Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il prete. Bambini e adolescenti scrivono Poesie, mentre i grandi fanno guerre


In un tempo di rimbecillimento collettivo che stimola e fomenta la superficialità, l’ignoranza e l’ammasso dei cervelli nei magazzini dei cosiddetti «Social», strumenti del neocapitalismo per addormentare ancora di più le coscienze e spegnere i sogni, sorge Matilde.

di Paolo Farinella, prete

Una signorina di anni 10, V classe elementare della Scuola Beata Maria De Mattias in Sora (Frosinone) che ci riporta tutti alla realtà della fantasia poetica. Giocando e saltellando da stella a pianeta con «capriole fatte senza mai cadere a terra»,  Matilde «in un brillio di pianeti / nel blu più scuro dell’infinito», vola con «i miei pensieri scritti su fogli bianchi»: TESTO DELLA POESIA A MINUTI 7,57 (registrazione completa: minuti 10,39).

Mentre la Scuola langue e piange sulla tomba di Dante, una Signorina di 10 anni ci sveglia dal torpore e come l’angelo di Pasqua ci annuncia che è possibile risorgere, è possibile rinascere, è possibile volare, ma anche abitare «l’amor che move il sole e l’altre stelle»… solo se pensiamo, se sogniamo, solo se siamo capaci di visitare il cosmo della fantasia, l’unico dove non vi sono guerre e morti su morti, l’unico dove la Pace è la sola realtà possibile, l’unico dove ogni diversità è identica e uguale, senza differenze, senza pretese di primazie e presunti primati.

Grazie, Matilde, per averci regalato il mondo più umano possibile, che solo gli altri e le «sfere luminose» possono garantire, dal momento che possiamo raggiungerle tutti, senza nemmeno pagare il biglietto a qualche riccone americano.

Dalla Poetessa Matilde possiamo imparare a volare per essere capaci di vivere con i piedi per terra che solo i sogni rendono più vera e reale. Che bello, se bimbi e adolescenti potessero governare l’Italia, l’Europa e il mondo senza la meschinità, arte in cui gli adulti sono maestri degeneri.

Con Matilde a Ravenna vi erano molti altri bambini e adolescenti, tanti! Finché vi sarà una sola bambina e bambino o un o una adolescente, «è segno che Dio non si è ancora stancato dell’umanità» (Tagore).

Buona lettura, buona traversata spaziale, buon ritorno alla vita reale della Poesia.

Nota filologica- Poesia viene dal greco poiéō che significa «io faccio, io creo, io invento», ma anche «io sogno, io modello». Il/la Poeta è colui che crea, sogna, descrive e modella mondi ancora sconosciuti, ma che egli/ella anticipa prima di tutti gli altri. Il/la Poeta abita già cieli e terre nuove dove gli altri arriveranno comodamente in ritardo, quando tutto sarà stato dissodato e predisposto. Il/la Poeta è il futuro del presente, la realtà anticipata, intuita, sognata e già vissuta. Il/la Poeta è il vero scienziato della vita.

Paolo Farinella, prete


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P. Farinella

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