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Diocesi Albenga-Imperia-Formae Lucis: bilancio primo atto di attività. E progetto valorizzazione artistica 2022. Convenzioni con Università di Genova e La Sapienza di Roma


Formae Lucis festeggia il primo anno di attività. Mostre, attività digitali, collaborazioni e progetti per il futuro nella nuova programmazione del progetto di valorizzazione artistica che guarda al 2022.

COMUNICATO STAMPA – Presentato ufficialmente il 2 ottobre del 2020, Formae Lucis festeggia il suo primo

L’arch. Castore Sirimarco direttore  Ufficio Beni Culturali della diocesi di Albenga – Imperia

anno di attività. Nonostante un periodo reso complesso dall’emergenza sanitaria, il progetto di valorizzazione e divulgazione del patrimonio artistico diocesano ha realizzato molte delle sfide che si profilavano sull’orizzonte un anno fa. Due sono state le mostre inaugurate nella primavera del 2021 – Regnavit a Ligno Deus, al Museo Diocesano di Albenga, e Pitture da illuminarsi alla notte, diffusa sul territorio e dedicata ai cartelami -, oggi prorogate fino a fine ottobre 2021. Ma altrettanto numerose sono le collaborazioni con istituzioni culturali ed enti che hanno permesso di realizzare eventi di divulgazione, momenti di incontro, e di stipulare convenzioni importanti.

«Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti in questo primo anno di Formae Lucis in cui  siamo riusciti ad allestire due importanti mostre lavorando in sinergia con la Sovrintendenza – commenta positivamente Castore Sirimarco, direttore dell’Ufficio Beni Culturali, a bilancio del primo anno di attività. Non solo patrimonio artistico ma coinvolgimento delle comunità, tra gli obiettivi di Formae Lucis: «tra le diverse collaborazioni c’è stata quella con Laigueglia, dove la parrocchia di San Matteo ha ospitato gli incontri estivi a tema dantesco e, nel palcoscenico del grande cartelame, la rappresentazione Il figlio dell’uomo, a cura della compagnia I cattivi di cuore, per la regia di Giorgia Brusco – sono le parole di don Emanuele Caccia, referente artistico di Formae Lucis, che evidenzia i risultati raggiunti – non dimentichiamo poi il Parasio, a Imperia, dove la Confraternita di San Pietro ha dedicato spazio alla riflessione sui cartelami».

Sono stati coinvolti, naturalmente, i diversi organi diocesani: il Museo di Albenga, ma anche la Biblioteca, che ha spesso affiancato le attività di divulgazione di Formae Lucis con racconti digitali e con percorsi tematici. Non sono mancate le collaborazioni con la scuola Redemptoris Mater e con l’Ufficio pellegrinaggi, che sta ora organizzando percorsi di visita tra i siti che espongono i cartelami. Fuori dal territorio del Ponente, Formae Lucis ha stipulato convenzioni con l’Università di Genova e con La Sapienza di Roma che hanno portato alla realizzazione di video-lezioni e che avranno nuovi sviluppi prossimamente.

Il progetto Formae Lucis non si ferma al primo anno e guarda a un nuovo ciclo di attività con nuove collaborazioni, anche di carattere internazionale, e nuovi progetti e mostre che saranno presto svelati. Al centro del progetto sul territorio ci saranno questa volta gli affreschi tre e quattrocenteschi, sui quali si accenderanno i riflettori in un nuovo calendario di appuntamenti alla scoperta di linguaggi e tecniche pittoriche.


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