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Bardineto. Il sindaco alla Regione: ‘Urgono contributi regionali per le Pubbliche Assistenze’


Arriva dall’alta Val Bormida una proposta di buon senso e pubblica utilità. Un tema non sempre dibattuto e conosciuto come meriterebbe dall’opinione pubblica. Le difficoltà e le esigenze per rafforzare le Pubbliche Assistenze. Dal personale al parco macchine. Non può essere solo il volontariato (e le donazioni) a provvedere.

IL SINDACO FRANCA MATTIAUDA- Post Facebook del 27 novembre 2023:

“Ancora una volta riscontriamo le carenze sanitarie in essere che colpiscono in modo particolare i Territori lontani dagli Ospedali.
Più attenzione, anche a livello economico, dovrebbe essere prestata alle nostre Pubbliche Assistenze! Non ci sono medici? Vuol dire che le Asl risparmiano sulle retribuzioni e quindi perché non prevedere dei contributi regionali per rafforzare l’operato e il relativo parco macchine delle Pubbliche Assistenze?”.
Fin qui quanto scrive il sindaco di Bardineto. Non solo le sue considerazioni e la sua proposta meriterebbe grande spazio sui mass media locali e regionali, ma dovrebbero mobilitare tutti i 69 sindaci della nostra provincia. E si potrebbe benissimo estendere all’imperiese, ai suoi comuni e borghi montani.
Si conosce troppo poco sulle esigenze e sulle difficoltà che ogni giorno devono affrontare le Pubbliche assistenze, i loro militi, i tanti, ma sempre troppo pochi, volontari che sacrificano e donano alla comunità il loro tempo libero, sottraendolo alla famiglia, agli hobby.
Non conosciamo, se non in rari casi (come documenta la rassegna stampa), i reali bisogni, a cominciare dai bilanci e conseguente necessità di massima trasparenza per sensibilizzare tutti i cittadini, nessuno escluso. Perchè tutti nel corso della vita possiamo aver bisogno di un soccorso, di un’autolettiga. E se non tocca a noi, c’è un famigliare, un parente, un amico.
E non c’è soltanto il sacrosanto problema della  tempestività, della vicinanza all’ospedale, dell’elisoccorso. Si legge che “a volte i tempi di intervento si dilatano tra telefonata al 112 che passa la richiesta al soccorso sanitario, che chiede tutte le informazioni necessarie sulle condizioni del paziente e sull’indirizzo e solo dopo chiama la prima ambulanza disponibile, che a volte non è quella del proprio paese magari già impegnata in altro intervento”. O ancora sprovvista di un numero adeguato di personale nel corso delle 24 ore.
C’è non per ultimo, semmai somma urgenza, l’importanza che la Regione ed i Comuni, soprattutto quelli maggiori e turistici (incassano anche fior di quattrini dall’Imposta di soggiorno), si facciano carico e siano più generosi, come propone il sindaco di Bardineto, nei “contributi regionali per rafforzare l’operato e il relativo parco macchine delle Pubbliche Assistenze”. E noi abbiamo riproponiamo i Comuni maggiori con i loro bilanci multimilionari, e dovrebbero essere coinvolte alcune associazioni di categoria che traggono beneficio dal turismo e dal commercio. Perchè il servizio di soccorso per un buon 30 % riguarda propri i turisti, i vacanzieri. La Sanità pubblica dovrebbe essere sempre strategica in una società civile. In Italia invece si rafforzano sempre più gli interessi di gruppi imprenditoriali che investono con profitto nella sanità privata. Basterebbe, nel piccolo, dare conto di quanti ambulatori privati siano stati aperti nel savonese e quanti siano i camici bianchi che vi operano. Quali e quanti servizi sanitari offrono a pagamento. Non ‘rubano’, ancora sai che esistono per chi può aprire il portafogli, ma si approfitta delle gravissime carenze della Sanità pubblica penalizzata  dalla fuga di ‘specialisti’ verso le strutture private dove anche le incombenze burocratiche non sono assillanti e non sottraggono tempo prezioso. E i primari non vengono scelti per le ‘protezioni’ del potere politico o massonico. E purtroppo in assenza di un ‘giornalismo d’inchiesta e approfondimento’ conosciamo molto poco della realtà sanitaria pubblica ma anche amministrativa. L’utilità di fare confronti e statistica rispetto alla sanità privata. Mancano, creando gravi disagi, pure i medici di famiglia. Chi doveva provvedere ? Chi era, non da oggi, al governo del paese. Bianchi o rossi. Gli uni che danno sempre le colpe ai predecessori come se non ci fosse chi continua ad essere eletto e premiato dagli elettori che non hanno sempre ragione contrariamente a quanto sostengono molti politici. Anzi, cittadini vittime della disinformazione.

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