Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Liguria e i proclami. Decine di città senza Piano regolatore (scaduto). Più volumi e incremento abitativo (Piano casa). Dimenticata da anni una proposta di legge dei Verdi su parchi e giardini


Quante sono in Liguria le città con il Piano regolatore scaduto, anche da 20 anni come a Pietra Ligure che ha per sindaco un ex consigliere regionale del Pd. Chi ricorda, sempre in Liguria, la proposta di legge dei Verdi ĺper nuove regole negli interventi edilizi. “Almeno il 20% della superficie va destinato a parchi, giardini, aiuole”. Previsti incentivi per le amministrazioni “virtuose”

Siamo oltre la metà degli anni 2000. Il gruppo consiliare dei Verdi ha presentato la “Proposta di legge Disciplina delle funzioni in materia di tutela e valorizzazione del verde urbano: la normativa è indirizzata ai Comuni e punta a favorire la creazione di spazi verdi individuando una serie di criteri da rispettare negli interventi edilizi”. La proposta – che riguarda parchi, orto botanici, giardini storici, aree di verde attrezzato, piazze, arredi urbani, aiuole stradali, aree agricole e orti – è stata illustrata dal capogruppo Cristina Morelli e dal consigliere Carlo Vasconi che era Presidente della Commissione Assetto ed Utilizzazione del Territorio.

I contenuti della Proposta di legge- Il documento prevede che i Comuni si dotino entro 36 mesi del Piano del verde urbano, quale strumento di pianificazione che affianca il Piano urbanistico comunale (il Piano regolatore), con l’inserimento di ampie zone verdi nelle aree a elevato inquinamento ambientale, per compensare le emissioni di gas clima- alteranti.
I Comuni, contestualmente al nuovo strumento di pianificazione, sono obbligati a dotarsi del Regolamento del verde urbano, che comprende il censimento del verde e la progettazione di questi spazi con adeguate norme per lavori di ripristino conseguenti a manomissioni, e la procedura per l’affidamento in gestione ai cittadini di aree verdi.
Il Piano garantisce il concorso e la partecipazione attiva dei cittadini, prevedendo forme di affidamento gratuito delle aree verdi, anche attraverso la realizzazione dei cosiddetti orti urbani.
La Regione eroga contributi ai Comuni sia per la realizzazione del Piano del verde urbano che per la redazione del Regolamento.
Tra gli aspetti più significativi è previsto che nei progetti di nuovi insediamenti residenziali e produttivi almeno il 20% sia destinato ad aree verdi.
Il progetto edilizio va corredato dell’ impianto vegetale, che può essere realizzato da un agronomo, tecnico forestale, perito agrario, agrotecnico, a seconda delle specifiche competenze richieste dall’intervento.
Vengono introdotte, inoltre, sanzioni per gli abbattimenti di alberature privi di autorizzazione: sono previste multe da 250 euro fino a 750 euro, esclusi eventuali danni a piante di pregio o monumentali, ovvero casi in cui il valore del danno è calcolato con apposita perizia di un tecnico abilitato. A carico del trasgressore c’è anche l’obbligo di reimpiantare essenze autoctone della stessa specie abbattuta o similare.
L’abbattimento di una pianta dovrà essere preceduto da autorizzazione che dimostri l’effettiva necessità d’intervento.

COSA SUCCEDE IN LIGURIA E IN ITALIA AI NOSTRI GIORNI

UN ARTICOLO DE L’ESPRESSO DEL 5 GENNAIO 2024

 

LO SVILUPPO EDILIZIO DI BORGHETTO S. SPIRITO DOPO GLI ANNI 40 E FINO AGLI ANNI 2000

TRA LE CITTA’ CHE ATTENDONO IL NUOVO PUC. LE SECONDE CASE SONO 11 MILA. C’E’ CHI TIFA PER NUOVE COSTRUZIONI.

Il 7 dicembre 2023 trucioli.it pubblicava un reportage: Liguria, il futuro raso al suolo? Reportage di VanityFair. L’orto a Loano di Paola Cenere.  Non abbiamo ricevuto rettifiche per poi accertare che non si trattava di un orto a Loano, bensì’ a Borghetto S. Spirito e riguardava l’appello di una cugina dell’ex sindaco di Loano, Francesco (Franco) Cenere. (2 mandati da 1993 al 2001 con la Dc e il Polo per le Libertà di Berlusconi)

Paola Cenere resiste nel suo orto minacciato da un palazzone
Chi è l’impresario edile che realizzato l’edificio che ‘minaccia’ un orto famigliare ? Alcune fonti, da verificare, sostengo si tratti della famiglia di un amministratore comunale. Speriamo non sia così. Non tanto per un inesistente abuso quanto per una questione di pubblica moralità in un settore molto sensibile alle ‘sirene’
Villaggio Pineland a Borghetto realizzato anni ’70. Nella parte alta sono rimasti gli scheletri a fare bella mostra. E dimenticati da chi doveva abbatterli. In attesa che l’autorità provveda. Dopo 50 anni.

Avatar

Trucioli

Torna in alto