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Liguria e Basso Piemonte

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Italia Nostra alla Regione Liguria: Costruire su aree inondabili non ha senso


La Regione Liguria ha in corso di approvazione un regolamento che consente di costruire anche nelle zone inondabili (purchè l’acqua non superi 30 cm). L’ing. Roberto Cuneo ha presentato alla commissione del Consiglio Regionale le obiezioni di Italia Nostra.

Lunedì 19 giugno 2023 alle 17,30 presso la sala della Stella Maris di Savona

Costruire ancora sulle aree inondabili?

È senza senso!!!

La Regione Liguria ha in corso di approvazione un regolamento in base al quale è possibile costruire nelle aree inondabili, nei punti dove è prevista una inondazione di 30 cm. Il tema sarà presentato da Roberto Cuneo. Ma con tutto quello che è già stato costruito e tutto il suolo occupato, è di questo che ha bisogno la Liguria?

Seguirà una bicchierata di saluto con la presentazione del programma autunnale


E CHI DIFENDE IL NUOVO REGOLAMENTO REGIONALE COME ‘Verde è Popolare Ponente Ligure’.

Sui quotidiani è apparsa una intervista di un noto esponente della minoranza in Regione che
distrugge a parole la riformulazione delle norme dei piani di bacino da parte dell’autorità preposta.

Verde è Popolare rappresenta i valori ambientali che sono presenti nel centrodestra l’ambiente non
è un tema di sinistra e un continuo NO a tutto, crede che ormai la Liguria abbia fatto notevoli passi
avanti sul rischio idraulico del territorio regionale grazie all’impegno del Presidente Toti e
dell’Assessore Giampedrone e di ingenti risorse pubbliche a carico della Regione.

Le norme del Piano di Bacino sul rischio idrogeologico sono ormai superate non solo dai vent’anni
passati dalla loro approvazione ma anche da uno sforzo corale di regione e comuni.

La prevenzione dal rischio idrogeologico non la si ottiene vietando nei centri abitati ogni minimo
intervento edilizio e di mantenere distanze assurde perché in presenza di qualche piccolo rio che ad
oggi hanno solo più funzione di smaltimento delle acque meteoriche.

Non è possibile bloccare la riqualificazione edilizia degli edifici e del tessuto urbano voluta dalla
regione che sta dando ottimi frutti solo esclusivamente per demagogia politica.

Si sa che le forze di sinistra non sanno percorrere vie mediane sono sempre per il NO specie in campo
edilizio. Le forze ambientaliste radicali di cui la sinistra in regione si fa portavoce non sanno
coniugare sicurezza del territorio con lo sviluppo di una regione che va verso la modernità, verso il
lavoro che nonostante gli sforzi di questi anni ha fame di opere pubbliche come strade, autostrade,
ferrovie.

Gridano ai pericoli di catastrofi inesistenti per un piccolo scolo delle acque ma non vedono i frutti
ambientali che portano operazioni di riqualificazione del patrimonio edilizio che l’assessore
regionale Marco Scajola sta portando avanti in tutta la Regione. Immobili più performanti sotto il profilo
ambientale fanno bene all’ambiente mentre l’ambientalismo di sinistra fatta solo di pericoli
immaginari non porta sviluppo moderno dell’ambiente regionale.

Quindi bene ha fatto la Regione a mettere mano ad una normativa vecchia di vent’anni che non
teneva conte delle molteplici operazioni contro il dissesto idrogeologico messe in atto dalla Regione
e finalmente i Comuni potranno consentire interventi edilizi in presenza non tanto di un piccolo rio
che la normativa trattava come un fiume ma di una non sproporzionata legislazione di divieti a
prescindere dal territorio che viene coinvolto in un progetto. Noi andiamo oltre chiediamo alla
Regione una normativa chiara per la realizzazione di opere pubbliche o di opere a scomputo
realizzate dai privati, in presenza di rii tombinati, oltre ad una ricognizione territoriale operata dai comuni sulle reali condizioni presenti in tema di rischio idraulico.

Savona 29.05.2023
Luigi TEZEL

Elda Olin Verney

Commissari Ponente Ligure (Savona e Imperia)


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