e Caprauna ha suscitato interesse, curiosità e conseguente ‘promozione’ per due paesi che, come tanti altri, hanno tra gli obiettivi principali quello di creare attrazione sia con l’offerta ambientale, enogastronomica, paesaggistica che storica. Ad esempio, merita un elogio e di essere maggiormente conosciuto l’intervento sul Castello di Alto ad opera di monsignor Mario Ruffino, parroco di Oneglia, originario di Bagnasco (il papà era veterinario) che ha reso nuovamente fruibile la prestigiosa struttura, capace di ospitare soprattutto comunità giovanili. (Vedi il servizio su youtube).
Per chi non lo sapesse con la morte di Prospero Cepollini si è ‘spento’ il nucleo famigliare e nobiliare. Tra gli amici del conte e spesso in compagnia l’avvocato Cosimo Costa, classe 1928, personalità della ‘vecchia Albenga‘, tra le più documentate memorie storiche locali. “In effetti eravamo buoni amici – conferma l’esimio professionista che ha ricoperto incarichi pubblici – . Prospero è mancato nel 1972, non aveva figli. Era laureato in Giurisprudenza, non ha mai esercitato la professione. E’ stato podestà di Albenga, presidente della Provincia (istituita nel 1927). Viveva in piazza delle Erbe ed aveva sposato Angiola Francesetti, maestra ad Alto prima della guerra. Lei aveva una sorella sposato con tale Basso di Alto. Sono nati un figlio e una figlia. Il maschio è il geometra Gianni Basso. La figlia ha sposato un autista della Sar, Carta. Il palazzo di Albenga è stato lasciato al nipote Gianni e a sua figlia. Il castello di Alto ai preti e ora è amministrato da monsignor Ruffino. I terreni di Lusignano, con una bella casa, li hanno ereditati religiose di Torino, in quanto una zia di Prospero era suora in quel convento”.
Non è finito il ‘capitolo eredità‘. L’avvocato Costa è persona che fa uso delle parole con attenzione e saggezza. Ha fatto pure parte del consiglio comunale. Impossibile non ricordare, negli anni settanta, le sedute notturne infuocate. Erano gli anni di Della Torre, Vazio senior, Cangiano senior, Viveri junior, il maestro Rumazza, l’avvocato Basso (classe 1925), i colleghi Santino Durante, Carlo Filippi (1924). Si ‘duellava’ a colpi di fioretto, un livello di dibattito-confronto che si è perso scadendo sempre più in basso. Forse a causa della mediocrità degli eletti. Espressione e specchio della maggioranza che vota. Magari escludendo quella ‘silenziosa’.
L’avvocato Costa commenta: “Purtroppo anche gli albenganesi hanno la memoria corta. Dimenticano i 100 mila metri di terreno, nella zona della città antica, mi riferisco tanto per dare un’idea alle proprietà attigue al Polo ’90. Terreni che l’amico Prospero Cepollini ha lasciato all’ospedale civico e successivamente entrati a far parte della permuta in cambio della costruzione del nuovo ospedale. Aree di ingente valore e chi si è ricordato? Quale ringraziamento, seppure ad una persona che non c’è più?“.
C’è da aggiungere che la vedova Angiola è mancata dopo gli anni 2000. Senza che qualcuno si sia ricordato del marito benefattore della Città di Albenga, possiamo dire del comprensorio, tenuto conto che la struttura sanitaria è al servizio di un vasto bacino.
I Cepollini, ricorda ancora lo ‘storico’ Costa, in origine erano Cepulla intorno a fine 1.100. Nel 1300 un ramo è diventato Cepollini con grandi feudi in Val Pennavaire. A Caprauna c’è una lapide significativa che risale al 1964. Vedi foto a sn.
Di altra provenienza pare la famiglia di Federica Cepollina che, come rammenta il sindaco di Ormea, dr. Gianfranco Benzo, soggiornava negli anno d’oro del centro dell’alta Valle Tanaro a Villa Ruaro, proprietà della famiglia Castagnino. E dopo i Cepollina la dimora in una delle zone storiche ai tempi del Grand Hotel e del Casinò la prese in affitto l’ingegner Giancarlo Garassino, da lustri sulla scena pubblica savonese e ligure. Consigliere provinciale per l’Udc, vasta esperienza in campo turistico, presidente dell’Azienda di soggiorno di Alassio quando la città poteva vantare il ruolo di ‘capitale’ turismo in Liguria.
L. Cor.
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO A COMPLETEZZA DELL’INFORMAZIONE
Sono il Sindaco di Alto, a seguito vostra richiesta. Per quanto concerne il necrologio della defunta Federica CEPOLLINA ho parlato con il responsabile delle pompe funebri e successivamente con un fratello della defunta
(Avv. Lazzaro Cepollina da Genova) il quale mi ha confermato che i loro nonni avevano una parentela
con i Conti Cepollini di Alto e Caprauna. Siamo rimasti d’accordo con l’avvocato che un giorno viene a trovarmi
così spiega meglio. Nel frattempo continuo ad assumere informazioni con la parentela diretta della contessa Angiola Francesetti moglie del Conte Avv. Prospero Cepollini.
(Nella foto il sindaco Renato Sicca)