Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Finale e la Piazza Tienanmen nostrana
Lettera aperta al comando vigili urbani


Egregio Comandante della Polizia Locale Eugenio Minuto ed Ispettore Capo Mauro Griffo, Vicecomandante. Ci rivolgiamo a voi perché l’attuale Sig. Sindaco è occupato nella campagna elettorale, per cui ha altro per la “testa”. Dal vostro sito del Comune si legge: La Polizia Locale offre alla Città una serie diversificata di servizi: dalla prevenzione al controllo, dall’informazione all’orientamento, dalla tutela alla repressione.

Il comandante della Polizia locale di Finale Ligure Eugenio Minuto

Garantisce operatività sette giorni su sette, con orari diversificati fra alta e bassa stagione. Il numero di agenti in servizio varia in funzione di esigenze specifiche, quali: orari di punta, condizioni atmosferiche, entrata-uscita studenti, manifestazioni, etc. Pattuglie auto-moto montate o appiedate svolgono verifiche programmate (accertamenti, indagini, controlli) e interventi in emergenza, sulla base delle richieste selezionate dalla centrale operativa. Durante la stagione estiva i servizi sono potenziati con moduli serali e notturni per rispondere al meglio alle richieste di intervento connesse all’aumento di iniziative ed eventi, nonché alla maggiore presenza di persone sul territorio.

Piazza Generale Caviglia, piazza la chiamiamo impropriamente noi, in realtà è un accesso piuttosto largo di via General Caviglia che porta ad una serie di condomini, all’ingresso dell’Hotel denominato “Park Hotel Castello”, ad una serie di parcheggi privati tra i quali il parcheggio dell’Hotel Moroni. A sud confina con il muro della Fortezza del Castelvetro, centro polifunzionale di spettacoli musicali della città di Finale Ligure e ristorante. Funziona, anche, da parcheggio libero per le attività di cui sopra. È presente una serie di stralli con cavalletto prospicienti i condomini che ivi si affacciano ma non sempre risultano integri anzi il più delle volte forzati ed occupati da estranei.

Non tutte le attività sono dotate di “stalli” per i propri clienti, vedi le attività ubicate nei centri storici o poste a cavallo di pendii e collinette. Ma, oltre ai turisti, ci sono i residenti ed i proprietari delle seconde case che abitano in edifici dove non sempre sono presenti delle autorimesse, e se ce ne sono, sono in numero esiguo. Il parcheggio per loro è la strada ed anche questa non sempre può supportare questo servizio. Per fare funzionare al meglio tutte le attività di ogni ordine e grado, sono presenti in esse degli addetti, definiti lavoratori, che non sempre provengono dal medesimo nucleo urbano; molti infatti arrivano dai Comuni limitrofi, ed anche a loro devono essere garantiti degli stalli sia che il mezzo per raggiungere il posto di lavoro sia un due o quattro ruote.

L’Assessore Guzzi asserisce: Parcheggio gratuito e destinato, nelle zone più critiche, ai soli residenti, ma i lavoratori esterni, molti dei quali non residenti, quelli che sostanzialmente danno “lustro” all’attività non possono essere vilipesi al punto da far pagare loro una tariffa per poter lavorare. Gli spazi blu nel Comune di Finale erano 330, nel 2016 sono saliti a 994. I parcheggi sono quindi aumentati, di fatto triplicati, si è ampliato il periodo a pagamento, ma Finale Ambiente versa al Comune di Finale sempre la stessa cifra; da ciò si ipotizza che tale aumento è stato istituito per “far cassa“; nulla da eccepire, ma non può pretendere di “aver la botte piena e la moglie ubriaca”

L’Assessore , prosegue ancora “senza creare nuove aree ma solo razionalizzando l’esistente, investendo sulla meccanizzazione e spingendo gli utenti ad utilizzare il park che più si adatta alle loro esigenze”, dovrebbe censire anche gli “stalli” gratuiti ovvero quelli delle strisce bianche e garantire, attraverso un costante monitoraggio, che questi non diventino “Fiss” per tutto il tempo dell’alta stagione.

Molti residenti e turisti mordi e fuggi, visto che gli stalli nei pressi della loro abitazione, o dove devono andare, sono diventati blu, si accollano volentieri qualche chilometro in più, vedi ad esempio da via Brunenghi a retro fortezza Castelvetro, per posteggiare il loro “catorcio” e ritirarlo, con noncuranza a stagione conclusa, “fregandosene altamente” che tale stallo, sotto sotto, è più utile a coloro che lavorano per la comunità a supporto delle attività turistiche e commerciali. Il più delle volte le auto sono disposte in doppia/triplice fila; al fine settimana e nei giorni infrasettimanali festivi o, come in questo mese d’aprile, in presenza di lunghi “ponti”, la “piazza”, meglio la “via” è stracolma di furgoni, autoveicoli, camioncini, disposti a “brecchio”, ove è quasi impossibile entrare e nello stesso tempo uscirne; anche i furgoni di Finale Ambiente entrano a fatica ed escono in retromarcia.

Vigili ? Quali vigili ? Ci scusiamo, avremmo dovuto chiamarvi con il vostro vero nome Polizia urbana: neppure l’ombra.

Non osano avventurarsi in “terra di nessuno” dove vige la legge. “chi primo arriva, prima occupa”; non vengono mai a “dare un’occhiata“, o se vengono arrivano in giorni ed ore che è “tutto tranquillo”, mai di sera, mai di notte, mai durante le manifestazioni che si effettuano nella fortezza, è più comodo elevare una contravvenzione per sosta vietata sul lungomare [di giorno] che razionalizzare un “parcheggio”, senza stalli a righe bianche, fra l’altro. C’è anche da dire che dati gli esigui spazi, si riscontrano danni alle carrozzerie, mai denunciati perché …. è una sorpresa per il possessore dell’autoveicolo.

Viene spontaneo pensare che tale luogo non sia via Generale Caviglia, ma Piazza Tienanmen o Tien’anmen chiamata così perchè letteralmente, porta della Pace Celeste che la separa dalla Città dalla Città Proibita. È vista da molti come il cuore simbolico della nazione cinese. Fuori dalla Cina, è famosa soprattutto per la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese da parte di Mao Tse-tung il 1º ottobre 1949.

Sui lati occidentale e orientale della piazza sono allineati degli alberi, ma la piazza, sui lati più corti, in sé è aperta, senza alberi né panchine. La piazza è illuminata da grandi lampioni su cui sono montate anche delle telecamere. L’ingresso alla piazza è sorvegliato da parte di poliziotti in uniforme e in borghese. Perché facciamo il confronto tra i due luoghi ? Alcuni punti in comune sono presenti: “Sui lati nord e sud della piazza sono allineati degli alberi”, “La piazza è illuminata”, si fa per dire ma non da grandi lampioni, ma dai tre lampioncini del giardino dell’hotel, su tutto lo spiazzo il Comune si è dimenticato dell’illuminazione, infatti nella G. Caviglia è di rigore il “buio pesto”. Telecamere ? No ! Come farebbero ladri e scippatori ad operare nel buio della notte ?

Alesben B.


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