Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Pietra Ligure, Carrara accusa il sindaco: ‘Innamorato di Acque Pubbliche Savonesi’.
E la Vaccarezza story in Servizi Ambientali.
L’on. Foscolo: soldi a 10 comuni savonesi


Il capogruppo della Lista Civica dei Pietresi, Mario Carrara, ha divulgato ai media un durissimo attacco alle scelte della maggioranza consiliare del sindaco del centro sinistra, Avio Valeriani – fino allo scorso anno, poteva contare sull’appoggio della Lega con il vice sindaco, ora deputata, Sara Foscolo – di aderire a Acque Pubbliche Savonesi, nuovo soggetto 100 % pubblico che riunisce il Consorzio per la Depurazione di Savona, la Servizi Ambientali e la Sca. Il filo conduttore dell’ex assessore della giunta De Vincenzi e che potrebbe essere il candidato del centro destra (Lega permettendo), viene esposto in termini molto chiari, non una sola parola in burocratese e menchemeno  politichese. La sua tesi è che gli unici a rimetterci sono i cittadini utenti con il più che scontato ulteriore rincaro delle tariffe (dopo i salassi recenti che tante proteste hanno suscitato). Pietra Ligure, grazie al suo entroterra (in quel di Magliolo), sarà una generosa erogatrice d’acqua eccellente, senza ricevere nulla in cambio. Carrara prende, inoltre, le difese del capogruppo di FI, in Regione, Angelo Vaccarezza per non aver riproposto, emendandola, l’autonomia di Ponente Acque dopo la bocciatura della Corte costituzionale. Leggi a fondo pagina il comunicato dell’on.Sara Foscolo su finanziamenti statali a 10 Comuni savonesi.

La consegna di Mario Carrara del ‘premio’  Confuochino 2018 al sindaco Valeriani

Prima riflessione: l’ex sindaco di Loano che non ha rivali, almeno nel savonese quanto a dialettica politica e vocazione a rintuzzare con sagacia ed ironia i suoi detrattori, ha fatto parte fino a prova contraria dei sostenitori dell’acqua ai privati vedi il caso di Loano. Non è questa la sede per ricordare storie di ‘contributi’ ad esponenti  di FI ad opera di imprenditori dell’acqua ai quali va riconosciuto il diritto a difendere i loro interessi anche se siamo di fronte ad un primario servizio pubblico. Lo scenario più o meno analogo, con risvolti opposti, che si sta dipanando in un altro bene primario quale è la salute. Aveva iniziato, in Liguria, il centro sinistra di Claudio Burlando (Omnia Medica all’ospedale di Albenga, con i noti strascichi giudiziari), proseguono imperterriti i signori Forzitalioti, Leghisti, Fratellisti che governano la Regione e dove si assiste, ormai da anni, alla moltiplicazione degli ambulatori privati e all’assalto di pazienti che nella Sanità pubblica trovano tempi biblici e, per esami diagnosti, ticket non concorrenziali con le Srl e Spa sparse da ponente a levante della Provincia.

Il sindaco Valeriani non ci piove che abbia data il peggio quanto a buona amministrazione e ‘produttività’, dalla sua parte bisogna comunque riconoscere che almeno non ha dato prova di disonestà, conflitti di interesse personali e nessun componente della giunta e della maggioranza è stato coinvolto in inchieste. Si dirà, è un dovere. Certo, non è molto diffuso e non da oggi.  Ma si sa, sono gli inquirenti a dover fornire ‘notizie’ di reato alla magistratura e non viceversa, a meno che non siamo in presenza di denunce ed esposti presentate all’autorità giudiziaria. Poi c’è chi, come accadeva negli anni del Pci, ha continuato a sostenere che il politico deve combattere con la politica e non già con il ricorso alla magistratura.

Escluso che il sindaco Valeriani e la sua giunta si siano mossi per interessi diretti ed indiretti, anzi se effettivamente andremo incontro a ulteriori salassi, forse varrebbe la pena affrontare il problema acqua pubblica, non già arroccandosi in un fortino, ma combattendo con l’arma della democrazia, vale a dire la corretta informazione. E ancora, un certosino controllo di come viene amministrato il denaro dei cittadini utenti, con le bollette. Facendo le pulci ai bilanci e agli sprechi, cosa che ad esempio non pare sia avvenuta nel corso degli anni nei confronti della Servizi Ambientali con la quale Pietra Ligure, in una diffusa disattenzione, ha elargito un copioso contributo di 10 milioni di Euro per l’allaccio al Depuratore comprensoriale di Borghetto.

Per la serie: eravamo tanto amici, Marco Scajola, Luigi De Vincenzi e Angelo Vaccarezza

Forse meriterebbe di essere letta e riletta l’audizione in consiglio comunale, a Borghetto, dell’avvocato Alberto Bonifacino, dallo scorso anno presidente della Servizi Ambientali, indicato dal centro destra e dove Loano ha la quota maggioritaria, con l’indiscussa ‘padronanza’, dalla sua istituzione, di ‘affiliati’ e designati dalla componente Vaccarezziana, con casi anche clamorosi. Uno dei vertici designato il giorno dopo che il tribunale fallimentare ha dichiarato fallita la società che gestiva a Loano, oppure l’assunzione della moglie di un assessore (all’epoca), oggi sindaco. Non ci sembra il caso di infierire suoi nomi di cui trucioli ha peraltro scritto e sviscerato già dieci anni fa senza ricevere smentite o il ricorso a querele.  E non è un mistero che i rapporti tra Loano e Borghetto, governate dal centro destra (a Loano Lega esclusa, senza rappresentanti in consiglio), sulla governance della Servizi Ambienti siano andati spesso in collisione. Finora ci ha messo una pezza la fratellanza massonica.

Ebbene  Bonifacino, in tema di acqua potabile faceva osservare: “…dovrà succedere che  la tariffa idrica da Laigueglia a Varazze si appiani… un discorso finalizzato a porre termine alle discriminazioni nei confronti di chi l’acqua la paga poco,  la paga pochissimo, in qualche caso non la depura nemmeno… andremo finalmente alla convergenza tariffaria. Sarà forse un discorso che richiede tempo stante i divari tariffari enormi da città a città. Abbiamo dieci comuni e credo di non sbagliare affermando,  abbiamo dieci tariffe, per non parlare quando si andrà verso l’unione dei 43 Comuni.”

Il copione di procedere prima soli, per poi pagarne care le conseguenze, si è ripetuto sulla Nettezza Urbana, in cui ogni Comune fa repubblica a se. Dove ogni paese e città, dopo gli anni delle discariche in casa propria, ha adottato sistemi e tariffe diverse, appalti diversi, società ora sponsorizzate a destra, ora a sinistra. Qua e là indagini che in passato hanno toccato marginalmente anche Pietra Ligure e spesso concluse  con proscioglimento nel corso dell’istruttoria o assoluzioni. Resta in tutta evidenza il divario, l’assenza di una politica che vada oltre il comprensorio. Basterebbe conoscere meglio – ma non se ne parla mai – cosa accade nelle realtà europee più evolute, centro e Nord Europa. Dove l’acqua potabile è assai più cara, dove le tariffe della depurazione sono da anni inglobate nella bolletta dell’acqua e dove la Nettezza Urbana non si paga a mq, ma sul carico abitativo (numero delle persone). E soprattutto lo smaltimento, differenziato, si è trasformato in ‘risorsa’.

La presa di posizione, ora preoccupata, ora tranciante e irridente, del capogruppo Carrara, forse non tiene conto che potrebbe ritrovarsi lui, se dovesse essere candidato e superare l’esame degli elettori, a gestire il problema acqua di Pietra Ligure, la cui risorsa collinare e montana ha una storia che forse non tutti conoscono. Come molti ignorano quali siano state in passato le tensioni con Loano, quando l’acquedotto non era ancora privato (ora della San Lazzaro, gruppo dell’ing. Enrile) e la gestione pubblica era un disastro, pozzo senza fondo e rubinetti asciutti in altissima stagione.

Sarà pur vero che l’amministrazione Valeriani non ha fatto guadagnare consensi al centro sinistra ed al suo primo sponsor ( Luigi De Vincenzi, il solo candidato dotato di chance di tornare sindaco per un terzo mandato e che sarà ancora più agevolato in caso di frammentazione degli avversari), ritenere che la sua maggioranza con la ‘gestione acqua pubblica’ abbia portato il cervello all’ammasso, si suole dire, mettendosi contro l’intera comunità appare un’esagerazione.  Carrara sindaco si troverà anche di fronte a ciò che lui stesso conferma:….” i Comuni hanno la possibilità di “recedere ” dalla società, decorso almeno un anno dalla loro adesione….“. Torniamo al tema dei danni causati dal campanilismo nei servizi pubblici e che, basta conoscere realtà venete e lombarde, saldamente leghiste, per rendersi conto  della rinuncia ‘al campanile’  che si è fatta strada,  in sintonia, con il ‘servizio pubblico’. Si dirà, l’obiettivo è distribuire poltrone, ma anche una scommessa di buona amministrazione, vale a dire senza sprechi, all’insegna della razionalizzazione.  Pur  sempre sotto l’ombrello del partito al potere. (l.c)

IL DOCUMENTO DEL CAPOGRUPPO MARIO CARRARA INVIATO A MASS MEDIA LOCALI

Il Sindaco Valeriani e la sua maggioranza fanno approvare dal Consiglio Comunale il passaggio di Pietra Ligure da Ponente Acque a  Acque Pubbliche Savonesi:

Una decisione improvvida, se non proprio una sciagura, che vede la posizione di Pietra Ligure aggravarsi fino a diventare  di quasi totale “sudditanza”, se non di “vera sottomissione” nei confronti di questa nuova società.

Si sappia che con questa delibera di “adesione”, che Valeriani & C. hanno voluto assolutamente  sottoscrivere e far prendere dal Consiglio a tutti i costi, il Comune di Pietra Ligure, da secoli erogatore di tanta, ottima acqua,  non ne avrà più alcun controllo e,  cosa peggiore,  non potrà più, in alcun modo, avere voce sulla determinazione delle tariffe e sulle scelte gestionali della nuova società.

Ma andiamo con ordine. Vediamo di cosa si tratta, esaminando alcuni tra i punti salienti che abbiamo contestato.

L’articolo del Secolo XIX di Sergio Del Santo, del 28 Novembre 2018 *****

Ci ha aiutato molto, per capire questa situazione intricata, un articolo del Secolo XIX del 28 Novembre 2018, del giornalista Sergio Del Santo. Egli, disponendo di fondate fonti informative, ha spiegato come, con la costituzione dell’Ato costiero della provincia di Savona (da Varazze a Laigueglia) si verrà a costituire, per la gestione del “ciclo delle acque“, una nuova società, a capitale “pubblico”, la ” Acque pubbliche savonesi “, formata, a sua volta, da tre altre società che hanno operato fino ad ora:

IlConsorzio per la depurazione di Savona “, operante a Savona e nel suo circondario, laServizi ambientali di Borghetto S. Spirito (che comprende la Ponente Acque), operante nella nostra zona e laServizi Comunali Ambientali di Alassio.

Il capitale sociale della nuova società é costituito da 500.000 azioni; di queste,  il 50% va al Consorzio di Savona, il 37,5% va alla Servizi Ambientali (di cui fa parte Ponente Acque) ed il restante 13,5% va alla società di Alassio.

Un bel gioco di scatole (pubbliche) cinesi?

Non solo: chi comanderà effettivamente sarà il Consorzio per la depurazione di Savona : tra l’altro, ad esso solo é riservata la designazione del Presidente della nuova società. Le altre due (Servizi Ambientali e SCA di Alassio) verranno rappresentate da un loro singolo rappresentante, per il peso della loro quota, in un consiglio di amministrazione di quei soli tre elementi.

Chi controllerà e comanderà sarà il Comune di Savona *****

Se il Consorzio per la depurazione di Savona comanderà la nuova società, esso,  a sua volta, é e sarà dominato dal Comune di Savona, che controlla lo stesso Consorzio detenendo il 50,04  del suo capitale.

Quindi, in conclusione, tramite il suo “controllo” sulla società dominante, il Comune di Savona sarà il soggetto che avrà il vero potere decisionale sulla politica di gestione delle acque di quasi tutto il territorio della provincia.

Noi..? Cioè, il Comune di Pietra Ligure…? Che peso,  che “forza” avrà in questa nuova situazione?  Praticamente, quasi NULLA!

Il ruolo marginale dei Comuni e quello “irrilevante” di Pietra Ligure *****

Ciò,  nonostante il Sindaco Valeriani (che sull’argomento per la maggioranza ha parlato solo lui) abbia fatto una dichiarazione “a sensazione” secondo cui ci sarebbe tutto il vantaggio a fare un’operazione del genere perché: “…..Passeremo al 37,50% ….e questo non é poco per un ente! . Ma non esiste bugia più grossa di questa perché chi detiene questo 37,50%, non é il Comune di Pietra Ligure,  ma solo la società “Servizi ambientali della quale il Comune di Pietra FA PARTE. E che potere, che “forza” ha il Comune di Pietra Ligure nella Servizi ambientali ? Il Comune di Pietra Ligure ha una partecipazione soltanto dello 0,93% del suo capitale sociale (€.20.815 su un totale di €.2.242.260 !!!!). Che roba!  Che fine che stiamo facendo!

Valeriani “innamorato” di Ponente Acque ed ora di Acque Pubbliche Savonesi *****

Abbiamo accusato apertamente Valeriani, dicendoglielo direttamente in Consiglio, di “essere innamorato ” di questa soluzione e di difendere le nuove Acque Pubbliche Savonesi con lo stesso entusiasmo con cui ha difeso, l’anno scorso,  Ponente Acque ! Gli abbiamo chiesto : ma non sono servite a niente le file sotto il sole dei cittadini che,  per ore,  aspettavano per poter protestare contro bollette esose e sballate?  Ma non sono servite a niente le giustificate lamentele di quanti,  cosa mai accaduta prima,  si trovavano ad essere in difficoltà finanziaria per poter riuscire a pagare la bolletta dell’acqua, visti i suoi costi spropositati?

Valeriani ci ha risposto che lui “…segue la legge ” e che tutto quanto si fa per evitare che la gestione dell’acqua venga “messa a gara...  Per cui,  se accadesse,  vincerebbero i privati,  mentre l’acqua deve restare PUBBLICA! “. Tante belle parole che nascondono un misto di “nulla “e di una supponente non conoscenza di quanto viene relazionato pontificando!

L’acqua é un bene primario essenziale per la vita umana *****

Chi scrive, é stato promotore dell’inserimento nello Statuto Comunale della conclamazione dell’acqua come “bene primario essenziale per la vita,  che deve essere e rimanere, per sua natura, PUBBLICO “. Ma pur con tutta questa convinzione, chi sta scrivendo afferma anche che di ciò non se ne deve fare “un feticcio “, una questione “ideologica “.

Sostenere l’acqua ” pubblica”  ha senso solo per garantire che il prezzo “finale” che deve esser fatto pagare ai cittadini utenti non deve avere dei “ricarichi”; in poche parole: NON DEVE COSTARE UN CENTESIMO DI PIÙ DI QUANTO COSTI ESTRARLA DALLA TERRA E REDISTRIBUIRLA! NON DEVE ESSERCI MERCIMONIO SUI BENI ESSENZIALI ALLA VITA,  COME L’ACQUA É A TUTTI GLI EFFETTI.

Tuttavia, se poi,  chi dovrebbe garantire questo obiettivo,  cioè gli Enti pubblici, alla fine, fanno pagare (come farebbero dei commercianti privati) l’acqua a “peso d’oro “, quasi che fosse vino pregiato,  ECCHISSENEFREGA se chi gestisce le acque é un soggetto pubblico o privato,  se tutti e due si comportano, indifferentemente, allo stesso modo? Intanto, c’è un’Authotity che ha il potere di concedere aumenti e di stabilire tariffe a cui i gestori,  pubblici o privati che siano, si devono rivolgere ed adeguare,  quindi,  il risultato é lo stesso.

La richiesta di nuovi pesanti rincari. *****

A riprova di ciò che diciamo, infatti, la nuova Società ha già chiesto alla stessa Autority di “adeguare” le tariffe del 9%, sia per il 2018, che per il 2019, prevedendo un “adeguamento tariffario” della stessa misura anche per il 2020 ed il 2021. Da questi consistenti aumenti (che graverebbero totalmente sugli utenti) deriverebbero ricavi per la nuova società dai 23,4 milioni di euro del 2018, ai 30,9 milioni del 2021, con un incremento nel triennio di ben il 31,6%.  Il tutto,  ribadisco, provocherà un pesantissimo rincaro delle bollette. 

Ridotti all’irrilevanza: neanche la possibilità di chiedere direttamente informazioni e documenti! *****

Pietra Ligure, che pur conferirà la materia “prima”, cioè l’acqua (tanta e buona)  non avrà nessun potere, né di decidere né di influire su alcunché al riguardo. Addirittura, per chiedere “elementi,  dati,  informazioni e documenti relativi sia all’attività (della società)  nel suo complesso che all’attività gestita nel territorio di competenza (cioè, del Comune di Pietra Ligure), il Comune di Pietra Ligure NON LO PUÒ FARE rivolgendosi direttamente alla società Acque Pubbliche Savonesi,  ma solo TRAMITE L’ASSEMBLEA DI COORDINAMENTO E INDIRIZZO! Cioè: per fare un’istanza si deve passare attraverso il vaglio dell’assemblea (roba da Unione sovietica). Anche il fatto di “formulare osservazioni  ed indicazioni  non può esser fatto dal Comune rivolgendosi direttamente alla Società, ma solo TRAMITE IL SOGGETTO SOTTOSCRITTORE DEI  PRESENTI PATTI PARASOCIALI,  cioè, detto in parole povere e non in politichese che nessuno ci possa capire niente (forse non l’ha neanche capito Valeriani) il Comune se vuole osservare qualcosa che non va o fare qualche proposta non lo può fare direttamente, ma solo TRAMITE LA SOCIETÀ SERVIZI AMBIENTALI, che é soggetto SOTTOSCRITTORE e di cui noi,  Comune di Pietra Ligure facciamo parte. Che roba!  Che vergogna! E Valeriani ha urlato in Consiglio che avevamo convenienza ad aderire! Ma quale???

Un atto davvero “obbligato”?*****

Valeriani ha sostenuto che l’adesione era un passo “obbligato” perché così stabilisce la legge. Non é  mica così! La legge ha solo istituito gli ATO individuando i Comuni che ne fan parte: la legge non “obbliga” nessun Comune a far parte di società, enti o consorzi; questa é una libera scelta di ogni singolo Comune, tant’é vero che i Comuni hanno la possibilità di “recedere ” dalla società, decorso almeno un anno dalla loro adesione. Quindi,  se i Comuni hanno la facoltà di “recedere “, cioè di “abbandonare”, di “togliersi” dalla società, hanno anche, per converso, la facoltà di ” non aderire ” alla stessa società: SE SE NE POSSONO ANDARE,  POSSONO ANCHE NON ENTRARE!  Ma Valeriani, “innamorato e difensore” dell’acqua di Pietraagli altri “, ha sostenuto, fino a diventare paonazzo in volto, questa tesi assurda.

Abbiamo ottenuto “tariffe differenziate” più convenienti, rispetto agli altri? *****

Come, pure, alla richiesta specifica del consigliere Maurizio Novara che eccepiva come, in questa fase di “passaggio”, il Comune di Pietra avrebbe potuto ottenere “qualcosa di più ” di quello che si era ottenuto, in quanto le condizioni non sono certo le migliori per i cittadini pietresi, si sentiva rispondere dal Sindaco che “erano state ottenute tariffe “agevolate” a €.0,57; a quanto pare, per il Sindaco, solo per il Comune di Pietra! Ma ciò non é vero, perché non ci sono delle tariffe differenziate “Comune per Comune... ” (in special modo per Pietra!)

QUINDI: NESSUNA AGEVOLAZIONE!  NESSUN VANTAGGIO, come, invece, asserisce Valeriani!

L’attacco diretto di Valeriani ad Angelo Vaccarezza. *****

Egli ha, pure,  attaccato,  citandolo con nome e cognome, il consigliere regionale Angelo Vaccarezza, colpevole, a suo dire, di non aver “riproposto”,  da parte della Regione Liguria il provvedimento “emendato” che restituiva l’ATO autonomo del ponente della provincia di Savona, precedentemente “bocciato” dalla Corte Costituzionale. Ma Valeriani ha maldestramente “scaricato” su Angelo Vaccarezza responsabilità istituzionali che non ha,  in quanto egli non é componente della Giunta Regionale e, quindi,  non é titolare di alcun potere esecutivo! Stupisce, poi,  un’accusa di tal genere proprio contro Vaccarezza che tutti sanno che più di ogni altro si batté per l’ATO autonoma del ponente ed, anzi proprio per merito suo, fu istituito.

Il “perché” di questa… …relazione . *****

Abbiamo fatto questo “racconto” per descrivere cos’è avvenuto in due ore del Consiglio Comunale del 28 Dicembre 2018 scorso. In questo poco tempo, si sono discusse questioni di importanza rilevante per tutti,  ma proprio TUTTI, i cittadini di Pietra Ligure. Alla fine,   sono state decise con la solita arroganza dei numeri: la maggioranza di chi ha numeri maggiori vince contro la minoranza dei numeri più piccoli! Anche se sostiene delle cose pretestuose o assurde! Ma il metodo é lo stesso ed il risultato é uguale a quello conseguito con PONENTE ACQUE, in cui i cittadini chiesero al Sindaco di schierarsi dalla loro parte nei confronti delle prevaricazioni rilevate  nelle bollette,  mentre Sindaco e maggioranza scelsero, invece, Ponente Acque!, suscitando l’indignazione generale. Noi siamo convinti che a 5 mesi dalle elezioni Comunali, questo Sindaco non avesse più l’autorevolezza (non: l’Autorità, che  l’ha fino all’ultimo momento)  per prendere un provvedimento di tale importanza,  “impegnando” pesantemente tutta la comunità pietrese. Non era meglio decidere in merito,  sull’acqua,  DOPO le elezioni,  essendosi “confrontati” con tutti i cittadini pietresi su un tema così grosso e grave, che li coinvolge e li interessa TUTTI indistintamente? Cosa cambiava aspettando 5 mesi, prima di decidere una cosa così importante? Certo “mette male” andare a spiegare ai cittadini di sostenere prima PONENTE ACQUE ed ora le ACQUE PUBBLICHE SAVONESI a cui abbiamo dato e daremo l’acqua cercata, trovata, incanalata,  distribuita nelle case dai nostri antenati e dai nostri padri; cosa per la quale, invece,   in cambio,  avremo tariffe carissime che metteranno in difficoltà tante famiglie. Quello che diciamo é dimostrato dal fatto che oggi,  11 Gennaio,  Valeriani annunciando in un’intervista ad IVG la sua volontà di ricandidarsi con una lista civica “vincente”, parli di tanti punti programmatici ma  della gestione dell’acqua potabile e delle sue vicende non ne faccia minimamente cenno: l’argomento Acqua potabile “agli altri” NON ESISTE!

NOI SOSTENIAMO CHE: L’acqua é un bene essenziale per la vita! Privata o pubblica che sia, tutti hanno diritto al suo uso ad un prezzo uguale a quello pagato per la sua estrazione e distribuzione. Il resto é  veramente paragonabile ad un furto! L’acqua non é un bene di LUSSO! Come, invece, i nuovi “carrozzoni” pubblici vorrebbero far diventare! Ma Valeriani sembra che non lo sappia! E,  purtroppo,  neanche i suoi seguaci in Consiglio Comunale, che hanno votato quella delibera sciagurata, lo scorso 28 Dicembre 2018. Glielo faranno sapere i cittadini di Pietra Ligure al momento opportuno.

Mario Carrara, Capogruppo Consiliare della Lista Civica dei Pietresi

11/1/2019

SARA FOSCOLO: ecco i finanziamenti per 10 comuni savonesi

Manovra, Foscolo (Lega), in arrivo importanti finanziamenti per il nostro territorio

Angelo Vaccarezza e Sara Foscolo

Pietra Ligure, 12 gen – “È ufficiale: 400 milioni di euro in arrivo per i comuni, per investimenti sul territorio. Il Decreto Attuativo del Ministero dell’Interno ha dato conferma alle misure approvate nella manovra di Bilancio, fortemente volute dalla Lega, che si conferma realmente vicina agli enti locali e alle comunità. Grazie al provvedimento, beneficeranno dei finanziamenti tutti i comuni fino a 20 mila abitanti, da investire in interventi di sicurezza delle scuole, strade ed edifici pubblici. I fondi, proporzionati in base alla popolazione residente dei singoli comuni, arriveranno anche sul nostro territorio: 70 mila euro per Pietra Ligure; 100 mila euro per Loano e Finale Ligure; 50 mila euro per Borgio Verezzi, Tovo San Giacomo, Boissano; 40 mila euro per Giustenice, Magliolo, Calice Ligure, Vezzi Portio. In tutta la provincia di Savona, il finanziamento complessivo sarà di oltre 3 milioni di euro che, unitamente all’innalzamento delle soglie degli affidamenti diretti e allo sblocco dell’avanzo di amministrazione per i comuni virtuosi, darà finalmente ossigeno agli enti locali dopo le sofferenze degli ultimi anni. Ancora una volta, la Lega passa dalle parole ai fatti: spiace che alcuni sindaci, per manifestare la propria opposizione a Matteo Salvini, abbiano annunciato di non voler applicare il decreto Sicurezza: visto che sono pronti ad andare contro il Governo per le loro posizioni politiche, sono pronti anche a rinunciare ai fondi stanziati per loro dallo stesso Governo?”.

Lo dichiara l’on. Sara Foscolo, deputata ligure della Lega.


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