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Intervista/ Marco Pastorino operaio e il suo presepe a Vezzi Portio. Un vero capolavoro artistico che rinnova la magia del Natale


A Vezzi Portio, dove la Liguria strizza già l’occhio alla montagna, l’artista e artigiano Marco Pastorino, finalese di origine, rinnova ogni anno la magia delle sue atmosfere natalizie.

 di Ezio Marinoni

Il presepe di Portio si trova quest’anno nell’Oratorio di San Bernardo (1), vicino alla chiesa del S. Sepolcro (2) di Vezzi Portio, dove è nato, visitabile dall’8 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, con apertura nei giorni festivi dalle 15 alle 19.

Il presepe ha origini antiche: è comunemente accettato che la scena della natività sia stata ricostruita per la prima volta nel 1223 da San Francesco d’Assisi, a Greccio, ritenuto il “fondatore” del presepe; l’idea gli era infatti venuta durante il Natale dell’anno precedente a Betlemme.

Il primo presepe con tutti i personaggi risale al 1283, per opera di Arnolfo di Cambio, che scolpisce otto statuine lignee a rappresentare la Natività e i Magi; da allora i presepi si diffondono in Toscana, poi nel Regno di Napoli e in tutta Italia.

Il giorno della inaugurazione, in collaborazione con la Pro Loco e la parrocchia, in un clima festoso, è stato consegnato ai bambini presenti un piccolo regalo, per invogliarli alla frequentazione del presepe, oltre a focaccine castagne con vino, come nella tradizione ligure.

Dall’anno scorso Marco Pastorino è scritto alla Associazione Italiana Amici del Presepio, una delle più importanti a livello nazionale; inoltre, è stato scelto da Fabio Modeo – presepista e commerciante siciliano di riferimento a livello europeo con il suo negozio “diorami e presepi” – come modello di esempio alla sezione tecniche di lavorazione con un suo diorama /riproduzione in miniatura di civile abitazione.

A Vezzi Portio ha allestito un’opera che affascina per la sua bellezza e la cura posta in ogni singolo particolare: nulla è lasciato al caso, tutto è frutto di un lavoro accurato e meticoloso che nasce da passione, ingegno e dedizione.

Del suo presepe, Marco, spiega che “Si tratta di un presepe popolare”, che intende riprodurre il territorio in cui viene creato; per questo motivo ci sono fasce e muretti, case in pietra con i tetti in coppi e le cascine ancora esistenti a inizio Novecento.

L’obiettivo per il futuro è entrare nella lista dei presepi stabili recensiti dall’AIAP (la citata Associazione Italiana Amici del Presepio), aggiungendosi a pieno titolo tra i percorsi di arte da ammirare durante tutto l’anno nel territorio del Golfo dell’Isola.

In una saletta dell’Hotel Zunino, a Spotorno, grazie all’interessamento della receptionist Giorgia, ho potuto incontrare ed intervistare Marco Pastorino, arrivato in un tardo pomeriggio ancora in divisa da lavoro.

Nasce a Finale Ligure, classe 1975, è un operaio edile. Sin da piccolo, con la mamma Fidalma e il papà Luciano, allestiscono il presepe in casa ed è il papà   elettricista a stimolare la sua creatività, inserendo movimenti e macchinari, pompe per farvi girare l’acqua e lui, da bambino affascinato e curioso, inizia a dare il suo piccolo contributo, con la sistemazione di statuine e scenografie.

Al tempo delle scuole medie partecipa alla realizzazione del presepe nella parrocchia di Vezzi San Giorgio, per alcuni anni. Poi c’è una sosta nel suo interesse, qualcosa si ferma, fino al matrimonio: con la moglie Manuela inizia la ricerca di statuine nuove ogni anno, per arricchire il primo presepe in casa.

Nel 2008 arriva la svolta nella sua vita: a causa di un infortunio sul lavoro è costretto a stare a casa per circa sei mesi, durante i quali la sua antica e sopita passione ritorna a bussare alle porte dell’animo. Grazie alla tecnologia e all’informatica, inizia a guardare video del maestro presepista Antonio Pigozzi, e di altri. Scatta il desiderio di creatività e di emulazione: prende in mano un pezzo di polistirene estruso e con un vecchio saldatore a stagno incide il pezzo; dapprima escono solo brutte copie di quello che ha visto fare ai grandi maestri, ma il suo percorso di studio e ricerca è appena iniziato, è un cammino di approfondimento e di conoscenza che va alla ricerca delle radici di se stesso e della tradizione cristiana.

Nel 2017 decide di prendersi cura di una rudimentale grotta fatta di ferri e carta roccia, nella parrocchia di Vezzi Portio, allestita da due amatori locali e si arriva così al primo allestimento del Presepe di Portio.

Nel 2018 si iscrive a un gruppo social che si occupa di presepi; frequenta corsi di presepismo che fanno germogliare il suo lato artistico, anche grazie ad incontri importanti quali Giovanni Rosati ed Ermete Benedetti. Inizia un percorso fatto di soddisfazioni e crescita artistica e personali, proprio con il presepe di Portio. Nell’omonimo gruppo facebook diventa moderatore e poi amministratore, a cui si aggiungerà una pagina instagram.

Ha partecipato a manifestazioni qualificate, come presepista, come la mostra “Presepi dal mondo” a Verona e, in Piemonte, la mostra allestita a Chivasso, nella chiesa di Santa Marta.

Marco Pastorino è inserito sul sito diorama-presepe di Fabio Modeo nella sezione tecniche di costruzione, per un modellino di villetta in miniatura (come anticipato in premessa).

Quale esperto dell’argomento inizia una stretta collaborazione con l’Associazione A.P.T. di Torino (Artigiani del Presepe di Torino) per la realizzazione di corsi teorici e pratici di presepismo. Con il primo corso tenutosi all’Hotel Villa Rina di Spotorno ha rilanciato la cultura del presepe in Liguria, insegnando l’arte presepiale, con l’ausilio di relatori di importanza nazionale come Nicolò Celegato.

In ambito locale, è stato nominato relatore per corsi di presepismo nella Università della Terza Età del Golfo dell’Isola.

Ha creato opere di modellismo come il presepe della Grotta dell’Arma, situato all’interno dell’omonimo ristorante: l’opera conta 3 metri di lunghezza e 90 di altezza, tutto in scala 1:46, e rappresenta l’intero territorio. Grazie a questa installazione entra a far parte della mappa dei presepi stabili d’Italia, creata dall’A.I.A.P.

A Spotorno ha creato il Giardino della Sigògna, che riproduce il giardino all’epoca del suo splendore originale, all’interno dell’omonimo ristorante.

A partire da quest’anno, Marco Pastorino ha spostato il Presepe di Portio nell’Oratorio San Bernardo (1), che gli ha consentito di raggiungere l’estensione di 8,5 m di lunghezza per 2 di larghezza, con effetti realistici di giorno/notte e statue artigianali vestite con stoffa alte 20cm.

Il suo presepe popolare riunisce tutte le tecniche apprese negli anni, colorato con terre naturali anche autoctone, tenute insieme da uno dei leganti più antichi al mondo, la colla di coniglio, che restituisce colori molto reali.

Il materiale da costruzione dei suoi presepi si compone di polistirene estruso e legno di recupero; i coppi sono costruiti uno ad uno, il tutto tenuto assieme con la colla a caldo estrusa con pistole a temperatura regolabile, sistema assai pratico per creare gli alimenti esposti nel presepe (frutta, verdura, carne e formaggi in miniatura) con la tecnica della ceroplastica (cera d’api pre – colorata).

E se si volessero aggiungere al presepe altri elementi decorativi… Marco è in grado di riprodurre, da una foto o immagini, qualunque oggetto!

In questo tempo natalizio, chi è interessato a qualcosa di tradizionale e, allo stesso tempo, insolito, può contattare Marco Pastorino, per una visita personalizzata, ai seguenti recapiti: 339 7155537 – bacicin.75@gmail.com

Buon Natale e buon viaggio a Vezzi Portio.

Ezio Marinoni

Note

  • L’Oratorio deve il suo nome a una confraternita, già esistente nel 1585, che ha avuto origine da uno smembramento dell’originaria Confraternita di San Bernardo della vicina frazione di Magnone.
  • La chiesa del Santo Sepolcro di Vezzi Portio è situata nella frazione di Portio; un tempo parrocchia autonoma, è oggi accorpata alla chiesa del Santissimo Salvatore di Magnone. L’attuale edificio è l’ampliamento di una più antica chiesa con orientamento perpendicolare rispetto all’attuale. La sua struttura originaria è ancora chiaramente visibile sul retro del lato destro dell’attuale edificio, dietro la casa canonica.
    Vezzi Portio oratorio di -San Bernardo

    Santo Sepolcro a Portio: la chiesa originaria

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