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Ascoli, dopo 50 anni nuovo tempio. Il ‘maestro venerabile’: Ci sono donne e uomini liberi e di buoni costumi


Massoneria. Dopo mezzo secolo la Loggia Argillano rialza le colonne ad Ascoli: circa 30 elementi e nuova sede in un palazzo del centro.

La Gran Loggia d’Italia degli ALAM (Antichi Liberi Accettati Muratori), abbreviato in GLDI, è nata in Italia nel 1910, con la denominazione originaria di Serenissima Gran Loggia d’Italia.
È un’obbedienza massonica mista fondata da un gruppo di appartenenti al Rito scozzese antico e accettato, usciti dal Grande Oriente d’Italia nel 1908. Anche se la fondazione ufficiale avviene nel 1910, tradizionalmente la sua nascita viene collocata nel 1908 anno della scissione. La sua sede storica fu in Piazza del Gesù 47, a Roma; attualmente ha sede in Roma a Palazzo Vitelleschi, Via San Nicola de’ Cesarini 3.

Da Corriere Adriatico di Pierfrancesco Simoni- Dopo circa cinquant’anni sono state rialzate le colonne del tempio di una loggia massonica in città. È intitolata all’eroe ascolano Argillano, reso immortale da Torquato Tasso nella Gerusalemme Liberata, e conta al momento circa 30 componenti. «La Argillano non è nuova – fa sapere il maestro venerabile che al momento vuole mantenere l’anonimato – ma la prosecuzione storica di quella del 1800. In precedenza ha operato in altre località, vista la levatura iniziatica, esoterica e filosofica della compagine costituente. Ci sono donne e uomini liberi e di buoni costumi».

La loggia ascolana aderisce alla Gran Loggia d’Italia degli Antichi liberi accettati muratori di Rito scozzese antico e accettato (Obbedienza di Piazza del Gesù ndr) e va ad arricchire la presenza di Logge massoniche in città dove risultano presenti altri sodalizi di varie estrazioni.

Il nuovo corso-  Alla cerimonia di costituzione della Loggia Argillano, celebrata a fine novembre, ha preso parte attiva il delegato magistrale della Regione Marche della Gran Loggia d’Italia degli Antichi liberi accettati muratori che è stato delegato a presenziare dal Gran Maestro con un’apposita Bolla. «Grandissimo è stato l’apprezzamento espresso dal Gran Maestro – prosegue il maestro venerabile della Argillano – per l’insediamento del nuovo Tempio avvenuto in un palazzo nobiliare del centro storico, e per il modo in cui i fratelli e le sorelle della Loggia Argillano hanno saputo mettere in pratica quei valori massonici che da sempre contraddistinguono la comunione della Gran Loggia d’Italia degli Antichi liberi accettati muratori di Rito scozzese antico e accettato.

Presenti al rito di innalzamento delle colonne e consacrazione numerosi maestri venerabili e rappresentanze delle logge massoniche presenti nelle Marche, in Abruzzo ed in altre regione, con oltre cinquanta intervenuti».

Le finalità-

Per quanto riguarda le finalità che si prefigge la Loggia Argillano, il maestro venerabile rivela: «Gli obiettivi dei fratelli e delle sorelle aderenti, sono quelli specifici della Gran Loggia d’Italia degli Antichi liberi accettati muratori di Rito scozzese e cioè migliorare se stessi con studi filosofici e con la pratica espressa con l’esempio di onestà, libertà, fraternità e uguaglianza. Essi lavorano per costruire templi alla virtù e profonde prigioni al vizio per il bene del mondo e dell’umanità. Fratelli e sorelle che lavorano, da iniziati, in ambiente esoterico con metodo simbolico. Uomini e donne di buoni costumi che con il loro esempio si impegnano a migliorare l’ambiente dove vivono, lavorano e risiedono senza ricercare nulla in cambio ma per testimoniare senza pubblicità o tornaconto personale che esistono ancora brave persone».


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