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I diritti dei cittadini. La proposta parlamentare (unanime): intervento nella Costituzione a tutela dei consumatori


Sta crescendo in maniera esponenziale la richiesta dei cittadini di tutela dei propri diritti, in quanto consumatori e utenti nei più disparati settori: la salute, la sicurezza, la mobilità mediante i trasporti stradali e ferroviari, la difesa del risparmio e la lotta all’inflazione, in generale l’accesso ai servizi pubblici e la garanzia della qualità ed economicità delle prestazioni.

di  Gian Luigi Taboga

Le associazioni dei consumatori hanno dimostrato di poter svolgere un ruolo significativo per la salvaguardia della “qualità della vita”, ma la loro azione spesso si scontra con “poteri forti” che vanificano i risultati conseguiti, anche con la violazione di diritti costituzionalmente riconosciuti.

Certamente non aspiriamo ad essere né giudici né gendarmi, ma rivendichiamo il ruolo di protagonisti attivi nelle scelte normative e applicative concernenti i diritti e le esigenze di tutti i cittadini, in quanto consumatori e utenti, motore economico/finanziario dell’intero Paese.

Sul piano storico, possiamo ricordare che nel lontano 1948 il compianto sindacalista Vittorio Foa non disdegnò di aprirsi al nuovo, attivandosi in prima persona per riconoscere il ruolo dei consumatori, “questo strano soggetto” economico sociale che iniziava ad affacciarsi nell’Italia post-bellica.

Nel 1987 l’allora Segretario Generale della UIL Giorgio Benvenuto  aveva capito che la tutela dei diritti della cittadinanza economica, oltre che sociale, non doveva fermarsi alle fabbriche ma pervadere l’intera società.

Negli anni ’80 e ’90, grazie al ministro Giugni, fu approvata la legge sulla regolamentazione degli scioperi, ispiratrice di comportamenti dei sindacati più rispettosi delle esigenze dei consumatori/utenti durante le vertenze e le lotte sindacali.

Negli anni  ’80 si costituiscono le prime associazioni di consumatori e a Roma, nel 1982, nasce anche ASSOUTENTI .

Nel 2010, durante il suo congresso nazionale, ASSOUTENTI presenta una corposa ricerca volta a promuovere il riconoscimento costituzionale dei diritti dei consumatori e utenti, che nel frattempo hanno ottenuto una rappresentanza presso le Camere di Commercio.

Dopo l’analisi di ben 72 costituzioni di tutto il mondo, si è potuto constatare l’ormai diffuso riconoscimento costituzionale dei consumatori, a conferma della necessità di inserire anche nella Costituzione italiana disposizioni a tutela di questi ultimi.

Nel 2022, in occasione della giornata internazionale dei diritti dei Consumatori, viene costituito un Comitato, composto da costituzionalisti ed eminenti personalità, che ha prodotto un “manifesto” presentato al CNEL il 30 novembre 2022, in occasione dei 40 anni di ASSOUTENTI, alla presenza dell’onorevole Alberto Gusmeroli, Presidente della X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, il quale si è solennemente impegnato a farsi promotore di un’iniziativa parlamentare tesa a inserire nella Costituzione uno specifico punto a tutela del Consumatore.

L’onorevole  Gusmeroli è stato di parola e, con l’adesione quasi unanime dei parlamentari, il 18 gennaio  2023 è stata presentata alla Camera dei Deputati la proposta di legge costituzionale  dal titolo “Modifiche agli articoli 35 e 99 della Costituzione in materia di tutela dei consumatori e di rappresentanza dei medesimi nel Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro”. Certamente è un passo decisivo verso un traguardo che tutti auspichiamo e che definire epocale non è esagerato, visti i vantaggi che ne deriverebbero per i cittadini/consumatori e utenti, in particolare per i più deboli e indifesi.

Gian Luigi Taboga

SANTA CORONA: E’ DAL 1970 CHE SI CHIEDE UN PRESIDIO DI POLIZIA O CARABINIERI

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Ma la rassegna stampa sul maggiore ospedale del ponente ligure è ‘avara’ quanto ad articoli che ripropongono un tema sempre d’attualità. L’ultimo titolo risale al giugno 2011. ‘Rissa al Pronto soccorso, aggrediti medici, infermieri e pazienti…Si chiede un posto di Polizia…Intervengono i carabinieri….”. Ma si rischia di ‘gridare al lupo’ solo quando accade il fattaccio. Ovvero aggressioni al personale in servizio già alla prese con il sovraccarico di lavoro e lunghe attese dei pazienti. Proprio come è accaduto in questi giorni e di cui è stato testimone il paziente Gian Luigi Taboga. E al ‘vecchio leone’ il merito se i ‘mass media’, con i sindacati ospedalieri, hanno dato spazio e risonanza al fattaccio. Nel mirino di strali e accuse anche il neo assessore regionale alla Sanità (Il sindacato: ‘Sono mesi che attendiamo di essere convocati … forse non conosce la situazione….’) e i consiglieri regionali savonesi di maggioranza (leghisti e totiani) che ‘sembrano dormire sonni tranquilli’. Certamente brillano da presenzialisti e collezionisti di ‘autoritratti’. Dalle processioni, alle manifestazioni, alle inaugurazioni, alle feste patronali o di associazioni, ricorrenze. Sempre presenti e pronti a sfoggiare, auto-celebrare, il loro ruolo. Del resto premiati dagli elettori.


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