A causa dell’aumento dei contagi Covid e delle conseguenti restrizioni, l’Assemblea antifascista e antirazzista di Villapiana e l’Anpi sezione di Villapiana hanno deciso di rinviare a data da destinarsi la Passeggiata antifascista che era in programma per sabato 17 ottobre con partenza dai giardini di via Verdi.Leggi anche la riflessione del politologo savonese Franco Astengo. Come sarà Savona post Covid ? Cambieranno sicuramente alcuni paradigmi di fondo. E quali ? Leggi infine il comunicato dell’Associazione Laboratorio Per Savona 2021: ad oltre due anni dal riconoscimento ministeriale i risultati ottenuti con l’Area di crisi complessa sono un sostanziale flop. E un consuntivo industriale – occupazionale assolutamente inadeguato rispetto alle previsioni.
COMUNICATO STAMPA- Tutta la cittadinanza è invitata, ovviamente nel rispetto delle disposizioni anti-Covid: per questo motivo gli spostamenti saranno autogestiti dai partecipanti.
L’appuntamento è alle ore 10 ai giardini di via Verdi e sono previste cinque tappe, una per ciascuna delle lapidi presenti nel quartiere per ricordare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà. La passeggiata durerà circa un’ora lungo un percorso ad anello tra via Verdi, via Firenze, via Corridoni, SMS XXIV Aprile.
Il senso di questa iniziativa – spiegano gli organizzatori – è innanzitutto recuperare un momento di condivisione malgrado le restrizioni dovute al Covid che ci hanno costretto a rinunciare alla consueta festa di inizio autunno. Non rinunciamo però al nostro impegno per il quartiere e alla nostra lotta contro la presenza di una sede fascista in via San Lorenzo.
Siamo più che mai convinti che Casapound sia un’organizzazione eticamente e legalmente al di fuori di ogni tollerabilità in un paese civile. Lo confermano la recente sentenza nei confronti di Alba Dorata in Grecia e il processo in corso a Bari contro Casapound, che con Alba Dorata è affiliata da molti anni. Senza dimenticare che esponenti di Alba Dorata Italia e di Casapound sono stati candidati in partiti italiani come Fratelli d’Italia e Lega. Chi sostiene che il neofascismo non sia una minaccia per la nostra società è in evidente malafede e deve essere contrastato.
Assemblea Antifascista e Antirazzista di Villapiana in collaborazione con Anpi sezione Villapiana.
Ormai siamo alla vigilia di un importante turno di elezioni amministrative e ci troviamo ancora nel pieno dell’emergenza sanitaria. Nella primavera si dovrebbe votare a Roma, Torino, Milano, Napoli, Bologna ma anche a Benevento, Varese, Trieste, Novara e in altre città capoluogo compresa Savona. Si sono già avviate le schermaglie tra le forze politiche, si anticipano candidature, si prefigurano modelli di alleanza.Però sembra in ritardo una riflessione complessiva su come potrà prefigurarsi l’orizzonte di una Città post – emergenza sanitaria, presunto che fra 6-7 mesi possa essere possibile dichiararsi in una condizione del tipo appena indicato. Sicuramente, in allora, saranno cambiati alcuni paradigmi di fondo:
1) La questione sanitaria risalterà al primo posto nelle preoccupazioni dei cittadini. Emergeranno allora problemi fin qui assolutamente trascurati: la territorialità dei presidi, la specializzazione delle strutture, la capacità del “pubblico” di far fronte a una richiesta sicuramente mutata nella qualità e nella qualità;
2) Temi come quelli della diffusione dello smart – working , dell’agibilità della rete, dei trasporti urbani porranno il tema di un nuovo rapporto tra la metropoli e la periferia. Intendendoci bene: per periferia non si intendono i grandi agglomerati ai margini delle concentrazioni urbane, bensì le medie e piccole città di provincia che dovrebbero attrezzarsi proprio per essere sede ideale delle quote di lavoro che si sposteranno stabilmente a distanza;
3) Sono dunque in atto fenomeni che richiederanno profonde trasformazioni proprio nella capacità d’indirizzo nel governo della cosa pubblica. Sviluppo alcuni esempi: lo spostamento “fisico” nella possibilità di utilizzo di servizi sociali; l’innalzamento di qualità nella sostenibilità ambientale dei centri urbani (riscaldamento, traffico); l’adeguamento dei centri storici alle esigenze di un turismo di qualità e dimensione diversa rispetto a quello rutilante del consumismo di massa; un tipo di ristrutturazione urbana per costruire un’offerta di case in modo tale da rendere appetibile la possibilità di trascorrervi molto più tempo di quanto non fosse in passato; un’attrezzatura culturale e sociale adeguata a una inedita offerta di tempo libero; la fluidità dei trasporti collettivi; l’equilibrio tra il centro e le periferie cittadine.
Ritorno su di un argomento già affrontato in passato :prima di tutto dobbiamo tornare a considerare la città come “ la nicchia ecologica della specie umana”. Storicamente possiamo dire che la Città ha offerto grandi occasioni di evoluzione nella relazione tra ambiente e rapporti sociali, di fruizione degli strumenti di conoscenza, di avanzamento tecnico e scientifico.
In seguito sono state assunte scelte al riguardo delle quali non è possibile nasconderci dietro a un dito : non è possibile che la Città continui a pensare a sé stessa come ripiegata attorno ad espressioni di consumismo irragionevole che hanno causato, prima di tutto, un deperimento crescente dei nostri beni collettivi.
Non basta tornare a recitare vecchi slogan, del tipo : “La Città a misura di…”; sono cambiate troppe cose in una misura molto profonda.
Così ho cercato soltanto di enucleare alcuni punti di carattere generale che dovrebbero essere ricordati, al fine di stimolare una volontà di cambiamento in forze determinate e capaci di costruire una consapevolezza circa la necessità di avviare una nuova costruzione d’identità.
Franco Astengo
Da ‘Associazione Per Savona 2021’
COMUNICATO STAMPA AREA DI CRISI COMPLESSA E RUOLO DEL COMUNE DI SAVONA
L’Associazione Laboratorio Per Savona 2021, ad oltre due anni dal riconoscimento ministeriale, ritiene che i risultati ottenuti con l’area di crisi complessa, rappresentino un sostanziale flop e un consuntivo industriale e occupazionale assolutamente inadeguato rispetto alle previsioni.
A parte i ritardi accumulati nella disponibilità dei finanziamenti ministeriali al Sistema delle imprese savonesi, lo strumento della Area di Crisi Complessa ha completamente bucato l’obiettivo della attrazione di investimenti e l’insediamento di nuove imprese.
In questo quadro le nuove assunzioni previste (circa 600) sono del tutto insufficienti e rappresentano una goccia del mare magnum di perdita di occupazione nell’area negli ultimi 5 anni.
L’Associazione Laboratorio Per Savona 2021 ritiene prioritario e strategico cambiare e innovare in corsa il ruolo del Comune di Savona nella politica industriale e nella gestione dei multiservizi
“comprensoriali”. Va, in buona sintesi, ripensato e rilanciato il ruolo del Comune di Savona nella cosiddetta “area larga” o di livello “comprensoriale”. La gestione o meglio la referenza della politica industriale e dei servizi di area, non possono più essere lasciati nella disponibilità esclusiva del Comune di Vado Ligure.
La nuova Governance del Comune di Savona si deve riqualificare da un lato nel possibile negoziato aggiuntivo (nuovo) degli accordi di programma realizzati con Ministero e Regione; e, dall’altro si dovrà qualificare soprattutto nella trattativa con il Governo e la Regione sulle nuove risorse indotte dal Recovery Fund.
Per la Presidenza della l’Associazione Per Savona 2021
Bruno Spagnoletti e Milena Poletti