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Liguria e Basso Piemonte

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Auguri a Toti: da ‘no rigassificatore e felice anno elettorale nuovo’. Ma vince il sondaggio dei ‘sì’ commissionato dal suo Comitato. 2/L’ingegnere ‘tra realismo e speranza. No guerre…pacificazione’


Tra i tanti messaggi augurali che si riceve per il nuovo anno, ne abbiamo scelti due particolarmente significativi e d’attualità. Uno indirizzato al presidente Toti da ‘quelli della catena’ del no al rigassificatore. (Toti però incassa un sondaggio che gli da ragione). 2/Gli auguri dell’ing. Giuseppe Antonio Ozenda: ‘realismo e speranza’.

“La decisione di spostare il rigassificatore di Piombino a Vado Ligure è a dir poco discutibile”, sostiene Maria Angela Danzì, 66 anni, membro del Parlamento europeo dal 2022 per M5S. “I cittadini non lo vogliono perché avrà un innegabile impatto sul turismo ma anche perché danneggerà diversi siti Natura 2000, quelli protetti dall’Unione europea per salvaguardare la biodiversità”.

Su questo progetto, infatti, sia Ispra sia l’Istituto Superiori di Sanità hanno messo in luce alcune criticità in materia di sicurezza ambientale e sanitaria.

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha messo nero su bianco una serie di criticità: per esempio ha dichiarato l’attuale studio idrodinamico “insufficiente”, tenuto conto del contesto ambientale particolarmente esposto a mareggiate di grande intensità, facendo riferimento “potenziali eventi di tsunami”. Oppure ha avvertito che “occorre considerare la presenza dell’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi nell’ambito degli studi di alterazione della qualità chimica delle acque derivante da scarichi idrici in fase di esercizio”.

Anche l’Istituto superiore di Sanità ha evidenziato una serie di inadeguatezze di un progetto considerato carente. Così come hanno fatto la Capitaneria di Porto o i Vigili del fuoco.

“Dunque, non un’opposizione populista come dice il presidente della Liguria e commissario straordinario per il rigassificatore, Giovanni Toti”, commenta Danzì, “ma supportata da dati scientifici che dimostrano il rischio per la salute e l’ambiente. E per il turismo e tutti i settori economici del territorio, agricoltura compresa. L’articolo 6 della direttiva Habitat impone all’Italia una serie di obblighi e di procedure specifiche per la conservazione e la protezione dell’area marina protetta di Bergeggi, che si trova nelle vicinanze in cui la nave rigassificatore verrà attraccata. La Commissione deve intervenire, far rispettare i provvedimenti europei e fermare una volta per tutte questo ecomostro che nessuno in Liguria, a parte il Presidente Toti, vuole”, conclude.

Anche il mondo economico savonese ha espresso numerose perplessità sul progetto. Le principali associazioni di categoria di industriali, commercianti e agricoltori hanno messo in evidenza gli effetti negativi, tra gli altri, su “ben tre attività industriali, di cui due di interesse pubblico”, sul comparto agricolo con la “sottrazione di superfici coltivate in modo irreversibile” e, più nello specifico, “sulla vocazione agroalimentare assunta negli ultimi anni dall’area del quilianese”. 

MA TOTI SI AGGIUDICA UN SONDAGGIO CHE HA COMMISSIONATO IL SUO COMITATO/Snam, sondaggio Ipsos su rigassificatore Vado Ligure: favorevole il 60% dei liguri. Per il 51% degli intervistati è un’opera necessaria, mentre per il 9% è indispensabile.

RIPORTA MILANO FINANZA- Il rigassificatore di Vado Ligure «s’ha da fare». Almeno per i cittadini liguri che, a un’indagine di Ipsos, hanno risposto positivamente alla costruzione dell’infrastruttura. È infatti positivo per il 60% dei liguri intervistati il giudizio sul rigassificatore a Vado Ligure: per il 9% costituisce un’opera indispensabile, per il 51% è necessaria.

Favorevoli i giovani. Il 70% conosce la materia- Nel dettaglio, sono soprattutto i giovani under 25 anni a ritenerla un’opera utile. Nel complesso, tra gli intervistati, lo ritengono necessario o indispensabile più gli uomini delle donne. L’indagine realizzata a dicembre, su incarico del Comitato Toti Liguria, mostra anche che il 70% del campione conosce il tema del rigassificatore e del suo spostamento da Piombino alla rada antistante Vado Ligure, mentre il 30% non ne era a conoscenza. In particolare, ne sono a conoscenza il 76% degli uomini intervistati e il 65% delle donne. È maggiormente conosciuto, tra gli uomini, nella fascia di età 45-54 anni e, tra le donne, tra i 35 e i 44 anni.

2/RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Il Comitato Toti non ha voluto dare informazioni ulteriori sul presunto sondaggio sul Rigassificatore a Savona. Sono passate 48 ore dalla prima pubblicazione della notizia senza che sia stato pubblicato sul sito dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni come previsto dalla normativa, per cui Voi come testata giornalistica siete tenuti quindi a rettificare e riportare che secondo l’AGCOM non è un sondaggio ma una semplice manifestazione d’opinione.

AGCOM ci ha risposto:
“…gli obblighi scattano solo ed esclusivamente nel caso in cui i risultati della descritta indagine vengano effettivamente riportati dai media locali: i media dovranno contestualmente pubblicare la nota informativa redatta a cura del soggetto realizzatore del sondaggio entro 48 ore dalla pubblicazione del sondaggio. Le istruzioni per la trasmissione del sondaggio sono disponibili nella relativa sezione del sito web dell’Autorità. Qualora il soggetto realizzatore non sia in grado di individuare tutti gli elementi richiesti, la rilevazione condotta non può essere denominata sondaggio sul mezzo di comunicazione di massa che ne riporti al pubblico i risultati (all’art. 2 si suggerisce la denominazione di “manifestazione d’opinione”).”
La notizia è stata pubblicata e riportata due giorni fa, il tempo è scaduto e sul sito AGICOM non c’è traccia del presunto sondaggio, per cui come testata giornalistica siete tenuti a rettificare e riportare che secondo l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni NON E’ UN SONDAGGIO ma una semplice manifestazione d’opinione.
Rete savonese fermiamo le fonti fossili

3/GLI AUGURI AGLI AMICI DI GIUSEPPE ANTONIO OZENDA DI CARPASIO: ‘TRA REALISMO E SPERANZA’-

Ozenda è nato a Savona nel 1953. Dopo il liceo classico accede agli studi di Ingegneria Meccanica-Gestionale e si laurea. Si è dedicato per un ventennio alla progettazione di Sistemi Informativi Aziendali alla guida della Computer snc, occupandosi poi, con il proprio gruppo di consulenti (Consultum, con sedi a Roma e Savona) di Strategie & Tecnologie d’Innovazione. E’ stato senior partner di EPSA, società con sede a Roma  attiva nel settore dell’Ecologia Applicata. Ora il suo impegno professionale (attuato in varie parti del mondo) consiste principalmente nella definizione di strategie innovative per la riconversione territoriale per minimizzare l’impronta ecologica delle attivit6à umane  e perseguire il benessere senza spreco.


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