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Imperia: Museo navale tra declamazioni e realtà. L’operato della giunta Scajola


Il Museo Navale tra declamazioni e realtà. Prendo atto del comunicato di Polis, riportato su Imperiapost, in ossequio e plauso all’operato dei cinque anni dell’amministrazione di Claudio Scajola.

di Flavio Serafini

Il Nuovo Museo Navale di Imperia inaugurato nel 2017 occupa gli spazi recuperati degli ex Magazzini Generali in Calata Anselmi

Premesso che non mi occupo di politica e non ho mai avuto tessere di partito se non quelle delle Associazioni culturali che ho contribuito a fondare nel territorio, come privato cittadino non ho mai lesinato al Sindaco, quando era dovuto, il mio placet per le migliorie realizzate nella Città e qualche critica per altre più discutibili anche se non mi ritengo titolato a farlo. Chi fa, può anche sbagliare. In Marina chi sbaglia paga sempre, non in questo contesto perché a pagare è sempre il cittadino!

Ciò premesso, vorrei commentare le parole della Presidenza Polis : “ il Museo Navale è stato finalmente completato nella sua interezza”! Altra affermazione, quella del Sindaco: “ Abbiamo potenziato il Museo Navale”. NIENTE DI PIU’ INESATTO!

Il Museo si presenta  oggi spoglio, mutilato, abortito, privo di suggestioni e supporti didattici, senza il coinvolgimento del Comitato Scientifico e del suo Presidente, frutto di un allestimento “fai da te”, da persone, estremamente digiune di storia marittima e navale, che non conoscono la differenza tra una nave ed una carriola! Per giunta, aspetto ancora più grave, nel trasferimento e nel maneggio dei reperti (soggetti a vincolo ed inventariati dalla Soprintendenza) dal Deposito alle sale, hanno causato danni agli stessi. Per farla breve, tutte le pareti delle sale si presentano spoglie e prive di quadrerie che rappresentano sempre l’architrave e la ricchezza delle esposizioni museali, i reperti appaiono fuori contesto di vetrina e di sala e non ubbidiscono a criteri storico/tecnici e scientifici, oltre ad essere privi di didascalie talvolta errate. Inoltre l’illuminotecnica è carente, i sistemi multimediali presentano criticità, il monitor centrale di controllo visivo  generale delle sale ( in biglietteria) non risulta ancora operativo ( nonostante i ripetuti solleciti) ed i visitatori vagano per le sale senza controllo ed assistenza come sempre è avvenuto in passato.

Vorrei ricordare ancora una volta che senza il lavoro e la competenza della “Associazione Amici del Museo Navale” non avrebbe potuto essere aperto ( terza inaugurazione!)  il 30 gennaio 2017, ultimo giorno utile per non dover restituire i fondi assegnati. Il Museo non è una “ catasta di roba messa lì a caso”, come affermato dall’Assessore Roggero, ma secondo i criteri  recepiti dal Comandante Flavio Serafini,  l’unico imperiese ad aver frequentato corsi di management museali alla Bocconi di Milano ed alla Università di Pisa.

Proseguendo il percorso, balza evidente l’impresentabilità  della Sala “Capo Horn”, l’assurdo ed inqualificabile smantellamento della “Sala Idrografie”, l’incompletezza della “Sala Strumenti Nautici”, mentre la Galleria è stata privata dei modelli storici di grandi dimensioni a beneficio della cartellonistica con i nominativi dei personaggi che avrebbero fornito contributi significativi agli allestimenti.

Ma c’è di più: mancano tuttora tre Sezioni fondamentali che rivestono una importanza essenziale e primaria nelle tradizioni storiche cittadine, ”Pesca”, “Portualistica” ed “Arte della Marineria”. Le tre sale disponibili (ex uffici Salso) sono tuttora vuote, mentre la “Cantieristica”( la più rilevante Sezione di tutto il Museo) è completamente relegata e dimenticata in Deposito e del “Padiglione Imbarcazioni Storiche” ( nella corte interna sarebbe l’unico in Italia) non si parla più a beneficio di aree per eventi culturali generici ( sfilate di moda, mostre di auto, ecc.), ignorando il DPR del 2002 della Regione Liguria che assegnava tutti gli spazi ai soli eventi museali. Mentre si attende ancora il trasferimento degli ultimi significativi reperti dalla vecchia sede museale, è’ in corso una iniziativa  da parte del Legale della Associazione A. M.( sul mancato coinvolgimento del Comitato Scientifico) che potrebbe tradursi in una inchiesta a livello nazionale anche per il basso profilo di chi, anche a nome  della Soprintendenza che avrebbe avallato  questo stato di cose e, “Sic stantibus rebus”, la società civile imperiese  sarà chiamata a chiedere  la mancata riconferma di alcuni soggetti.

Flavio Serafini ( Associazioni: “Amici del Museo Navale”, “Ex Allievi e Docenti del Nautico di Imperia”, “Unione  Decorati di Med. Oro di Lunga Navigazione”,  “Collegio Cap.ni L.C e D.M.” )

A seguito di recenti visite  al Museo, si riportano alcune dichiarazioni:

Lauretti, candidato sindaco ( Società aperta): “l’allestimento del Museo è inadeguato ed ancora incompleto. Procederemo a  creare un vero ed idoneo allestimento che preveda un chiaro e definito percorso museale con i reperti ancora in Deposito”.

Sardi, candidato consigliere  (Alleanza Verdi Sinistra) : “Dopo aver snaturato il Museo Navale, l’Amministrazione ha garantito l’apertura delle offerte museali  in orari che nulla hanno a che vedere con una visione di città turistica”.

Bosticco, candidato consigliere (Società aperta), Luog.te CC, artefice Operazione “Nemo” (2013) per il sequestro di reperti romani e medioevali da destinarsi al Museo Navale : “Nonostante la sfarzosa inaugurazione promossa dall’attuale Amministrazione nel giugno scorso, (quarta inaugurazione) l’allestimento delle sale è stato effettuato in modo alquanto raffazzonato ed incompleto, mancante di quei presidi indispensabili per aiutare i visitatori ad orientarsi tra le sale espositive”.

-Bracco, candidato sindaco (Imperia rinasce): “in una recente nota, l’Associazione Polis ha inserito tra le ragioni di vanto dell’attuale amministrazione il completamento del Museo Navale; peccato che tale notizia non sia veritiera. Sappiamo infatti che molti reperti non sono stati adeguatamente esposti, mentre altri sono rimasti accatastati in magazzini, lasciando il Museo senza alcune fondamentali Sezioni. L’Amministrazione ha dimostrato una totale  insensibilità verso un luogo che racchiude un aspetto così centrale della nostra cultura. Siamo vicini all’Associazione Amici del Museo Navale per l’inestimabile lavoro svolto e per l’impegno nel trasmettere le tradizioni della nostra terra non solo a livello locale, ma internazionale.


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