Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona capitale della cultura. Sintesi e progetto. 2/Conferenza “Sociurgia”: dall’opera d’arte all’opera sociale


L’impegno di una Città raccolta attorno ad una idea di ritorno ad un modello di sviluppo che si impone come mutamento di paradigma rispetto al passato: questo l’obiettivo della proposta di far concorrere Savona al titolo di “Città Capitale della Cultura”. 

di Franco Astengo (Associazione “Il rosso non è il Nero”)

E’ stato questo il senso complessivo di un incontro organizzato dalla nostra Associazione “Il Rosso non è il Nero” svoltosi mercoledì 14 febbraio presso la sala della Stella Maris, relatore il Sindaco Marco Russo.

Ovviamente quello di Capitale della Cultura non deve trattarsi di un semplice titolo da portare come etichetta nel corso di un anno, per organizzare qualche sporadico evento.

Nel corso della serata si è infatti sviluppato un dibattito molto ampio, frutto di una consapevolezza della complessità del tema e della necessità di affrontare la sfida avendo soprattutto davanti una capacità di “visione”, di una Savona del domani.

Non dovrà trattarsi – ha sottolineato il Sindaco – della semplice partecipazione ad una “gara”: è necessario partire dalla constatazione che nella fase post-industriale la Città si è fermata davanti al nodo dell’assunzione di una nuova identità.

Così siamo di fronte a una richiesta oggettiva di rigenerazione urbana.

Per arrivare a incamminarci su questa strada occorre assolvere all’esigenza di superamento della frammentazione, prendendo atto dei tanti stimoli culturali che percorrono il nostro tessuto sociale, e portando a sintesi una forte capacità progettuale, confermando in questo senso la proposta politica che ha portato nelle elezioni del 2021 alla svolta dell’affermazione della coalizione democratico – progressista.

Sotto questo aspetto risulterà determinante la “Savona oltre Savona”: l’esercizio di funzione di capoluogo per tutta la Provincia, di riferimento diretto per il comprensorio, di finestra di dialogo rivolta al Mediterraneo e alle spalle verso il Nord – Ovest e l’Europa: un’uscita dall’isolamento frutto non soltanto del necessario completamento infrastrutturale ma di una forte ripresa di ruolo strategico del nostro territorio.

Per arrivare a questo risultato va definito un “cammino”, nel corso del quale realizzare una sorta di “raccolta di pensiero” da sviluppare – appunto – in un progetto di sintesi.

Nel corso della serata sono stati analizzati vari aspetti: centrale è apparso il richiamo al tema demografico (la Provincia più vecchia d’Italia) e di conseguenza la possibilità di realizzare una sinergia generazionale. Non a caso l’Ufficio che si occuperà della parte più specificatamente dedicata alla formazione del dossier sarà composto da giovanissimi studiosi: un ritorno di “cervelli” che mancava ormai da tanto tempo in una Savona caratterizzata dal fenomeno inverso quello della “fuga” di molte delle sue menti migliori.

Lavorare per “Savona Città della Cultura” dovrà assumere il significato dell’apertura di un ciclo. E’ necessario uscire dalla logica di scambio che ha caratterizzato negativamente la fase che abbiamo definito di “perdita d’identità” .

Si è verificata una cessione di “sostanza sociale” che è stata caratterizzata proprio dal baratto tra l’antica struttura industriale e la pura e semplice speculazione edilizia perdendo anche i soggetti che fornivano la struttura portante dell’impronta della Città.

Si tratta di ritornare a considerare la Città come il prodotto più sofisticato dell’attività umana, un insieme di storie e di divenire: anche qui a Savona non possiamo dirci estranei ai fenomeni più profondi e radicali della modernità.

La nostra storia non ci permette di fermarci alla crisi e alla trasformazione del modello culturale “classico” nel senso dell’anonimato, della non appartenenza, della solitudine, di una frustrazione che fa diventare senso comune l’ invivibilità e l ‘estraneità.

Franco Astengo

2/ SAVONA – Conferenza “Sociurgia”: dall’opera d’arte all’opera sociale.

Dalla sua inaugurazione, avvenuta il 13 gennaio, il progetto diffuso #BrazilianArt per Savona 2024 continua la sua programmazione artistico-culturale. Nell’ambito degli eventi di Focus on 370⁰, Sabato 17 febbraio alle ore 15 presso la Sala della Cappella – Palazzo del Commissario -Fortezza del Priamar- Savona-Il poeta-pensatore Silvio Straneo, lo scrittore e giornalista Antonio Rossello, insieme all’artista brasiliano MORA , incontreranno la comunità per un appassionante dibattito sulla prospettiva artistica che mira a trasformare l’arte in un’opera sociale, di come l’arte declinata nelle sue varie manifestazioni si faccia esperimento e ricerca di nuovi  significati e significanti; e quali siano, in funzione della sua “presenza-assenza” , i suoi impatti potenziali sulla società.

L’evento è patrocinato dall’Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.)  e dal Centro XXV Aprile, in Patto di Mutuo Riconoscimento ed Alleanza con A.I.C.I.

Al termine della conferenza ci sarà la cerimonia di conferimento del titolo di Socio Onorario e reggente della Delegazione Estera di Sertãozinho -São Paulo, intitolata a Força Expedicionaria Brasileira (F.E.B.), all’artista MORA.

Focus on 370º è parte del progetto  #Brazilianart, promosso e realizzato da APS Circolo Paulista e TDF.collective, con il patrocinio della Città di Savona, della Provincia di Savona e della Fondazione De Mari CR Savona.


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F.Astengo

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