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Liguria e Basso Piemonte

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Alassio, lassù… qualcuno ti ama. 7 personaggi. Laigueglia storica: 2 mila q. di pesca sui mercati di Liguria e Piemonte. Ma nel massimo splendore ospitava i consoli dei maggiori Stati Europei


C’è uno spaccato di storia di Laigueglia meno conosciuto degli anni ’30-’50. Quando l’economia della cittadina era caratterizzata dal binomio turismo dei ‘forestieri’ e dall’attività peschereccia. Ma nel suo massimo splendore storico la cittadina ospitava i consoli dei maggiori Stati Europei. Da Alassio ultima puntata di trucioli.it sui benemeriti personaggi alassini dello sport.

Alassio, lassù… qualcuna  ti ama. Carlo Giardina che è stato interprete con Angelo Vena  e P.L.Accame  dell’avventurosa vicenda  dell’illecito Alassio-Imperia.  Santo Grollero fu uno dei cassieri dell’Alassio calcio più ‘genovesi’ e quando la squadra  giocava in una categoria che dava lustro alla città. Rodolfo Ferrari tra i promotori della costruzione della sede sociale di via verdi poi quella definitiva dello stadio Ferrando. Carlo Bottelli (calciatore) e Teresio Carbone (portiere). L’amicizia e l’ideale di praticare lo sport come divertimento. Oddone Cerutti il dirigente sportivo che sapeva essere vicino ai giocatori. Anche a lui si deve la costruzione  del nuovo stadio Sandro Ferrando. Andrea Boscione una brillante carriera di giornalista sportivo di prestigio per la sede Rai di Torino. Reporter dello Sci Italiano.

LAIGUEGLIA ECONOMIA E MORFOLOGIA DAL LIBRO DI PIETRO SCOTTI 1967

Ci sono una serie di dati che è difficile immaginare che le ultime generazioni siano a conoscenza. E a confronto con la confinante Alassio. Si pensi (vedi le pagine fotocopiate) all’allevamento di bovini, equini, caprini e suini. E alla quantità di foraggio prodotto. La popolazione agricola di Laiguieglia (1929 -30)  secondo il catasto era composta da solo 14 famiglie  delle quali solo 8 proprietarie. Ad Alassio erano invece 173.

Laigueglia superava di gran lunga Alassio nell’attività peschereccia.  La media di pescagione annuale si aggirava sui 2 mila quintali. Una parte del pesce  spedita fresca, altra parte salata e conservata.  La maggior parte del pescato veniva esportata giornalmente (circa l’80%)nelle province di Genova. Cuneo, Alessandria, Torino e a Savona. La pesca  si svolgeva specialmente intorno al vicino Capo Mele.

Altra notizia storica molto particolare. I pochi edifici grandiosi di Laigueglia rimontano quasi tutti al vecchio periodo della sua maggiore prosperità marinara e commerciale,  quando nella piccola città esistevano i consoli dei principali Stati Europei. Laigueglia così piccola e così ricca di piazze. Laigueglia che in origine dipendeva da Andora civilmente ed ecclesiasticamente. A Colla Micheri esiste una lapide  che ricorda la mulattuiera dove passo il pontefice Pio VII nei primi anni del XIX secolo, al tempo napoleonico.


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