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Liguria e Basso Piemonte

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Loano, ruggenti anni 2000 con 154 iscritti al PdL berlusconiano 2/Educazione stradale a scuola. E sosta selvaggia vince


Cambiano i tempi da quando Il Popolo della Libertà era al suo apice.  Oggi il partito del presidente Berlusconi, a Loano, è ridotto al lumicino nelle urne e soprattutto nel parlamentino locale dove la plancia di comando è presidiata dalla destra di Salvini. Non sappiamo quanti siano ancora gli iscritti a Forza Italia. Erano ben 154 nel PdL degli anni Duemila (Forza Italia e Alleanza Nazionale).

Il partito che ha sempre avuto come presidente Berlusconi, segretario Angelino Alfano ora a capo del gruppo San Donato, una holding della sanità privata.  Coordinatore sono stati Denis Verdini (sarà ospitato successivamente nelle patrie galere), il galantuomo Sandro Biondi (lascerà il partito), Ignazio La Russa neo eletto alla presidenza del Senato in quota Fratelli d’Italia.  Portavoce è stato Daniele Capezzone tra gli ospiti fissi nelle trasmissione serali delle tv Mediaset. Erano confluiti nel Pdl vincente anche partiti minori inizialmente rappresentati nella Casa delle Libertà’ come Nuovo Psi,  Dc per le Autonomie, Riformatori liberali, Popolari liberali, Azione sociale. Anche a Loano il Pdl ha avuto non solo nelle urne (primo partito), ma anche a Palazzo Doria, il suo principale esponente, già sindaco e presidente della provincia, Angelo Vaccarezza ora esponente di spicco nel partito di Toti che con Berlusconi non ha rapporti idilliaci. Tra chi non ha tradito l’originaria appartenenza figura G.B. Cepollina che è presidente del Consiglio comunale. Tra gli iscritti, allora giovanissimo, l’attuale sindaco Luca Lettieri. La ‘scuola del Pdl’ (Forza Italia e Alleanza nazionale) ha dato alla città un altro sindaco Luigi Pignocca.  Vice sindaci come Pietro Oliva e Remo Zaccaria, assessori come Giacomo Piccinini (candidato sindaco in una lista civica alle ultime comunali). Esponenti come i fratelli Paganelli, Giovanni da sempre un big alla Servizi Ambientali Spa. Altro personaggio Carlo De Francesco che è stato sindaco di Balestrino e ancora la giovane Francesca Galati (eletta in consiglio comunale). Non ultimi il compianto Saverio Magiola. Cosi per Orazio Cacace che è  stato sottufficiale della Finanza e benemerito per le attività sportive e nelle cooperative sociali. Oppure GB Romanisio, Bernardino Tassara, Massimo Vecchietti, Agostino Delfino, Lorenzo (Renzo) Vaccarezza, Umberta Bolognesi, Daniela Vacca,Alessandro Vignola. Solo per citare alcuni tra i nomi più conosciuti.

DAL SECOLO XIX di sabato 21 gennaio 2023

NOTICINA A COMMENTO- Educazione stradale in classe, come non essere d’accordo e condividere. Educazione stradale che si traduce in buon esempio e coerenza da parte di chi ‘fa scuola’. Ebbene non ci stanchiamo di biasimare la pessima tolleranza al ‘parcheggio selvaggio’ (e quasi sempre impunito) per le soste negli spazi, sulla via Aurelia, riservati ai bus di linea. E’ sfacciato e biasimevole quanto accade soprattutto in piazza Valerga e non solo. Perchè ? Non si multa, si finge di ignorare,  persistere nella noncuranza come se nulla fosse. Conseguenze: una diffusa abitudine a lasciare l’automezzo di intralcio alla viabilità già caotica e intasata molte ore della giornata. E da piazza Valerga si  finisce per ‘contagiare’ anche le altre ‘fermate’ dei bus dove è sempre più facile notare auto in divieto. Seppure si tratti perlopiù di soste brevi, comunque intralcianti. Producono ingorghi, intasamenti e  stato di pericolo per i pedoni. Chi percorre l’Aurelia lungo la riviera potrà rendersi conto che  il ‘caso Loano’ non ha uguali.  E’ paradossale. Non siamo di fronte infatti a situazioni saltuarie, eccezioni; l’abuso è continuo, come l’impunità. Ignoriamo per quale ragione la Polizia locale non abbia, a quanto pare, precise direttive dal comando e dall”assessore delegato. Anche con una presenza saltuaria di una pattuglia che dia un segnale agli indisciplinati. Ignoriamo perchè l’educazione stradale consenta di insegnare ai giovani che bisogna rispettare il codice della strada, anche come strumento di sicurezza ed incolumità, ma ci siano aree di Loano dove di fatto si incentiva la diseducazione e il codice si applica in modo molto disomogeneo. C’è chi paga la contravvenzione a seconda dove sosta in divieto (park a pagamento e disco orari inclusi) e chi l’ha fa  franca. E sono ormai anni che succede, va avanti così come nulla fosse. Un ‘elogio’ a chi ?

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