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Liguria e Basso Piemonte

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Diano Marina, l’assessore dimissionario leghista: ‘Questione morale nel partito
Uno decide, gli altri devono ubbidire. Io non vivo di politica e slogan di estrema destra’


Luigi Basso, assessore a Diano Marina, a marzo, si era dimesso dalla Legala Lega (non dalla giunta) con una motivazione da ‘precursore dei tempi’ e della cronaca giudiziaria che sta montando ai nostri giorni. Lui di professione fa l’avvocato, un osservatorio che può essere di aiuto. Suonò l’allarme del dissenso, un monito all’incalzare della ‘questione morale’ leghista. Oggi dovrebbe far riflettere, porre qualche interrogativo.

Non ha avuto molta eco, né un seguito polemico o lacerazioni. La sordina ha funzionato ? Anzi, con l’astro nascente Salvini, il partito  nazionale macina un successo elettorale dopo l’altro. Non sembra scuotere neppure nelle intenzioni di voto con il ciclone Russiagate nel panorama politico Bella Italia. Nonostante i  Belsito, Siri, Rixi, oggi il laiguegliese Gialuca Savoini presidente dell’associazione  Lombardia Russia, giornalista ‘saliscendi’, finito in una storiaccia da faccendieri , almeno per quanto si legge e in attesa dell’esito dell’inchiesta e del primo interrogatorio al quale l’indagato ha preferito sottrarsi. Strategia difensiva assai seguita nelle fasi iniziali delle inchieste giudiziarie.

Ma Luigi Basso,  48 anni, eletto nella lista Viva Diano Chiappori sindaco, può fregiarsi quantomeno di due peculiarità: non vive di politica, non è un unto dal Signore, non condivideneppure slogan da estrema destra. Ha rassegnato le dimissioni dal partito più longevo d’Italia che contrariamente ai Radicali ha vissuto gli anni di governo con Berlusconi,  poi l’opposizione al centro sinistra ed ora la stagione del ritorno al pieno potere. Basso, libero professionista, in Municipio si occupa di Bilancio e Programmazione, Polizia Municipale, Tributi e Finanziamenti, Verde Pubblico.

Lavvocato Luigi Basso, assessore, si è dimesso dalla Lega

Insomma non è proprio tra gli ultimi nel governo del sindaco Chiappori. Alla giornalista del Secolo XIX, Milena Arnaldi,  l’assessore dissidente leghista aveva dichiarato: “Questo è diventato un partito diverso da quello che conosco, è il partito di Salvini e stiamo assistendo a un’inversione a ‘U’. C’è uno che decide e gli altri si devono adeguare.  E poi non posso fare finta  di nulla davanti alla questione morale all’interno del partito”. Un linguaggio che non si presta ad interpretazioni, nessuna ritrattazione e parrebbe nessuna punizione o avvio di di procedimento davanti ai probiviri.

Per un intervento assai meno tranciante, a Ceriale, era stata punita, con parecchi mesi di ‘sospensione’ una leghista attivista di primo piano (ing. Martina Milani), estromessa di fatto da candidata della prima ora nella colazione di centro destra che poi ha  perso le elezioni e nessun rappresentante della Lega siede nel parlamentino locale. Non è andata meglio all’ex segretario della sezione della Val Varatella (con Borghetto S. Spirito, Toirano e Balestrino), Enzo Ricotta, albenganese, commissariato con una sorprendente motivazione (vedi trucioli…..)

L’uomo forte, solo al comando (Benito Mussolini) e che aveva ‘affascinato’ la maggioranza degli elettori italiani, resta un triste ricordo da non dimenticare e da monito. Così Luigi Basso, nella città che ha riconfermato sindaco Chiappori, già  mattatore senatore leghista ai tempi di Bossi, ha fatto un passo di lato. Un abbandono che oggi, alla luce dei tanti eventi nazionali e liguri, appare preconizzatore.

Ha inoltre spiegato Basso: “La mia appartenenza al partito è ventennale, negli ultimi due anni ci sono state decisioni e atteggiamenti che mi hanno portato a questa dolorosa scelta. Non mi riconosco più in questo partito, negli slogan di estrema destra, nello sbandierare ‘prima gli italiani’. Non c’è stato un congresso, sono state prese decisioni non condivise. Ho il mio lavoro e non vivo di politica e per fortuna posso scegliere con la mia testa”.

Nella provincia di Imperia, con Salvini premier’,  si è di fatto creato una ‘cerchio magico‘ con fedelissimi baciati da carriera fulminante a livello regionale e nazionale. Esponenti che fino ieri sembravano ‘dietro le quinte’, portatori d’acqua,  hanno fatto una scalata strabiliante nelle stanze della politica e del potere di turno. All’insegna della competenza, meritocrazia o del verbo dell’obbedienza al capo e a chi lo circonda ? Il giuramento di fedeltà e ‘venerazione’ ? Basterebbe dare un’occhiata, pur con una risposta sommaria, alle pagine Facebook di leghisti al comando e a certi sudditi.

Cosa accade, ad esempio, nel rinnovo dei dirigenti locali delle sezioni. L’esempio di Borghetto e Val Varatella è significativo. C’è un commissario a vita, l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai. Sorprendente la situazione di Ceriale che continua a restare nel limbo nonostante il partito non da oggi, tra alti e bassi, era arrivato secondo alle politiche e primo alle recenti Europee. In pratica Ceriale dipende da Albenga, pur essendo stato nell’area di competenza di Borghetto.

Sempre in casa Lega dopo le cocenti sconfitte alle  comunali di Pietra e Finale Ligure, ecco le tempestive dimissioni del segretario uscente Roberto Paolino. E gestione commissariale affidata al senatore ed ex segretario provinciale, ex assessore provinciale e comunale a Savona, Paolo Ripamonti laiguegliese da una vita, pur con residenza famigliare a Garlenda.

E DOPO ‘PRIMA I TOSCANI’ SONO ALL’OPERA LE TRUPPE DI ‘PRIMA I LIGURI’

LE DONNE DEL FUTURO LEGHISTA E DELLA ‘SCUOLA DI PARTITO’: SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA

Ester Cannonero assessore comunale a Borghetto S. Spirito riceve il riconoscimento dal segretario Salvini e  sottosegretario, ora ex, Siri, a Roma: unica esponente leghista savonese e forse ponentina ad aver frequentato e ‘promossa’ la Scuola di Formazione Politica nazionale della Lega

E NEL GIUGNO 2017 UNA RICHIESTA DI REFERENDUM CON DUE BASSO (UN EX SINDACO) IN POLEMICA

Lex sindaco e capogruppo Angelo Basso aveva presentato proposta di referendum sulla pista ciclabile

Consigliere Comunale di Diano Riparte Angelo Basso alle dichiarazioni dell’Assessore al bilancio Luigi Basso, il quale è pronto a chiedere le dimissioni ai consiglieri comunali d’opposizione in seguito alla richiesta di indire un referendum sulla pista ciclabile. (Leggi QUI).

Leggo le stupefacenti dichiarazioni dell’assessore Luigi Basso e del consigliere Davide Carpano i quali, a proposito della nostra richiesta di referendum per la pista ciclabile dianese, dicono che non sappiamo fare una divisione.  I due sostengono che i consiglieri comunali di Diano Marina sono tredici. Questo non corrisponde alla verità. I consiglieri sono dodici. C’è poi il Sindaco, che fa parte del Consiglio comunale, ma non ha la qualifica di consigliere. Basta leggere il Testo Unico degli Enti Locali, che all’articolo 37 dice che il Consiglio comunale è composto dal Sindaco e …. dai consiglieri comunali!

I consiglieri di Diano sono quindi 12, che diviso 3 fa 4. Non sembra che siamo noi a non conoscere la matematica, sembra invece che siano loro a non conoscere l’italiano! Comunque vedremo che cosa ne pensa il Prefetto, cui abbiamo inviato la richiesta di Referendum per conoscenza. E a quel punto si potrà anche parlare di dimissioni….In ogni caso, stupisce la ‘democrazia’ della maggioranza dianese che rifiuta con pervicacia il parere della cittadinanza su un tema così delicato e importante“.

Dal 2017 non si è più letto nulla sui social e media. Angelo Basso di fronte al ‘no del sindaco Chiappori e della maggioranza aveva ribadito: “….continueremo la nostra battaglia perché il referendum (peraltro consultivo) su dove far passare la ciclabile venga fatto.”


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