Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alpi Liguri 23° annuncio glorioso
Mai e Maglio assessore e presidente:
come si rilanciano outdoor e sentieri
Ma è addio alla promozione dell’Unesco


La rivincita. Quanti milioni servono per ridare vita alle aree depresse delle Alpi Liguri ? E’ tornato l’entusiasmo con la promessa di 1,9 milioni assegnati alla Provincia di Imperia e 430 mila € per recuperare i percorsi. Rivedremo finalmente fiorire le nostre Alpi del Mare, senza più burocrazia, inconcludenza, annunci dei politici di turno ? Crescita, sviluppo, posti di lavoro, frenata allo spopolamento, opportunità per i giovani. Trucioli, con il suo vecchio ed irridente cronista di montagna, fa ricorso alla rassegna stampa della memoria con 23 annunci gloriosi: articoli del Secolo XIX, La Stampa, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, il notiziario del Consiglio regionale, risparmiando l’ottimista per antonomasia, Imperia TV. ULTIMA ORA – Squillo di trombe: anche Il Secolo XIX Imperia scrive (oggi 28 giugno) della probabile rinuncia alla candidatura Unesco Alpi del Mare. Un altro micidiale colpo per le nostre montagne e valli. E dire che quando trucioli chiedeva di attendere prima di gustare il trionfo (….La doccia fredda potrebbe essere in agguato….), eravamo stati tacciati da due sindaci per ciarlatani che godono nelle disgrazie altrui. E ora che diranno ? E’ solo colpa dei santi del paradiso…!

I ‘cantori’ che hanno praticato la ‘buona stampa’. Almeno in parte. Per ora senza chiedersi mai come era andata a finire Un modello di giornalismo vincente che fa scuola pure ai nostri giorni . Limitiamoci dunque a documentare con una rapida carrellata. Ognuno può trarre le conclusioni sperando si ponga per battistrada (o portabandiera) i risultati raggiunti. Seguendo la concretezza e l’esempio degli scalatori. L’annuncio solo dopo aver raggiunto la vetta.

ULTIMO COMUNICATO STAMPA – La Giunta regionale ha stanziato 430mila euro al Parco delle Alpi Liguri, nell’ambito del programma Interreg Alcotra 2014-2020 di collaborazione tra Italia e Francia, per le attività sul Progetto Integrato Territoriale Alpimed Patrim, relativamente al quale la Regione Liguria opererà in veste di partner. L’Ente Parco si occuperà in particolare del coordinamento tecnico del progetto, nell’ottica di un’efficace collaborazione italo-francese per la gestione integrata dei territori alpini. Nello specifico, il progetto Alpimed consentirà di sviluppare meglio la rete sentieristica transalpina e di potenziarla tramite la gestione, la mappatura e la realizzazione di segnaletica e punti informativi, curando inoltre la sensibilizzazione dei residenti e la formazione professionale degli operatori.

ERA IL 23 SETTEMBRE DEL 1987

Servono almeno 9-10 milioni  (luglio 2017). Due milioni € della Regione Liguria per finanziare Monesi e il Parco Alpi Liguri( 5 ottobre 2012). Società Alpi Liguri, con Marino Arimondi e il nuovo Cda si parte per un rilancio concreto, piana fiducia dei soci pubblici (Comuni di Triora, Cosio, Montegrosso, Mendatica, Briga Alta, Pornassio, Ranzo e le comunità Montane Alta Val Tanaro e Valle Arroscia). Arimondi prende il posto di Gabriele Saldo, consigliere regionale “che si è prodigato con successo e ci sono precisi segnali di ripresa e sviluppo economico” (21 dicembre 2009). Monesi esposizione tra immagini, ricordi e progetti. Tutti d’accordo con Alpi Liguri si riparte alla grande. (13 agosto 2008). Ecco come si salvano le montagne Alpi del Mare, Regione Liguria, provincia e Comuni dell’Alta Valle uniti nella svolta (26 agosto 2007). Alpi Liguri la seconda vita a due passi dal mare, tutto pronto per il decollo (22 agosto 2015). Apre la Via del Sale inizia il nuovo miracolo economico per La Valle Arroscia e Tanaro (7 agosto 2015). Ente Parco Alpi Liguri con Lanteri presidente grande impegno di Regione e enti locali, finalmente la svolta (10 maggio 2008). Un sistema dei parchi liguri per spingere il turismo, al neo Parco Alpi Liguri si parte  con il miglioramento della viabilità, un circuito turistico con il basso Piemonte, il recupero delle antiche fortificazioni (18 ottobre 2008). Vivere la natura e la magia nel Parco Alpi Liguri con sport, eventi, divertimento per un nuovo turismo (5 dicembre 2016). Una app sullo smartphone per promuovere le Alpi Liguri (20 settembre 2017). 7 milioni per lo sviluppo della Valle Arroscia, fondi messi a disposizione  dal piano ‘Aree interne della Regione, il sindaco Alessandri è la volta buona per ripartire con grandiosi progetti (16 aprile 2017). Un ‘green carpet’ nel Parco Alpi Liguri e zone limitrofe. La soddisfazione dei sindaci.

Parco Alpi Liguri dimezzati i finanziamenti regionali. Così collassa un territorio già in crisi (3 novembre 2011)…. fino alla scorsa primavera un solo dipendente, il direttore Paolo Ramella…..si vive alla giornata per il mancato slancio delle risorse e della programmazione…”.Dal notiziario regionale Errelle: “Dopo molti anni di attesa, il primo progetto risale al 1977, con i voti di astensione di Forza Italia e Alleanza Nazionale, approvata la legge che istituisce il Parco Naturale delle Alpi Liguri, comprende…..L’Ente Parco gestisce appunto quest’area protetta. Tra gli scopi tutelare e valorizzare il patrimonio naturale che farà da volano sociale ed economico delle comunità locali che con i loro sindaci hanno espresso grande apprezzamento e fiducia….(Purtroppo alla platea degli ottimisti non si allineava, in perfetta solitudine un cronista originario di Mendatica che agli annunci trionfali preferiva una rouge map con impegni finanziari, scadenze, verifiche puntuali dei risultati, bando a nomine partitiche nell’Ente parco, manco a dirlo suscitando una diffusa derisione degli imbonitori). Proseguiamo con l’articolo dell’Ufficio Ambiente e Territorio: “Oltre allo sviluppo culturale, sociale ed economico della comunità locali, in primis Mendatica, si darà vita  a iniziative  coordinante in campo naturalistico, forestale, agricolo, turistico, artigianale, commerciale, miglioramento dei servizi pubblici, iniziando dalla rete stradale e dello stesso arco alpino. In sinergia Ente Parco, consiglio e comunità del parco. La Provincia di Imperia avrà un ruolo di propulsore…. Con 6 mila ettari, grazie ai comuni, il parco è il secondo in Liguria dopo il Beigua…Aspettavamo questo parco da 30 anni, un sogno si avvera e le comunità montane avranno la possibilità di una vera e propria rigenerazione. Stop allo spopolamento, nuove opportunità di lavoro per i giovani, grande forza nel turismo sostenibile per salvare quei luoghi bellissimi e quella cultura. I sindaci sono stati i più convinti sostenitori di questa battaglia perchè tanta gente è contenta del parco, nelle certezza che non si tratta della solita promessa, siamo passati dalle parole ai fatti e in tempi celeri”.

Anche Alleanza Nazionale si diceva perplessa con  Alessio Saso: “Siamo davvero sicuri che ci troviamo di fronte ad uno strumento di rilancio o ad un carrozzone di illusioni come ha scritto un quotidiano ligure ” (articolo di Luciano Corrado ndr) motivandone tutti i dubbi ?” . Da un annuncio di stanziamento all’altro, da un presidente all’altro. I fondi pubblici non erano mai sufficienti per fare da apripista anche ad investimenti privati.

IL 20 GIUGNO SCORSO IL GOVERNO GIALLO VERDE

IMPUGNA ALLA CORTE COSTITUZIONALE LA LEGGE SUI PARCHI

LA REPUBBLICA: Il Governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale, su proposta del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, la legge della Regione Liguria per il riordino dei parchi ritenendola in contrasto con la normativa nazionale. “Varie norme che riguardano il procedimento istitutivo, l’organizzazione amministrativa, la perimetrazione, la vigilanza e il Piano delle aree protette regionali – afferma il comunicato del Cdm – contrastano con gli standard di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema posti dal legislatore statale nell’esercizio della propria competenza esclusiva nella materia, violando l’117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, nonché i principi di efficacia, efficienza ed economicità che devono presiedere all’esercizio dell’azione amministrativa sanciti dall’articolo 97 della Costituzione”.

“In parole semplici – commenta il consigliere della Regione Liguria Luca Garibaldi (Pd) – significa che le Regioni possono solo aumentare le tutele ambientali, che sono di competenze statale, mai diminuirle. Come invece è stato fatto, nonostante glie l’avessimo detto in tutti i modi. L’impugnativa l’ha fatta il Ministro degli Affari Regionali, dello stesso partito dell’assessore regionale ai Parchi Stefano Mai (Lega). Che dovrebbe prendere atto del suo ulteriore fallimento e trarne le conseguenze del caso”.

“L’ennesima brutta figura di una Giunta che non sa fare leggi visto che gliele impugnano praticamente tutte. Ieri era un Governo ostile, oggi? Il destino cinico e baro?”. Così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Giovanni Lunardon stamani via Facebook commenta l’impugnazione della legge regionale sui parchi davanti alla Corte Costituzionale da parte del Governo. “Resta il fatto che la visione di questa amministrazione sulle aree protette è totalmente inadeguata agli interessi della Liguria e fuori dal tempo. – sottolinea Lunardon – Tutti scommettono sulla biodiversità come volano economico, noi qui riduciamo le aree protette. Per fortuna la legge è’ uguale per tutti anche per Toti, Mai e compagnia”.

“L’assessore regionale ai parchi, agricoltura e caccia Stefano Mai colleziona, assieme ai propri uffici, la quarta impugnativa di una legge regionale in materia di beni naturali da lui proposta al Consiglio Regionale, di cui una del dicembre 2017 già oggetto di una sentenza di illegittimità”, sottolinea in una nota Augusto Atturo, che segue il settore aree protette per conto di Italia Nostra. Italia Nostra, assieme a Wwf e Legambiente aveva inoltrato un dettagliato esposto ai ministeri competenti a pochi giorni dalla pubblicazione del provvedimento, che aveva suscitato forti proteste dell’associazionismo ambientalista. I punti critici che verranno esaminati dalla Consulta, riassume Italia Nostra, riguardano: la ri-perimetrazione d’imperio, con legge regionale, dei parchi di Antola (ridotto di circa 400 ettari), Aveto, Beigua e Alpi Liguri, avvenuta scavalcando le procedure partecipative degli enti parco e i piani del parco già in vigore; l’illegittima possibilità di affidare la sorveglianza dei parchi a soggetti volontari privati anziché a guardaparco; le modifiche alla disciplina del funzionamento amministrativo delle aree protette ignorando gli statuti già esistenti degli enti parco; l’illegittima depenalizzazione delle violazioni più gravi ai regolamenti dei parchi; la prevaricazione dei piani dei parchi da parte di altri strumenti di pianificazione urbanistica.

UNESCO ORA E’ DIETRO FRONT

E NEL 2008 IL PARCO ALPI MARITTIME TRA PROVINCIA DI CUNEO

E MERCANTUR PARTIVA CON PROGETTI PER 10 MILIONI DI EURO E LA BENEDIZIONE DEL PRINCIPE


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