Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Io, don Farinella, ho deciso per chi votare
Ma don Suetta vescovo: ‘In gioco i valori di civiltà e identità cristiane’. Endorsement a Salvini? che nel comizio imbraccia il rosario


Parole nel comizio e ripetute in Tv, di Matteo Salvini: “…Sono un peccatore, ma orgoglioso di essere cristiano, vado in chiesa tre volte l’anno…perchè non dovrei mostrarmi con il rosario in mano e baciare il crocifisso…! Risponde a muso duro, di chi non porge l’altra guancia del Vangelo di San Luca:”…. pregate per coloro che vi maltrattano, a chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra…”. Don Paolo Farinella, tra i rarissimi sacerdoti che con trasparenza praticata pubblica il bilancio (entrate, uscite e relative voci) della sua parrocchia, scrive sul suo sito internet: “Non basta votare, bisogna conoscere, informarsi e decidere….ecco perchè e chi voto”. Sull’altro versante della Riviera il vescovo di Ventimiglia e Sanremo, Antonio Suetta, loanese, che deve aver sempre considerato inopportuno rendere noti i bilanci (da economo della diocesi di Albenga – Imperia ha lasciato una voragine di 6 milioni di € e forse sappiamo quale strada abbiano in gran parte preso), viene additato, per le sue dichiarazioni, a simpatizzante salviniano.Sarà davvero un ‘condivisore’  delle tesi molto radicali del leader, in politica attiva, dal 1990, amico di Putin e di Trump, osannato con qualche ragione da chi non condivide l’accoglienza dei migranti, vista la sorte che tocca alla stragrande maggioranza di loro sul territorio italiano, alla luce di quanto si vede ed accade, non c’è da stupirsi faccia presa nel popolino’ prima gli italiani, prima l’Italia, non ai migranti che delinquono. Abbiamo già tanti problemi di legalità e sicurezza, non è di grande aiuto alla causa di certo buonismo dell’accoglienza trovarci 34 mila detenuti stranieri su 63 mila, con l’obiettiva difficoltà degli arresti domiciliari a chi non ha neppure da dormire. E nonostante tutto difficile condividere l’azione dei fautori che di fatto provocherebbe il mancato soccorso in mare riconosciuto dalla Carta dei diritti dell’Uomo che anche l’Italia ha sottoscritto. E in questa realtà esiste pure uno scenario poco fantapolitico: più migranti e sbandati sulle strade, più reati per assenza di prevenzione sul territorio, più si accresce il malumore ed il malessere dei cittadini, degli elettori. Un sorte di effetto domino.
ELEZIONI EUROPEE 2019, HO DECISO DI VOTARE E ANCHE PER CHI… NON BASTA VOTARE.

BISOGNA CONOSCERE,  INFORMARSI E DECIDERE

Don Paolo Farinella

Rispondo alle numerose richieste di una mia valutazione sulle elezioni europee di domenica 26 maggio 2019.
Il mio silenzio di questi mesi ha indotto più d’uno a pensare che fossi disinteressato da queste elezioni.

Sono annientato perché non è questa l’Europa che ho sognato e per la quale ho impegnato me stesso.

Sono arrivato alla conclusione che senza Europa o scadendo ai suoi margini demenziali, il futuro è segnato dalla povertà e dalla inesistenza.

Oggi più che mai occorre pensare con la testa, con radicale decisione e non votare a caso o con la pancia che ha sempre prodotto danni enormi.  Per questo occorre scegliere persone

– competenti

– esperte

– conosciute (possibilmente)

– e con programmi fattibili.

Per mia fortuna nella Circoscrizione di Nord-Ovest ne conosco tre che rispondono a questi requisiti e che stimo.

Io li voto, cercando così di portare in Europa Scienza, Conoscenza, Etica, Esperienza

Nell’allegato (vedi sotto il bottone: “Ecco perché e chi voto”) offro una mia breve riflessione sulle ragioni della necessità di votare e anche i nomi che ho scelto, dopo attenta ricerca.

Spero che ognuno si fermi un momento, rifletta, s’informi e voti consapevolmente. E’ ancora tempo di Resistenza, di Umanità, di Scelte, di Etica. Possiamo imporre una svolta, non abdichiamo da noi stessi e dalla nostra sovranità democratica.

In gioco non vi sono cosucce da poco, ma IDEALI E possono difendere, anche a costo della vita,

In gioco c’è la nostra Civiltà solidale, e il domani che è già cominciato dei vostri figli e dei nostri nipoti.

Con la nostra scelta possiamo segnare un futuro oppure possiamo operare una strage del nostro stesso sangue.

“Qui si parrà la nostra nobilitate” (Dante, Inf. II,9) Ecco perché e chi voto

Paolo Farinella, prete

DICHIARAZIONI E PRESE DI POSIZIONE DEL VESCOVO SUETTA GIA’ PARROCO A BORGIO VEREZZI, ONEGLIA DOVE è STATO CAPPELLANO DEL CARCERE, ECONOMO DELLA DIOCESI CHE HA SOSTITUITO MONSIGNOR FIORENZO GERINI CHE I BILANCI E LE FINANZE DELLA CURIA LE AVEVA SEMPRE AMMINISTRATI, CON RISERVATEZZA, MA ALTRETTANTO RIGORE NELLE VOCI DI SPESA. UNA VORAGINE DI DEBITI E’ VENUTA INVECE ALLA RIBALTA CON L’ARRIVO DEL NUOVO VESCOVO, MONSIGNOR BORGHETTI, CHE HA EVITATO  DI RIVELARE AI CRONISTI QUALE FOSSE L’ORIGINE DEL ‘BUCO’ CON IL RISCHIO DEL DISSESTO QUALORA LA – LE BANCHE CREDITRICI AVESSERO DECISO  IL RIENTRO DAI FIDI

LA REPUBBLICA DEL 22 MAGGIO…A FIRMA DI MARCO ANSALDO

Per trucioli era stata la foto della settimana: il neo vescovo Antonio Suetta e il dr. Eraldo Ciangherotti (aprile 2014), l’esponente più popolare del popolo del centro destra albenganese, fans convinto di Berlusconi, a lungo in predicato per ‘trasferirsi’ nella Lega savonese, pare però non fossero entusiasti, avrebbe fatto parecchia ombra ai ‘parvenu’ in carriera

…..Monsignor Antonio Suetta, già sotto i riflettori la scorsa settimana per avere criticato, in una lettera ai fedeli, la “tolleranza interreligiosa”, da lui definita come “singolare“, e rivendicando identità cristiana e sovranità, ieri è tornato all’attacco. “Dal mio punto di vista non trovo nulla di blasfemo o irrispettoso nel gesto del ministro che si professa credente – ha detto in un’intervista al quotidiano Qn – Parlava di Europa, ha baciato il rosario e invocato la benedizione di Dio e dei santi. È perfettamente compatibile con i convincimenti che dice di avere”. Nel pomeriggio, a Roma per l’assemblea della Cei, il vescovo che da anni vive alla frontiera italo-francese di Ventimiglia dove il problema dell’emergenza umanitaria è caldissimo, aggiungeva: “Bene l’accoglienza, ma i migranti vanno aiutati anche a casa loro. Come affermava anche Benedetto XVI, prima del diritto a emigrare c’è il diritto a non emigrare”. Schierandosi così, con un doppio colpo, dalla parte dello slogan “aiutiamoli a casa loro” caro alla destra più rigida, e sul fronte contrario a Papa Francesco. Nessuno dunque si stupisce più se oggi, all’interno della Chiesa e dello stesso Vaticano, la battaglia contro il Pontefice argentino (non a caso fischiato nel sabato leghista convocato a Milano da Salvini) sale di tono giorno dopo giorno.
Con le sue dichiarazioni, il vescovo Suetta si pone così in modo esplicito contro le affermazioni fatte dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, il braccio destro del Papa, che aveva commentato il gesto del ministro dell’Interno: “La politica partitica divide, Dio invece è di tutti. Invocare Dio per sé stessi è sempre molto

Non solo amicizie e fraternità a destra, monsignor Suetta saluta affettuosamente Carlo Scrivano, già assessore provinciale con il centro sinistra, oggi tra gli strateghi della campagna elettorale di Luigi De Vincenzi sindaco di Pietra Ligure e punto di riferimento per Comunione e Liberazione nel ponente savonese

pericoloso”. Un intervento deciso, quello di Parolin, dettato da ragioni diplomatiche nei confronti di un Paese (l’Italia) altro rispetto al Vaticano, e da motivi di difesa verso Casa Santa Marta, il quartier generale di Francesco. Con Jorge Mario Bergoglio protetto anche dagli interventi del suo consigliere principale, il direttore della rivista gesuita “La Civiltà Cattolica”, monsignor Antonio Spadaro.

……Le affermazioni di Suetta portano imbarazzo pure nella Cei, riunita a Roma. Dove nella sua prolusione il presidente dell’organismo episcopale, cardinale Gualtiero Bassetti, ieri ha riservato una stoccata a Salvini: “Attenzione: non si vive di ricordi, di richiami a tradizioni e simboli religiosi o di forme di comportamento esteriori!”. I vescovi italiani mostrano di non apprezzare le ostentazioni di Salvini che giura sul Vangelo e brandisce il rosario dicendo e facendo ciò che la Chiesa, sotto la guida di Bergoglio, non direbbe e farebbe mai.

….. e in tutta la regione continuano a esserci molti sacerdoti che, dopo il rosario nelle mani di Salvini, si ribellano a chi fa un uso politico della religione e di Dio. Però le sacche di resistenza contro l’arcivescovo Bagnasco e il Vaticano attuale restano e anzi alzano la testa. Il risultato è quello di una Chiesa in grave disagio.

ALBENGA A DUE SEMINARISTI IL MINISTERO DEL LETTORATO

La scorsa domenica 12 maggio, presso il Santuario diocesano di Nostra Signora di Pontelungo, durante la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Guglielmo è stato conferito ai nostri seminaristi Andrea Allegro e Giacomo Porro, il ministero del lettorato, mediante il quale la Chiesa conferisce loro ufficialmente il mandato di proclamare la Parola di Dio durante l’assemblea liturgica. Erano presenti i famigliari dei seminaristi, il rettore del seminario, alcuni parroci della nostra Diocesi, oltre al padre spirituale del seminario di Genova accompagnato da alcun seminaristi dello stesso seminario.

 


Avatar

Trucioli

Torna in alto