Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Pieve di Teco, 138 € al giorno di interessi
La Corte dei Conti convoca il sindaco
Palestra con lavori fermi. Centro raccolta differenziata di Valle in ritardo di 10 anni


La minoranza consiliare ha tra i suoi compiti il controllo dell’attività della giunta e dell’Amministrazione civica. Anche attraverso le mozioni consiliari che a Pieve di Teco non sono però abituali, interpellanze ed interrogazioni che spesso lasciano le cose come stanno. Sempre e solo considerate strumentali. Si pensi che a Pietra Ligure due dei tre consiglieri di opposizione hanno presentato, nel corso dei cinque anni di mandato, ben 70 mozioni imponendo di fatto, sugli argomenti richiesti, illustrazione, discussione, votazione. Ogni consigliere è chiamato singolarmente a votare. A Pieve l’impasse in cui si dibatte il rodato sindaco si avvita sempre più su se stesso. Anzi rafforzato dal plebiscito elettorale. L’opposizione di fronte al muro di gomma. E’ utile alla comunità ?

110 anni fa nasceva, a Pieve di Teco, l’Alptur di Paolo Lengueglia, la prima corriera che collegava Pieve di Teco ed Albenga. Un evento storico. Un pioniere che con onesto lavoro, la parsimonia dei galantuomini, impegno, lungimiranza, ha creato via via un’azienda in espansione e che ha avuto un considerevole impulso dai figli Luigi e Marco, nati nel capoluogo della Valle Arroscia, per emigrare ad Albenga dove oggi vivono  i figli (terza generazione), nipoti. Luigi e Marco con un profondo e sincero legame al paese che ha dato loro i natali (Marco è stato sindaco Dc). Pievesi senza rancori e con nostalgia. Una famiglia benemerita, un ‘marchio storico’ da ricordare. Trucioli in più circostanze ha posto l’attenzione e l’opportunità di un gesto di sensibilità che avrebbe fatto onore al Comune e reso omaggio con l’intitolazione di un luogo pubblico ai tre Lengueglia. Proposta ignorata. Perchè ? Non è meritata, non ha una valenza sociale, umana, morale ? Mai vissuto in 53 anni di professione giornalistica nel mondo politico e dell’amministrazione pubblica tanta noncuranza, menefreghismo, supponenza, arroganza. Nessuno chiede favori, ma un gesto di civiltà, di riconoscimento al valore etico, educativo, imprenditoriale, da tramandare ad esempio. Forse si illudono di fare un dispetto a qualcuno ? O solo la somma dell’ignoranza nel valutare l’operato di pievesi a cui lo Stato aveva riconosciuto il merito di ‘Cavalieri della Repubblica’.

Il sindaco quasi mai risponde nel merito delle questioni che riguardano l’amministrazione della casa comune, del ‘palazzo di vetro’, sollevate dal gruppo di minoranza. Scrivono e sostengono solo panzane ? Ammettiamo che la ragione e l’obiettività di giudizio non stia sempre da una parte o dall’altra. Certo è che quando si rimprovera al primo cittadino di aver trascinato, senza risolverlo, il problema del Centro di raccolta differenziata di valle (dove dovrebbero conferire l’Unione dei comuni della Valle Arroscia) e della palestra comunale, è poco credibile fare solo ‘spallucce’. Tra l’altro, le entrambe le opere risultano finanziate, in un caso da un decennio. La minoranza chiede come sia stato speso quel finanziamento ad hoc. Non si deve sapere ?

Pieve di Teco che continua ad ignorare la priorità assoluta di un parcheggio in centro, nell’area già individuata da oltre 10 anni, oltre l’0Arroscia. Si continua a dare una pessima immagine ed un pessimo servizio ai tanto attesi turisti e visitatori, pendolari della domenica e delle seconde case, delle feste e manifestazioni, quando parcheggiare è davvero arduo se non in divieto, ingolfando la vecchia statale che attraversa il paese. Come possa un sindaco geometra che si onora pure della stima del potere che conta, essere affetto da tanta miopia resta difficile da capire. Si accontenterà pure del terzo successo elettorale, di avere una spalla sicura nell’informazione di Imperia Tv, con il suo capo redattore Andrea Pomati che fa il cronista, pagato a notizia anche su La Stampa e Il Secolo XIX.

Il nodo è che l’incapacità di scelte, anche di media e lunga pianificazione, danneggiano irreparabilmente il tessuto turistico, la qualità dell’offerta Un tempo, nelle strategie politiche, si diceva che un buon sindaco manager deve sempre ‘volare alto’ nelle sua visione. A Pieve si continua con perseveranza a ‘volare basso’, nel senso deteriore. Se poi si aggiunge l’anestesia mediatica e dei protettori politici (oggi è Marco Scajola), non c’è da stare allegri. A meno che non si canti gioiosi e spensierati: Finchè la barca va, lasciamola andare ….Accontentiamo  del brontolio. In Comune i soldi, in un modo o nell’altro, per tirare a campare ci sono sempre. Chissà se sono nelle stesse condizioni commercianti, esercenti, artigiani, pensionati al minimo, le coppie a monoreddito. E quali concrete prospettive per i giovani ? Il loro sfogo, quando c’è, nutre Facebook. Trucioli.it arriva a 400-500 contatti quando scriviamo da Pieve di Teco. Ma non è questo il metro di conforto e di paragone. E’ la sorte di un paese con le spalle al muro che non cresce come meriterebbe e il confronto democratico inizia e finisce con un sindaco che si crede ‘unto dal signore’. E a pagare è il presente ed il futuro del paese, le occasioni perse, i ritardi, il freno ad una macchina che dovrebbe essere virtuosa nell’impegno comune, ad iniziare da una coesione che vede il ‘sindaco di tutti’ artefice del buon esempio. (l.cor.)

Comunicato del gruppo consigliare “Pieve Bene Comune”

Consuntivo 2018: Amministrazione non all’altezza e Comune in evidente decadimento.

Nella seduta di Consiglio per approvare il Consuntivo del 2018, lunedì 20 scorso, abbiamo evidenziato al Sindaco che la gestione del Comune è estremamente critica, e  le molte questioni da troppi anni aperte  e mai risolte dovrebbero preoccuparlo fortemente. A dirlo è anche la reprimenda della Corte dei Conti la quale nel mese scorso ha convocato in udienza pubblica il Sindaco ed il responsabile del servizio. Dice la Corte dei Conti: “Nel periodo dal 2015 al 2018 la gestione di cassa risulta estremamente critica”, con “ massiccio e reiterato ricorso alle anticipazioni di tesoreria” e “sofferenza finanziaria in dimensioni elevate….” e ancora “mancata restituzione a fine esercizio dei fondi di cassa vincolati…”

Il Sindaco ha come al solito divagato, senza dare spiegazioni, cercando di fare ricadere le colpe sugli uffici, sugli altri. Noi siamo stufi delle bugie perché i fatti, nella sostanza,  sono chiari: E’ la Giunta che ha deciso di farsi anticipare dalla banca i soldi che il Comune non aveva, costati  oltre 50.000 Euro di interessi. E, ancora oggi, siamo in questa situazione.

Anche le vicende legate alla mancata ultimazione del centro per la raccolta differenziata di Valle, i cui finanziamenti risalgono ad oltre dieci anni fa e la vicenda della palestra scolastica con i lavori fermi da mesi,  dimostrano il vuoto di questa amministrazione. Come sono stati spesi i soldi destinati all’appalto di queste due strutture se ora non sono sufficienti per ultimarle? Intanto la bolletta della spazzatura diventa per i cittadini ogni anno più salata. Troppe scelte sbagliate, costate fior di quattrini, ci hanno portato in questa  situazione di evidente decadimento. Pieve ha, invece,  bisogno di scelte serie e coraggiose per rilanciare le potenzialità del nostro meraviglioso borgo storico. Noi non condividiamo questa gestione e per questo abbiamo votato contro.

Pieve di Teco 23 maggio 2019

Gruppo consiliare “Pieve Bene Comune”


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