Non c’era una moltitudine, anche se i locali del ristorante pizzeria du Confogu erano gremiti. Appuntamento annuale al Confuochino 2018, con tre premi. Non ha avuto la risonanza che meriterebbe (SavonaNews escluso) e per il riconoscimento al pietrese Pierino Traverso servirebbe un libro. In realtà è stato scritto ed è quasi interamente dedicato al ‘valoroso, intraprendente, generoso ed altruista, nel contempo umile e modesto, esempio di virtù oggi non comuni” (Traverso). Confuochino, con strascichi polemici ed assegnato, ma ironicamente, anche all’Amministrazione comunale. I per motivi opposti al giornalista veterano Lucino Corrado.
“Il 2018 passerà alla storia: l’Amministrazione Valeriani non ha fatto nessuna delle opere che aveva inserito nel proprio programma, non tanto e non solo quello elettorale, ma gli impegni programmatici che si elencano all’inizio del mandato, in consiglio comunale”. Parole di Mario Carrara, organizzatore con il collega di gruppo Maurizio Novara. Una realtà inconfutabile, al di là di ogni giustificazione più o meno plausibile.
Racconteremo, descriveremo l’eccellenza del cittadino Traverso in un altro articolo, a lui dedicato. Sarebbe un ‘delitto di cronaca’ non dare il giusto spazio, risalto, a chi, nella vita, è andato quasi controcorrente. Non ha mai staccato la spina nel suo impegno e altruismo, ha sempre messo a frutto il suo ingegno, da vera e propria macchina di genialità, idee, arte, mestieri d’altri tempi ormai abbandonati. Un maestro, tanto per citarne uno di mestieri, nella lavorazione artigianale di qualsiasi legno. Pierino, e non è poco, tra le ultime gloriose memorie storiche della città, di quest’angolo di Riviera e ancora custode, manco a dirlo, di qualche notizia inedita della sua Pietra Ligure e del lontano passato. Pierino con una memoria e volontà di ferro.
Non tragga in inganno il nomignolo che gli viene attribuito (Il Mago). Da Campione del Mondo e recordman nelle corse motonautiche Offshore, ad imprenditore nella costruzione di imbarcazioni, artista nella realizzazione di presepi, sepolcri pasquali, rappresentazioni sceniche per spettacolo, scultore nell’arte del legno, esperto nella meccanica. Sempre disponibile nelle attività filantropiche e senza mai chiedere nulla per se. Paga di tasca sua.
L’egemone dell’incontro è stato Mario Carrara, 40 anni di militanza attiva a palazzo Golli, sede del Municipio, ora consigliere comunale di maggioranza, assessore, ora dai banchi della minoranza. La sua è stata anche un dotta ed interessante dissertazione sul significato autentico del Confuoco che, il giorno prima, ha visto la cerimonia organizzata proprio dall’Amministrazione comunale. “Si perso il significato- ha detto l’oratore – di una manifestazione antichissima e che a Pietra Ligure era stata riportata dal sindaco Giacomo Accame. Oggi è diventata solo una festa folkloristica. Il Confuoco risale all’Antica Repubblica di Genova ed era un appuntamento molto serio. Si celebrava rigorosamente ogni vigilia di Natale. Andò avanti fino al 1797.”. E qui Carrara ha rivelato un particolare che non è molto popolare e ricco di significati, di credenze.di superstizioni. Nei secoli passati il giorno di Natale coincideva con il primo dell’anno. Il 25 dicembre nella Repubblica di Genova era appunto il ‘capodanno’. Mentre nella Firenze antica e storica il primo dell’anno era il 25 marzo. Ovvero il giorno del concepimento di Gesù nel grembo di Maria, la Madonna che veneriamo.
Carrara: “A Genova era festa civile e religiosa. Su bruciava l’alloro con un preciso significato. Nell’antica Roma era uso portare alloro davanti alla residenza dell’imperatore. E la consuetudine sono stati proprio i romani a trasferirla a Genova, poi a Savona dove il Confuoco resta nella tradizione. Genova che per la storia aveva scelto di allearsi con i romani, vincitori, mentre Savona si alleò con i cartaginesi, perdenti, pagando cara la scelta. Genova divenne capitale marittima italiana. Il Confuoco genovese ha origine dal 1300, il rituale, sempre lo stesso, coinvolgeva l’arcivescovo con l’acqua benedetta e il Doge della città. La folla si accapigliava per procurasi il tizzone che restava dopo che il fuoco aveva arso l’alloro, veniva utilizzato, nella credenza popolare, per guarire malattie, ma anche dalle fattucchiere, contro il malocchio. Accadevano persino tumulti nella caccia del ‘talismano’ bruciato. I nobili pagavano i plebei che procuravano i tizzoni. L’abate di Genova si recava in processione ed era il
rappresentante delle plebe e incontrava, durante le cerimonie, dogi e patrizi. Il Confuoco cessò con l’occupazione e la dominazione francese che si protrasse per 15 anni, come conseguenza anche la perdita delle tradizioni popolari. A Pietra Ligure il Confuoco è stato inserito nello statuto comunale e fa parte a pieno titolo della nostra tradizione. A Savona c’è la storica A Campanassa, a Genova La Compagna. L’usanza indicava che nell’incontro con il sindaco si fa un elenco dell’anno trascorso, ciò che è andato bene, e ciò che è andato male. L’alloro – ha proseguito Carrara – ha sempre mantenuto un particolare significato. Era considerato, durante l’era di Plinio Il Vecchio, il guardiano della case. Alcuni edifici storici genovesi sono ancora decorati dio fronte di alloro. L’alloro, a Genova, era l’albero di Natale o l’albero di aranci. Furono tuttavia i genovesi, primi in Italia, a portare dal Nord Europa l’abete come simbolo ed albero natalizio.”.
IL RESOCONTO DI UN ANNO – Carrara: ” Tra cinque mesi Pietra Ligure tornerà ad eleggere il sindaco, il consiglio comunale. La giunta Valeriani ha il primato storico di non aver realizzato nessuna delle opere promesse…l’unica è stata la risistemazione di Piazza della Vittoria che non era nel programma e che noi abbiamo contestato perchè non rappresentava né una priorità, né un’utilità e continuiamo ad ignorare perchè si è fatto quella scelta. Ritenevamo che ci fossero altri bisogni e la piazzetta era già bella così. Penso all’esondazione del Maremola, ai danni provocati ai cittadini ed alla comunità. Da qui l’utilità di alzare gli argini. Non contesto, utile premetterlo, che il Confuoco del Comune abbia premiati dei cittadini secondo criteri che si possono condividere o meno, persone meritevoli comunque nei loro ruoli. Noi con il Confuochino diamo un riconoscimento a chi si è distinto nel bene o nel male. Lo scorso anno abbiamo premiato il sindaco in persona, quest’anno l’amministrazione civica nella sua completezza.”.
Poi i giudizi più trancianti e l’auspicio che con le nuove elezioni Pietra Ligure “deve riprendersi dalla desolazione, dalla decadenza”. Carrara ha invocato un minimo di dignità nella realtà turistica, dove anzichè levare una panchina, ci sia chi si occupa delle ‘piccole cose’. Lo spettacolo che la città offre è desolante, non eravamo mai precipitati così in basso. Le aree del cantiere navale nel 2018 avrebbero dovuto essere sistemate e completate, invece siamo ancora al punto di partenza, nel più grigio squallore, in preda a topi e sbandati. Con Ponente Acque le bollette hanno raggiunto importi spropositati….Pur avendo scritto nel programma l’impegno della riduzione della pressione fiscale, diminuendo le tasse comunali, siamo invece al top consentito dalle legge, tra cui IMU al 10,60, Tasi 0,80. Pietra Ligure che nella stagione estiva è ridotta a pattumiera, così sporca non è mai stata, i bidoni dell’immondizia traboccanti di rifiuti non smaltiti per giorni, con un grave danno all’immagine turistica e al buon nome. Con la strage delle palme non si è provveduto a nessuna sostituzione, lasciando la passeggiata a mare nello squallore e desolazione”.
IL SINDACO VALERIANI- “Sono qui con due assessori, gli altri erano impossibilitati. Sono felice per il riconoscimento al concittadino Traverso. ho anche comprato per il brindisi un panettone ed una bottiglia di spumante. Dunque senza rancore e con la mano tesa. Sono d’accordo nel ridare al Confuoco tutto il significato ed il valore nel solco della tradizione. Ma cucirmi addosso, come ha fatto Carrara, l’abito del bugiardo, lo si faccia almeno nella ricorrenza di carnevale, non utilizzando il Confuochino per mettere alla berlina…l’ho vista in tutta franchezza un’offesa non tanto a me, quanto al paese e alla sua tradizione. Carrara ha perso un’occasione di unire il paese anzichè dividere e sono certo che anche persone che lo hanno votato sono d’accordo con me….Sono venuto per brindare alla salute di tutti i pietresi, non mi sembra logico ascoltare un comizio elettorale… e per questa ragione non rispondo alle accuse, ripeto Carrara ha perso una buona occasione….”
Si può discutere, si può condividere o meno i motivi di opportunità (il Confuochino) per ‘vuotare il sacco’. C’è però un nodo centrale da chiarire, presupposto ad ogni giudizio e commento. Le contestazioni di Carrara, elencate del Premio Distinto all’amministrazione comunale, sono vere o false. Se sono vere – e al momento non si sono lette smentite – bisogna ammettere che l’Amministrazione Valeriani ha fallito, che chi l’ha sostenuto in questi anni deve condividere la stessa responsabilità morale e politica. Se il j’accuse del Confuochino è un cumulo di fandonie, di fango a chi ha ben oberato ed amministrato qualcuno dovrà pur fare un’arringa difensiva, assumendone la paternità. Pietra Ligure non sarà fanalino di coda tra le città costiere, avrà un suo centro storico vivo e vivace nell’accoglienza e come biglietto da visita. La città non è solo il ‘salotto buono’, più frequentato; la città sono le vie e le piazze, i giardini, il lungomare, le aree e gli edifici fatiscenti ed in totale abbandono da anni. Dal centro alla periferia. La città una grande azienda pubblica che non può permettersi di essere malgovernata, rappresentata ai suoi vertici dalla mediocrità, dall’incapacità di produrre risultati. Solo colpa delle casse vuote, di bilanci all’osso, della macchina burocratica comunale ? Del susseguirsi di dimissioni, surroghe, divisioni, contrasti latenti ? O mancanza di una guida all’altezza del compito. E se i primi a fare autocritica fossero proprio quei gruppi – leggi il Pd e l’uomo forte Luigi De Vincenzi, prossimo a ricandidarsi sindaco per il bene del suo paese – che hanno retto il governo Valeriani ? Oppure le responsabilità sono sempre degli altri, magari minoranza consiliare inclusa.
Le previsioni sembrano abbastanza chiare. Se il centro destra si presenta unito ha molte probabilità di successo. Resta da giocarsi anche la pedina del candidato. Mario Carrara ha molti avversari, soprattutto deve guardarsi alle spalle. La Lega, alleato di FI e Fratelli d’Italia, ha dimostrato che persegue degli obiettivi, vale a dire piazzare uomini fidati, fidatissimi, laddove da il suo contributo determinante all’elezione del sindaco. Lo ha fatto nelle elezioni primaverili a Laigueglia, a Ceriale, si accinge a ripetere il bis ad Albenga già inserita nello scacchiere regionale. Pietra aveva una tradizione leghista (Accame) e questa volta potrebbe toccare a un Negro (un nonno e un padre ex sindaci), sempre che siano fedelmente allineati alla linea vincente Toti – Rixi, rappresentata in provincia, soprattutto da Attilio Ripamonti. Da Laigueglia ed Alassio l’avevano chiamato in soccorso alla giunta di Savona, da qui ha rinsaldato poteri e legami ai vertici del partito. Insomma se l’ultima parola è di Rixi, la penultima è di Ripamonti.
LE IMMAGINI DI PIETRA DICEMBRE 2018 SCATTATE DA MARIO CARRARA
UN OMICIDIO A PIETRA LIIGURE DEL 1886 RIPRESO DALL’ARCHIVIO DEL SECOLO XIX