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Imperia, Museo Navale strana ‘congiura’ del silenzio. Il sindaco tace, la minoranza assente. E Formae Lucis: ciclo formativo storia dell’arte


Il Museo Navale ‘chiama’ il Palazzo Municipale, ma la casa di vetro dei cittadini, non risponde. Si nega? Gli eletti dal popolo alle comunali e presenti nel parlamentino, specchio della democrazia, non si curano ? Una storia strana, curiosa, difficile da interpretare che va in scena a Imperia. Come riporta anche il quotidiano on line ImperiaPost. Leggi anche: Formae Lucis presenta un ciclo formativo sulla storia dell’arte.

Il Nuovo Museo Navale di Imperia inaugurato nel 2017 occupa gli spazi recuperati degli ex Magazzini Generali in Calata Anselmi

Il Comandante Flavio Serafini, fondatore, e per anni curatore del Museo Navale, presidente dell’ass. Amici del Museo, denuncia lo stato di incertezza intorno al Museo. Anzi, pare continui la ‘congiura’ del silenzio attorno al Museo Navale di Imperia. “Non ci è dato di sapere a che punto siano i lavori di ristrutturazione interna ( bookshop, bar, ecc) che avrebbero dovuto essere terminati a maggio. Praticamente il Museo è chiuso da oltre un anno e gli ingressi continuano ad essere transennati, offrendo una immagine penosa del Borgo Marina che si salva soltanto con lo spettacolo della “Winter Regatta” .

“Tutti gli Enti interessati a questa ristrutturazione ( soprattutto la Direzione Lavori) mantengono un incomprensibile silenzio e si negano al telefono o si trincerano con risposte evasive. Rispondere al telefono non è soltanto una questione di cortesia e correttezza, ma anche un dovere se si hanno responsabilità in uffici pubblici.

Intanto i mesi scorrono veloci ed impietosi nella forzata inattività della Associazione A. M. che non solo non può accedere al Museo, ma si trova impossibilitata a svolgere i suoi compiti ed il grande lavoro che l’attende: il riordino del laboratorio/ deposito, il restauro dei reperti/ modelli, l’aggiornamento della biblioteca e la fine dei traslochi dalla vecchia sede.

Mentre si sta perfezionando una azione legale nei riguardi dei responsabili dello smantellamento del Museo, viene da chiedersi, visto che l’Associazione non si occupa di politica, come mai i rappresentanti dell’opposizione in Comune che ben conosciamo, non pensano con onestà intellettuale e non succubi di un regime, di presentare almeno una “question time” al fine di offrire alla Città risposte certe sull’immediato futuro dell’Istituzione che deve e continuerà ad essere gestita da volontari. Restiamo in attesa di soluzioni e di chiarezza prima di inaugurare inevitabili reazioni spettacolari anche a livello nazionale in una Città che, oltre alle tante magagne segnalate dai cittadini, si trova nel frattempo devastata dai ladri e vittima di continui vandalismi  il più delle volte impuniti.”

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Formae Lucis presenta un ciclo formativo sulla storia dell’arte.

COMUNICATO STAMPA – “Beeldenstorm”: la tempesta delle immagini. Cinque incontri di incontri formativi da dicembre a maggio dedicati a  insegnanti e non solo.

Nell’ambito del Progetto Formae Lucis dedicato alla valorizzazione del patrimonio artistico diocesano e all’approfondimento sui temi della storia dell’arte, tra dicembre 2021 e maggio 2022 saranno proposti a Imperia 5 incontri formativi su temi di storia dell’arte. Le lezioni saranno dedicate, nello specifico, agli insegnanti di religione, ma saranno aperte a tutti gli interessati. Ogni incontro durerà due ore circa, e si svolgerà dalle 18.00 alle 20.00. Gli appuntamenti saranno esclusivamente in presenza (obbligo di green pass).

“Beeldenstorm”, ovvero la tempesta delle immagini, questo il titolo di un ciclo di incontri che si concentrerà sullo studio del culto delle immagini e delle lotte che ne hanno coinvolto l’utilizzo e la produzione. Le lezioni forniranno la base per comprendere lo sviluppo della storia del pensiero occidentale, soprattutto nei suoi momenti di maggior crisi e rinascita.

Gli incontri si terranno all’Oratorio di san Sebastiano di Via Agnesi, a Imperia e avranno al centro specifici mutamenti artistici, dal III al XXI secolo. Questo il calendario

  • 10 Dicembre: Iconoclastia e venerazione: Le guerre mediante immagini nella storia. Panoramiche.
  • 11 Febbraio: Allegoria e geometria: dalla mistica medievale alle chiese moderne: temi di architettura sacra
  • 11 Marzo: Le arti nella teologia. Dalla liturgia all’analogia
  • 8 Aprile: Il volto e il corpo come paradigma: dal Sacro Volto agli azionisti viennesi.
  • 13 Maggio: Episodi di storia dell’arte sacra. Esempi di interesse iconologico.

Docenti del ciclo di lezioni saranno Don Emanuele Caccia, Baccalaureato in Teologia presso Seminario Arcivescovile di Milano, Laureato in studi storico artistici presso università “La Sapienza” di Roma. Vicedirettore Museo Diocesano e Battistero; Addetto all’Ufficio Beni Culturali Diocesi di Albenga-Imperia. Don Francesco Ramella, laureato in teologia Dogmatica presso Pontificia Università Gregoriana, Dottore in antichità classiche presso Università di Genova. Vice direttore Biblioteca Diocesana, Vice direttore Archivio Diocesano. Prof. Anna Marchini, laureata in storia medievale, conservazione beni culturali e lettere presso Università di Genova, ricercatrice e studiosa. Sara Serafini, storica dell’arte, Alessandro Ghersi, docente di storia e filosofia.

La prima lezione sarà preceduta da una presentazione della dott.ssa Eleonora De Vecchi, dello staff del Museo Diocesano di Albenga e vedrà come relatore don Emanuele Caccia, con un intervento di Alessandro Ghersi.


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