Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Nuova ‘legge bavaglio’. Raccolta firme. Che fanno i sindaci e non solo del territorio. Nessuno li intervista?


«No alla nuova legge bavaglio»: al via una raccolta di firme. È possibile sottoscrivere la petizione, lanciata dalla Rete NoBavaglio e già appoggiata anche da numerose associazioni, sul sito web change.org. La Fnsi invita tutti a firmare. Che fanno i sindaci, gli amministratori pubblici, i rappresentanti di categorie, i politici del territorio ponentino ? Tacciono o nessuno li intervista?

Claudio Vimercati (a sn) con l’ex capo della redazione Gianpaolo Carlini

NOTA DI TRUCIOLI.IT – Lo scorso numero abbiamo elencato (titolo “Un ricco armatore italo-svizzero interessato a rilevare Il Secolo XIX. In redazione (centrale e provinciali) 11 pensionamenti, 5-6 regolarizzazioni”) i colleghi professionisti che andranno in pensione.  Abbiamo dimenticato Claudio Vimercati, nato a Savona  l’11 luglio 1961, redattore a La Stampa redazione di Savona dove ha fatto una silenziosa ed impegnativa gavetta. Un giornalista serio e scrupoloso, mite e che consumava la suola delle scarpe occupandosi della cronaca nera soprattutto. Oltre al Pronto Soccorso e posto di Polizia del San Paolo. Un cronista vecchio stampo, si direbbe oggi, che non ha mai sgomitato, ma attento a dare la caccia alle notizie.

Riportiamo il testo pubblicato il 25 gennaio 2024-….Nel frattempo nella redazione centrale del più diffuso quotidiano ligure è in programma un intervento di ‘regolarizzazioni’  e sfoltimenti redazionali. Ovvero pensionamenti, ‘cassa integrazione’ (?). Tra nomi di capi e redattori: Onofrio, Albanese, Pettinaroli, Costa, Galeotti, Plebe, Pin, Donzella, Raffa, Bracco (lavorava alla redazione La Stampa di Torino, dopo l’unificazione dei due quotidiani nelle cronache provinciali liguri).

La più ‘colpita’ appare la redazione di Chiavari che con Savona, nei tempi di maggiore diffusione del giornale 140-180 mila copie vendute nelle edicole, erano trainanti in termini di copie. Chi non ricorda i capi redazione storici come Federico Canale e Paolo Cavallo. In complesso le ‘uscite’ dovrebbero essere 11  a fronte di cinque ‘regolarizzazioni’ di chi già opera praticamente a tempo pieno. Tra chi aveva raggiunto la pensione anche il compianto Giovanni Ciolina vice dopo l’unificazione Secolo XIX-Stampa nella redazione di Savona. Quindi il totale avrebbe dovuto essere di 12 (uscite) e 6 (entrate). In quel caso potrebbe essere ‘regolarizzata’, dopo una lunga attesa e ripetute promesse (vedi precedente direttore) la ‘mastina’ Silvia Campese (Savona).

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2/Nasce una nuova iniziativa per opporsi al divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare e i contenuti fino alla fine dell’udienza preliminare, previsto dall’emendamento proposto dal deputato di “Azione” Enrico Costa e che nei prossimi giorni potrebbe ottenere l’ok definitivo al Senato: si tratta di una petizione che è possibile firmare sul sito web change.org, con la quale si chiede al Parlamento di non approvare il testo e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di non firmare il provvedimento eventualmente varato.

L’appello è rivolto «al mondo dell’informazione, della cultura, della società civile, ai sindacati, alle reti sociali, a tutti i cittadini che hanno a cuore la libertà d’informazione e il diritto di essere informati».

La raccolta firme, che sostiene la mobilitazione di Fnsi, Usigrai e Ordine dei giornalisti, e che è stata promossa dalla Rete NoBavaglio, ha già raccolto l’adesione dell’Associazione Articolo21, Libera lnformazione, Cgil, Arci, Libera, Legambiente Libertà e Giustizia, Ordine dei giornalisti del Lazio, Associazione Nazionale Giuristi Democratici, Collettiva, MoveOn Italia, Associazione Stefano Cucchi, Free Assange Italia, Coordinamento per la democrazia costituzionale, Udu Roma, Gay Net, Stampa Critica, Assopace Palestina, Fillea Cgiil Roma Lazio, Anpi G. Matteotti Flaminia-Tiberina,  Anpi Teresa Noce Fiano Romano, InLiberaUscita, Agenzia Pressenza, Reti di Giustizia, Obct Transeuropa, Associazione Senza Paura, Associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno, Associazione Socio-Culturale Nawroz, Bibliopop, TastoRosso, Uisp, Stampa Romana, Sindacato Cronisti Romani e Giornale Radio Sociale.

La Federazione nazionale della Stampa italiana invita tutti a firmare la petizione sul sito web change.org.

3/Intervista a la Repubblica di Alessandra Costante: “Alla premier dico: faccia una legge europea e moderna sulle concentrazioni editoriali”.

Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, prendiamola da un punto di vista sindacale: perché l’attacco di Giorgia Meloni all’editore di Repubblica e al quotidiano stesso riguarda anche i diritti e il lavoro delle giornaliste e i giornalisti, non solo di Repubblica? «La cosa più sacra dei giornalisti è la reputazione ed è monetizzabile, nel senso che i lettori se si fidano ti comprano>>.

 


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