La mattina di sabato 3 dicembre in Ponti di Pornassio il vescovo di Albenga, mons. Guglielmo Borghetti, ha presieduto la cerimonia di intitolazione del parco parrocchiale alla memoria del defunto prevosto don Francesco Drago.
di Paola Costa
Il vescovo ha celebrato una Santa Messa, accompagnata dalle melodie del coro parrocchiale di S. Dalmazzo, tanto caro al defunto sacerdote. Al termine è stato servito un gradevole rinfresco offerto dalla Locanda Lo Scoiattolo e da altri abitanti del paese.
La memoria di don Drago, che è stato prevosto di Pornassio per molti anni, dal 1967 alla sua morte, avvenuta nel 2010, è ancora viva nelle nostre vallate. È sembrato naturale dedicare questo parco a don Drago non solo perché stiamo parlando di un bene storico di proprietà della parrocchia, ma soprattutto perché è da sempre stato caro agli abitanti di Pornassio, e se negli anni ha avuto diverse destinazioni, in
qualche modo è sempre rimasto strettamente legato alla vita del paese.
L’intitolazione del parco è stata anche l’occasione per l’esecuzione di alcuni lavori di manutenzione fatta da volontari competenti e laboriosi, opere che negli anni si erano rese necessarie, anche se il parco non si è mai trovato in condizioni di degrado. Alcuni lavori saranno completati con l’arrivo della bella stagione.
La festa di sabato 3 dicembre, perché di una vera festa si è trattato, è stata anche l’occasione per far rivivere il ricordo di un sacerdote che ha davvero segnato la storia degli ultimi decenni di Pornassio. Chi scrive ha avuto modo di conoscerlo bene, avendolo frequentato da bambina e da giovane ragazza, e ne ha apprezzato la schietta e generosa umanità, talvolta malamente nascosta da un atteggiamento burbero. Le persone convenute, nonostante l’inclemenza del tempo, testimoniano che queste considerazioni non sono solamente di chi scrive, ma anche di tanti che da lui hanno ricevuto solo del bene. Don Drago viene ricordato come un uomo perfettamente inserito nel suo territorio, amante della caccia ed esperto raccoglitore di funghi, ma anche come un prete attento alle persone e alle loro necessità, che è stato, secondo la felice espressione di una persona a lui cara, il collante della Alta Valle Arroscia.
È stato un giorno di festa, dicevamo, un giorno che ha fatto rivivere il ricordo di un prete ancora presente nel cuore di molti.
Paola Costa
PORNASSIO: FONTE SANTA VITTORIA, IL VERDE E PIETRA A VISTA SUI MURAGLIONI
Il 13 ottobre 2022 trucioli.it titolava: I ‘brutti’ muraglioni di Santa Vittoria (vedi…..) . Lo stabilimento dell’Acqua minerale Santa Vittoria di Pornassio (vedi articolo de La Stampa a firma di Giulio Gavino del 3 agosto 2022) è la principale azienda di Pornassio. Merita considerazione e sostegno. Meno meritevole realizzare, in una vasta area privata, muri in cemento a vista e altri ricoperti da griglie verdi di ferro. Una ferita ambientale rispetto alla ‘ pietra vista’ assai diffusa sul territorio, storia del sudore e inventiva dei nostri avi….
Ebbene la ‘ferita’ ha cominciato ad essere curata in attesa del rimedio definitivo. Come documentano le immagini il muraglione di sostegno del piazzale è stato ricoperto di piantine di edera e destinato ad diventare una ‘cascata di verde’, mentre per i tratti in cemento armato si prevede il rivestimento che merita, ovvero ‘pietra a vista’ in armonia con il paesaggio.
