Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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E i pastori liguri assediati dalla burocrazia. 2/A Grattino di Molini di Triora ultimi due abitanti. I politici cosa fanno per i borghi in abbandono? Ecco con ‘Bandiera Arancione’ e ‘Più Belli d’Italia’


Trucioli.it, ‘blog montanaro’, non ha mai desistito dal raccontare le testimonianze degli ultimi pastori del ponente ligure, imperiese in particolare. La loro dura esistenza e resilienza, la transumanza, tutte le difficoltà che incontrano. I comunicati stampa della Regione che di volta in volta annunciano finanziamenti.

Si tace purtroppo su una burocrazia che nessuno immagina ed assedia chi ha un’attività nella pastorizia, gregge o mandria che siano, chi produce in particolare formaggi e ricotta, vende latte. Ebbene per aggiungere una documentata riflessione ecco le maggiori incombenze burocratiche che i pastori devono rispettare e le infrazioni-omissioni possono essere ‘punite’ con sanzioni fino a 5 mila €. Molte incombenze riguardano le Asl e il Servizio di igiene e veterinaria che operano con la sorveglianza e le pratiche previste dalle normative vigenti.

1/Programma registro pulizia stalle 2/Registro dei prodotti che vengono utilizzati per il caglio e pulizie. 3/Registro dei litri di latte prodotto. 4/Registro formaggio prodotto. 5/Registro di stalla. 6/Registro dei farmaci utilizzati. 7/Registro spostamenti-transumanza. 8/Registro prelievi di latte e formaggi per analisi. 9/Spesa annua per ‘anelli’ del singolo bestiame. 10/Bolli per la marchiatura sulla cartilagine. Apporre un marchio personalizzato all’orecchio dell’animale (mucche, pecore, capre).

In pratica il pastore deve rispettare le stesse regole-incombenze (burocratiche) che deve osservare un caseificio o un allevamento intensivo in stalle. Forse si obietterà, ma si tratta di prescrizioni imposte dell’Unione Europea. E come la mettiamo allora con i ‘ balneari’ e con le salate multe (milionarie e oltre) che l’Italia paga per le costanti inosservanze che riguardano quasi sempre lobby e clientele di partiti?

Ci sono altre curiosità. Acquistare il fieno quando non è tempo di pascolo. Quello più ‘scadente’ costa 16-17 euro al quintale. Se di prima qualità, fino a 30 euro al quintale. Un vitello da latte si vende a 150 euro (60-80 kg). Quelli di 6-7 mesi 600-700 euro. Nei mesi scorsi si è letto su organi di informazione del Piemonte che c’erano stalle piene di vitelli invenduti. Con gli allevatori indotti a ‘svendere’. Eppure il prezzo della carne, quella diciamo di qualità, non è mai da saldo. Ci sono frequenti rincari. E non parliamo del costoso filetto che non tutti possono permettersi.

Giuanin Lanteri foto pubblicata da Marina Caramellino

2/ Marina Caramellino accompagnatore turistico e trekking – Ha scritto un post, corredato di immagini, sulla sua pagina Facebook- Giovanni Lanteri, l’ultimo pastore di terra brigasca, 88 anni. L’abbiamo incontrato oggi sulle alture di Drego; andava dalle capre sulla via Marenca. Abita a Grattino (località del Comune di Molini di Triora ndr). Io sono stata a Grattino, nelle mie ultime passeggiate alla scoperta dei borghi che ancora non conosco. Abbiamo parlato dello spopolamento della montagna. A Grattino c’erano un centinaio di persone, sono rimasti in due … e hanno acquistato solamente dei tedeschi …❗️ Cosa stiamo facendo per questi borghi???

Il 30 luglio 2020 Trucioli .it aveva pubblicato un servizio- Il pastore Brigasco (Giuanìn) che vive come gli antenati….
In un secondo articolo la lettera di uno storico dell’entroterra montano delle Alpi Liguri: Ma quel pastore non è brigasco. E’ ligure a tutti gli effetti, pecore escluse.
Commenti social – Paola Varetto/Grazie ai tedeschi che amano i nostri spopolati paesetti di montagna. Lo hanno fatto con le Langhe, il Monferrato, il Roero e altre splendide colline piemontesi, dando vita a nuove imprese e investendo nei nostri territori. Mai disperare…. arriverà anche per voi raggi di sole.
Mario Morchio/Il mondo è cambiato, la burocrazia ha stancato chi è nato in quel contesto, troppi adempimenti…. Oggi hanno inserito anche il Lupo per un allevatore è un danno continuo. Un tempo gli animali li lasciavamo al pascolo, giorno e notte, oggi non e più possibile e quando si perde un animale oltre il danno c’è un adempimento burocratico, in poche parole li hanno fatti scappare dalle montagne. E poi oggi nessuno vuole passare la vita in cima a un monte, la gente ha conosciuto le comodità…. Tutti ho quasi sognano una vita in natura…. Vista in tv…. Ma scrissero….. La terra è bassa e gli animali puzzano…
Andrea Bronda (appassionato frantoiano di Vendone e già segretario provinciale della lega Nord ai tempi di Umberto Bossi ndr)/ Sante Parole…..si parla di Presidiare il territorio, di tradizioni, di prodotti tipici… ma tutto ciò non lo si fa solo con le parole…..la Politica deve andare oltre. Grande Giunin.
Daphne Celine/I tedeschi non c’entrano niente (e lo trovo anche un po razzisao a dirlo così, la nazionalità non ha niente da fare con il problema dello spopolamento). Perché spesso sono molto ordinati e puliti, e tengono bene le loro campagne. Il problema è lo Stato, che ci fa problemi ovunque. Giuanin pascolava nei terreni di tutti, che concima, taglia l’erba, fa bene alla biodiversità e contro incendi. Ma è l’Asl e i Forestali che ti vietano di andare nei uliveti, boschi, fuori dal Comune, se non è un pascolo registrato misurato con codici etc. Non manca la volontà.. ma ormai è impossibile. È normale che si spopola la montagna, perché non ci fanno più lavorare.. anche ai giovani con tanta voglia. Poi aggiungi il problema della PAC e la malatia dei soldi. Si vede che preferiscono pagare i canadair.

2/TURISMO, PARTIRÀ OGGI NEI CINEMA E IN TV LA NUOVA CAMPAGNA DI PROMOZIONE AUTUNNO-INVERNO DEDICATA AI 43 BORGHI LIGURI “BANDIERA ARANCIONE” E “PIÙ BELLI D’ITALIA”.

COMUNICATO STAMPA  12 OTTOBRE 2023/ Partirà oggi la campagna autunnale di promozione del territorio dedicata ai 36 borghi liguri più belli d’Italia  premiati con la Bandiera Arancione.
Quest’anno lo spot, che sarà trasmesso oltre che sulle emittenti televisive fino al 12 novembre anche su 199 schermi di 18 cinema del Nord Ovest in Italia rientranti nel circuito UCI – The Space fino al 25 ottobre, sarà incentrato sugli elementi culturali e artistici dei borghi che hanno ricevuto i riconoscimenti, gli elementi di ricchezza e di valore per queste caratteristiche località liguri: all’interno del video si trovano ad esempio la caratteristica chiesa di Tellaro, il castello dei Vescovi di Luni di Castelnuovo Magra, il castello dei Doria a Dolceacqua, l’arte della filigrana di Campo Ligure, ma anche elementi enogastronomici come il Vermentino DOC, gli amaretti di Sassello, il Rossese DOC di Dolceacqua e tanti altri.
“Con la nuova campagna – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – vogliamo portarvi alla scoperta di luoghi autentici, ricchi di storia e tradizioni e in grado di offrire un’accoglienza di qualità, anche sotto i profili del rispetto dell’ambiente e dell’enogastronomia. I nostri borghi rappresentano una ricchezza, una straordinaria opportunità dal punto di vista turistico e con questi spot vogliamo accendere ancora di più ogni i fari nostri caratteristici borghi”.
“Il rilancio dei Borghi più belli d’Italia e delle Bandiere Arancioni – dice il vice presidente con delega all’Agricoltura e al Marketing territoriale Alessandro Piana – vede in primo piano le caratteristiche dell’entroterra a partire dalle eccellenze enogastronomiche e dalle secolari tradizioni. La campagna desidera raggiungere pubblici diversi a seconda delle varie specificità messe in rilievo e saprà sicuramente incentivare la destagionalizzazione e la produzione certificata e tipica della filiera del gusto”.
“La Liguria dei borghi è ormai da diversi anni un’importante meta turistica. Paesi più belli d’italia e Comuni bandiere arancione sono delle nostre eccellenze, soprattutto dell’entroterra in cui l’autenticità e la bellezza colpiscono i nostri visitatori italiani e stranieri.
Questa campagna d’autunno, che li valorizza ulteriormente, è di fondamentale importanza per proseguire le nostre politiche diun destagionalizzazione”.
Nello specifico, i borghi liguri rientranti nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia sono 26 (https://borghipiubelliditalia.it/liguria/): Apricale, Brugnato, Campo Ligure, Castelvecchio di Rocca Barbena, Celle Ligure, Cervo, Colletta di Castelbianco, Deiva Marina, Diano Castello, Finalborgo, Framura, Laigueglia, Lingueglietta, Millesimo, Moneglia, Montemarcello, Noli, Perinaldo, Seborga, Taggia, Tellaro, Triora, Varese Ligure, Verezzi, Vernazza, Zuccarello.
I borghi premiati con la Bandiera Arancione in Liguria sono 17 (https://www.bandierearancioni.it/localita): Airole, Apricale, Badalucco, Brugnato, Castelnuovo Magra, Castelvecchio di Rocca Barbena, Dolceacqua, Perinaldo, Pigna, Pignone, Santo Stefano d’Aveto, Sassello, Seborga, Toirano, Triora, Vallebona, Varese Ligure. -

UNA FESTA TRADIZIONALE PER I PASTORI…

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