Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli e Varigotti ricordano l’on.Fumagalli e la sua creatura ambientalista ‘Tre terre’. E lettera a Gambetta di un lettore


L’On. Ombretta Fumagalli Carulli non è più fra noi. Personalità con spiccata capacità organizzativa, innamorata della casa adiacente al mare nel centro storico di Varigotti, dove trascorreva le vacanze con il marito, aveva creato ‘Le Tre Terre’, associazione ambientalista per la valorizzazione / conservazione /protezione del territorio comprendente Noli – Manie-  Varigotti con Lei Presidente. Leggi a fondo pagina la lettera di un lettore.

di Carlo Gambetta

L’on. Ombretta Fumagalli Carulli

Iniziativa talvolta contestata (senza prove), ma che ha visto l’Onorevole sempre impegnata in prima persona sin che ne ha avuto la forza fisica: questo sino a pochi anni fa, quando ha lasciato la Presidenza.
Ogni anno in agosto, presso la sua abitazione (ultimamente presso la scuola di Varigotti), il Comitato si è sempre riunito per valutare l’esito delle iniziative intraprese e quelle future.
Personalmente ho avuto il piacere di parteciparvi, ed in occasione di una di queste avevo chiesto, ed ottenuto, attorno agli anni 2010, una visita congiunta dall’alto della collina sovrastante il  sito dell’allora proposta di porticciolo turistico Noli Spotorno.  Ricordo che assieme al marito ed a uno dei due figli, constatando la distruzione della prateria di poseidonia che si sarebbe creata all’ambiente marino con la costruzione del porto, concordò con le iniziative intraprese per impedirne la realizzazione.

Alla famiglia le mie sincere condoglianze e la speranza che la comunità locale non dimentichi e tenga conto della sua coerenza di vita.

IL RICORDO PUBBLICATO DA IL MESSAGGEROOmbretta Fumagalli Carulli, prima donna docente di diritto canonico, più volte sottosegretario, è morta a Milano a 77 anni compiuti da pochi giorni. Era malata da tempo. In parlamento entrò per la prima volta nel 1987, eletta nelle file della Dc come deputato. Divenne sottosegretario alle Poste nel governo Ciampi, aderì nel 1994 al Ccd e fu rieletta alla Camera nelle liste di Forza Italia diventando sottosegretario alla Protezione Civile nel primo governo Berlusconi.

Eletta al senato, nel 1997 passò a Rinnovamento Italiano di Lamberto Dini e divenne nel 1999 sottosegretario all’Interno del governo D’Alema e sottosegretario alla Sanità nel governo Amato II. Terminata l’attività parlamentare, nel 2001 tornò all’attività di docente all’Università Cattolica di Milano e nel 2003 fu nominata da Giovanni Paolo II Accademico Pontificio presso la Pontificia accademia delle scienze sociali.

Il cordoglio di Pier Ferdinando Casini- «Sono molto dispiaciuto per la scomparsa di Ombretta Fumagalli Carulli con cui ho condiviso un lungo cammino nella politica democratico-cristiana. Giurista di grande qualità, espressione profonda del cattolicesimo liberale, Ombretta è stata anche esponente di primo piano nei governi, svolgendo i suoi incarichi con intelligenza e senso dello Stato. Alla famiglia vorrei indirizzare i sensi del mio più profondo cordoglio». Lo scrive in una nota Pier Ferdinando Casini. 

ERA NOVEMBRE 2011, CARLO GAMBETTA SCRIVEVA –

Noli, tra il lugubre ‘bau-bau’ dei soliti tre noti
almeno mi rallegra il messaggio dell’on.Carulli
“Ci batteremo per riavere i nostri cicciarelli” 
Noli – Questo il messaggio che ho ricevuto dall’ On. Ombretta Fumagalli Carulli : “A Roma ho incontrato il Presidente Commissione Agricoltura del Senato Sen. Scarpa Bonazza. Gli ho ricordato di inserire la deroga per “cicciarelli” nell’approvare la  direttiva europea. Lo farà entro Dicembre.  Anche il nostro Consigliere Angelo Ferrari (Direttore  Istituto Zooprofilattico di Genova) ha presentato con  successo  il nostro progetto su pesci e biodiversità in Australia ad un importante meeting.  W le tre terre!. Ombretta Fumagalli Carulli”. 
Grazie Onorevole. per l’incisivo intervento che, sono certo, renderà giustizia alla centenaria attività peschereccia nolese. Indiscutibile attività compatibile con l’ambiente sottomarino  e quindi ecologicamente valido, turisticamente di interesse primario educativo oltre che promozionale, economicamente indispensabile per chi ha ereditato questo tipo di lavoro e per i giovani che intendono proseguire nel rispetto delle regole degli “Statuti”, vanto della nostra “Repubblica”. Non ho nessuna difficoltà a credere che la Comunità Europea, proprio nelle spirito delle sue prerogative, sarà ben lieta di concedere ciò che è stato ingiustamente alienato, compreso la possibilità di pesca con la sciabica da terra.

Martedi 29/11/2011 ho ascoltato le “Comunicazioni” al primo punto all’ o.d.g. del Consiglio Comunale di Noli.  Da qualche anno le “Comunicazioni” vertono esclusivamente sui due cantieri a cielo aperto di Via Belvedere e di Via IV  Novembre.

Via Belvedere.  Così si dice: attraverso il Curatore si stanno ultimando i lavori di messa in sicurezza.  Anche il Capo Gruppo di minoranza Dott. Niccoli l’ha presa in ridere, sussurrando qualcosa come “siamo alle solite”, “nessuna  novità”.  E no, per bacco, la novità questa volta c’è.  “Gli abbiamo messo paura di chiudere, per cui si stanno muovendo”...  La popolazione è invitata a vedere come proseguono questi ultimi lavori di messa in sicurezza da un mese a questa parte. Tra qualche giorno, intanto, il 14 di Dicembre, scade il secondo anniversario dei risultati  catastrofici della scelta guidata dall’ormai famoso e ‘potente’ trio Rossello – Penner–Repetto  per ottemperare ai parametri precedenti ( quelli proposti dal ‘benemerito’ Niccoli). Risultato: nulla di nuovo sul cratere a nord dell’ex  area ferroviaria di Noli.  Tranne un bau bau in più.

Via IV Novembre.  Tutto è fermo perché un Presidente si è dimesso.  Tutto era pronto per la deviazione stradale ed ultimare i lavori di messa in sicurezza del Rio Sradella….e adesso aspettiamo …  Aspettiamo sino a metà settimana per leggere sul quotidiano “La Stampa” di un ultimatum… altro bau bau.  Anche Niccoli è un pò impazientito in Consiglio.  Molto educatamente fa notare che “adesso basta”.

Trovare qualche altra soluzione…agire in proprio come Amministrazione Comunale…   “Non si può” risposta del Sindaco .  Ragion per cui: nulla di nuovo sul cratere del fronte a  sud di Noli.  Debiti e disagi infiniti per conduzioni sbagliate.  A nord come a sud

 I tre comandanti (“c” minuscola) che ci hanno proposto  una “Noli che cambia” e che hanno illuso anche uno come me , volendo, invece, a tutti i costi proseguire nel completare, quindi condividendo e non contestando, correggendole eventualmente, le sciagurate scelte speculative di Niccoli, (le varianti del 2007 parlano chiaro), in attesa di decidere cosa  e come dare ANCORA  del nostro patrimonio (dato loro in affido, con la fiducia, per dieci anni), dimostrano la loro incapacità gestionale. Guardandosi silenziosamente, alzando leggermente il capino insaccato tra le spalluccie.  Modo soft per non ammettere il fallimento.  In totale sono passati dieci anni da quando l’area  ferroviaria, invece di essere portatrice di benessere, cultura oltre che rispetto ambientale, rispecchia il complesso dei “valori” degli amministratori che ci siamo scelti.

Da “La Repubblica” di mercoledì 23/11 : “I titolari  degli stabilimenti balneari ieri mattina hanno manifestato in consiglio regionale per chiedere l’appoggio locale  contro le norme europee sulle gare per le concessioni. Il consiglio ha approvato all’unanimità un documento che invita la giunta a chiedere  all’Unione europea una deroga . 

I balneari hanno anche ottenuto che il consiglio, sempre all’unanimità, votasse un secondo documento che impegna la giunta a rifondere gli stabilimenti per i danni subiti con le recenti mareggiate.  Ritengo opportuno riportare su Trucioli “la protesta” in modo tale che ciascuno dei 400/500 lettori settimanali del blog che dimostrano costante e paziente interesse al territorio ed alle vicende di Noli sappiano, conoscano la forza dell’organizzazione.

Quella che manca alla locale Cooperativa Pescatori “Luigi Defferrari”, ad esempio.  Pensate che bello non avere più folkloristiche barche sulla ex spiaggia dei pescatori.  Aprire il libero mercato per investimenti  balneari, incentivi per il turismo con ristoranti sul mare. Cucina con pesce congelato o surgelato. Sale con vecchie fotografie a ricordo delle retate di “Zerli” appese alle pareti.   Il pesce preistorico  che intanto già oggi non posso più mangiare perché non catturabile con la centenaria rete .  Altro museo visitabile: quello della  lavorazione del pesce in località Voze.   E’ “Noli che cambia”.

Noli ha chiesto la “calamità”per i danni subiti a seguito della mareggiata.  Sulla passeggiata  si sente “mormorare” (personalmente ho il coraggio di scriverlo  e…ciascuno poi giudichi, Amministratori pubblici compresi) : “il mare si riprende quello che è sempre stato suo”.  Allusioni? Certo.  Evidenti? altrochè.

Con quale coraggio e spudoratezza si chiedono  pubblicamente danni sia privati che pubblici al solo pensare: “chi è causa del suo danno pianga se stesso?”. Molto semplice: fanno tutti così.. Strutture balneari costruite senza tenere in considerazione la forza dirompente del mare, autorizzate da Comune e Regione;  ripascimenti sconsiderati che intasano gli sbocchi a mare delle acque piovane sulla spiaggia nolese in fase  di erosione.  Intanto il “pantalone nolese”, al termine di ogni onda che raggiunge lo scivolo  della passeggiata, paga per i mezzi meccanici ed uomini del Comune impegnati.  Osservare per credere.  Ed io che non ci sto, subisco comunque.  Neanche mi consola il fatto di non essere il solo.

Carlo Gambetta

4 dicembre 2011

DALL’ARCHIVIO DI TRUCIOLI.IT

SULLA SPIAGGIA DI VARIGOTTI

LA LETTERA – Gentile Gambetta, assisto da anni al continuo decadimento delle attrattive e bellezze di Noli in parte dovute a trascuratezza e miopia: chiusura dei negozi storici sostituiti da ristoranti di dozzinale qualità (passati i tempi che si partiva da Torino per degustare le specialità del golfo) , l’area del sedime ex ferrovia ridotto da un capo all’altro del paese ad interminabile e squallido parcheggio mangiasoldi che sovrasta e non valorizza l’area archeologica e san Paragorio, la passeggiata che si conclude davanti a Monique (proseguirla no?), la piazza davanti alla chiesa di san Francesco pavimentata con porfido per poi ridurla a parcheggio, la chiesa stessa che a due passi dal un resort stellato minaccia crolli ( c’è persino attivo il bonus facciate), anche le passeggiate nell’entroterra hanno sentieri impraticabili per la mancanza di manutenzione delle fasce e terrazzamenti. peccato per Noli e per questi mugugni, ma noi foresti con seconde case, a parte pagare i servizi di noli con l’Imu, non possiamo fare altro.
Un saluto, Leonardo Mastrippolito


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C.Gambetta

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